Discussione generale
Data: 
Lunedì, 5 Agosto, 2024
Nome: 
Federico Gianassi

A.C. 2002

Grazie, Presidente. Abbiamo ascoltato un mondo meraviglioso. Se non fosse che frequentiamo, per il potere ispettivo che ci è concesso, le carceri italiane e conosciamo dunque la realtà, e dunque sappiamo che quanto è stato detto dalla collega Buonguerrieri non corrisponde a quello che succede nel sistema carcerario italiano ed è molto distante dalla verità, dalla realtà dei fatti. E, purtroppo, non per portare sfortuna, ma analizzando il provvedimento che è in gestazione, anzi è già stato approvato e verrà convertito dalle Camere, siamo purtroppo certi che, tra qualche mese, tutte le belle parole che ha speso la nostra collega saranno smentite dai fatti, per un motivo molto semplice.

Di fronte alla gravità enorme del problema che affligge le carceri italiane, questo strumento, che è stato annunciato dal Governo in pompa magna, è sostanzialmente la montagna che ha partorito il topolino. Non c'è alcuna misura che riuscirà ad alleviare, anche solo parzialmente, i grandi problemi che affliggono il sistema carcerario italiano e che, nell'ultimo anno e mezzo, si sono incrementati, sono cresciuti. E non è colpa del destino cinico e baro che odia il Governo Meloni, è il frutto della inadeguatezza delle scelte fatte dal Ministero della Giustizia, con la copertura della Presidente del Consiglio e del Governo, che falliscono in relazione alle politiche di giustizia e che falliscono anche in relazione alle politiche di sicurezza. Perché il miracolo che sta realizzando il Governo Meloni non è che sta sacrificando i diritti dei detenuti, distruggendo il sistema carcerario italiano, e, però, al contempo regalando e donando sicurezza ai cittadini e alle cittadine italiane. Stanno fallendo miseramente sui temi della sicurezza e, al contempo, stanno distruggendo i diritti fondamentali delle persone che vivono perché detenute in carcere, perché lavorano in carcere. Un miracolo straordinario che, purtroppo, era preventivabile: bastava ascoltare le parole del Ministro Nordio - che poi ha smentito se stesso - il quale, non più tardi di due anni fa, non più tardi di un anno e mezzo fa, ma ancora un anno fa, e qualche mese fa continuava a dire che il più grave errore politico che la destra abitualmente commette è quello di pensare di poter risolvere i problemi di sicurezza in un Paese inventando e costruendo nuovi reati e rispondendo sempre e comunque con il carcere. Diceva Nordio: se la destra fa così, il risultato sarà che avremo sempre meno sicurezza nelle strade e un sistema carcerario che diventa criminogeno.

Aveva ragione quel Ministro Nordio, il problema è che il Ministro Nordio è stato smentito dal Ministro Nordio che, dopo le belle parole, ha deciso di fare esattamente quello che lui riteneva sarebbe stato un gravissimo errore: fare diffusione di reati e di aggravanti, aumentare quindi conseguentemente la popolazione detenuta nelle carceri italiane e, al contempo, assistere ogni giorno a situazioni di insicurezza nelle nostre città e, guardate bene, non nelle città amministrate dal centrosinistra, basta leggere le rassegne stampa a Trieste e a Pisa. Nelle città governate da anni dalla destra assistiamo a situazioni di insicurezza diffuse. Com'è possibile, allora? Il sindaco di destra, il Governo di destra, promesse elettorali a non finire… quando vinceremo, dicevano gli esponenti di Fratelli d'Italia, e saremo al Governo, risolveremo tutti i problemi. Non hanno risolto nessun problema e li stanno aggravando, forse anche perché - lo ha già ricordato il collega Giachetti - governano in realtà con quelli che hanno governato prima, perché Forza Italia e la Lega facevano parte del Governo precedente e dei Governi precedenti!

È un po' curiosa questa ricostruzione di Fratelli d'Italia per cui in Italia, fino al 2011, il mondo era meraviglioso e straordinario: io ero piuttosto giovane e non avevo responsabilità nazionali, ma ricordo che un Governo scappò perché aveva lasciato, sostanzialmente, gli italiani in mutande e 11 anni dopo ci sono stati, nel mezzo, Governi - certo, con la partecipazione delle forze democratiche e progressiste -, ma spesso di larghe intese con le forze politiche della destra e oggi, da 2 anni, c'è il Governo della destra, dell'ultradestra!

Qual è il risultato? Che sul sistema carcerario c'è una retrocessione in un sistema che era già fragile e nessuno ha mai sostenuto che i problemi delle carceri in Italia siano nati con questo Governo. Noi stiamo dicendo che, di fronte a un sistema così fragile, le scelte sbagliate di questo Governo stanno aggravando il problema; i problemi si stanno cronicizzato ed espandendo. Di fronte alla gravità, a cui noi oggi assistiamo, questo decreto-legge è, purtroppo, fuffa, perché non c'è una sola misura che abbia vigenza immediata e che produca, nel breve periodo, un risultato apprezzabile. Qual è la misura che produce un risultato apprezzabile? Abbiamo ascoltato dalla collega un lungo elenco di numeri. Guardi, non importa che il Ministro Nordio e i parlamentari della destra si impegnino a cercare numeri, ne bastano pochissimi di numeri per spiegare che il sistema sta collassando: 47.000 posti disponibili nelle carceri e 61.000 detenuti; 62 suicidi dall'inizio dell'anno, non era mai successo un numero così elevato. Ma, se siamo in presenza di dati senza precedenti - perché è vero che in passato il numero dei detenuti era elevatissimo e per questo fummo condannati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, ma è pur vero che poi furono adottate iniziative in controtendenza - da quando questo Governo si è insediato i detenuti sono saliti da 54 mila a 61 mila e, vi ripeto, non potete neanche vantare che sono migliorate le condizioni di sicurezza. Se voi riteneste, e lo dico per suo tramite alla collega Buonguerrieri, che oggi la situazione è straordinaria ci dovreste spiegare per quale motivo, con il Ministro Nordio ancora una volta e col Ministro Piantedosi, volete portare in Parlamento e in Aula, con qualche difficoltà a dire il vero dopo i rinvii delle ultime settimane, il provvedimento sulla sicurezza urbana con il quale voi state dicendo che esiste un grandissimo problema di sicurezza e per risolverlo servono una decina di nuovi reati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)!

Allora, voi state dicendo che esistono problemi di sicurezza in questo Paese, al punto tale che occorre introdurre nel codice penale una decina di nuovi reati e qualche aggravante in più, richiesta dai singoli Ministri - Salvini che chiede l'aggravante delle stazioni ferroviarie, come se commettere un reato grave avesse una valenza peggiore se è commesso in una stazione, mentre se invece viene commesso in un aeroporto va bene - con degli atteggiamenti assolutamente illogici ed irrazionali.

State utilizzando il codice penale e il sistema dell'esecuzione penale in modo ideologico, ve lo diciamo da 2 anni. Fermatevi un momento, riflettete anche con l'opposizione: vi abbiamo presentato centinaia di proposte e non ne avete accolta neanche una. Neanche sui temi su cui abbiamo dato un'apertura, come le case di reinserimento sociale, avete voluto aprire un tavolo ed un confronto con le opposizioni. Questo è un atto di arroganza di una maggioranza divisa al suo interno che respinge ogni proposta delle opposizioni, finalizzate a migliorare il sistema complessivo. Non è cultura di governo!

Come potete pensare di andare avanti nella gestione dei problemi? I nodi vengono al pettine. Quando riascolteremo, tra qualche mese, l'intervento della collega Buonguerrieri e vedremo che la situazione carceraria non è migliorata, perché non può migliorare con queste misure - sono interventi tampone, non servono, sono inutili, in certi casi sono persino dannosi - cosa direte, che è colpa di quelli che c'erano prima? Ma lo sapete che il Governo dura 5 anni? Io penso che nessuno abbia la tentazione di trasformare il quinquennio in un ventennio, no? Dura 5 anni il mandato di Governo, 2 li avete consumati inutilmente. Quando la volete fare una riflessione sui temi della sicurezza e della giustizia, per ammettere che la strada intrapresa fino ad ora è sbagliata, perché è contraddittoria, ideologica, non produce nessun risultato, non è scientifica, non analizza i numeri e non si confronta con il Paese reale?

Allora, i numeri sono chiari: c'è una presenza di detenuti pari a 61.000 rispetto a 47.000 posti disponibili; lo stesso dipartimento dell'amministrazione penitenziaria non è stato in grado, in Commissione giustizia, di spiegare quali strumenti possono risolvere questo problema. Mentre noi parliamo, sappiamo - ce lo ha detto il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - che il saldo tra entrate e uscite in carcere, ogni mese, è a favore delle entrate e degli ingressi di 400 unità, cioè noi il prossimo anno avremo 4.800 ingressi in più. Poi la destra può anche sostenere che non è frutto delle manovre fatte, ma anche qui cos'è, il destino? Il destino vi vuole male? Se fate dei provvedimenti come quello su Caivano è un caso che poi i minori entrino in carcere? Vi sembra risolto il problema a Caivano? Vi sembra risolto il problema della marginalità sociale? Vi sembra risolto il problema giovanile nelle città? Ovviamente no, come vi avevamo detto!

Se vogliamo superare le contraddizioni di Nordio - che dice, ad esempio: il continuo sovrapporsi di norme contraddittorie, oscure e complicate è l'illusione demagogica che ogni infrazione debba essere punita dai tribunali, processi eterni, pene incerte, carceri sovraffollate, questo è il risultato – ecco, bene, allora fermate almeno il provvedimento sulla sicurezza urbana.

Anche sul sistema carcerario, oltre ai numeri che vi ho citato, che credo siano chiari rispetto a ogni giudizio, ci sono poi gli atti di autolesionismo, le rivolte in carcere, le aggressioni contro il personale della Polizia Penitenziaria. Sei suicidi nella Polizia Penitenziaria, ma vogliamo fermarci e prendere atto che c'è un problema enorme, che coinvolge anche chi lavora nelle carceri - gli infermieri, il personale pedagogico e educativo, gli psichiatri, gli psicologi - e provare, invece, a fare un'inversione? Abbiamo delle strutture clamorosamente fatiscenti: abbiamo assistito - qui è presente anche il Sottosegretario - e lo abbiamo letto sui giornali al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che, nella mia città, nel carcere di Sollicciano, sanziona la direttrice del carcere sulle fatiscenze della struttura. Ma non è lo stesso Ministero della Giustizia che, da un anno e mezzo, tiene fermi i 7 milioni, concessi dal Governo precedente, per la ristrutturazione di Sollicciano, in un carcere che è tra i peggiori d'Italia? Ci sono 7 milioni, che sono fermi da un anno e mezzo! Ma se un sindaco di una qualunque città italiana tenesse ferma un'opera pubblica per un valore di 7 milioni per un anno e mezzo, avrebbe ogni giorno in piazza la propria città che ne chiederebbe le dimissioni! Voi non avete nemmeno risposto all'interrogazione che abbiamo presentato a febbraio e sanzionate la direttrice? Quindi è colpa dei direttori? È colpa della Polizia Penitenziaria se le cose non funzionano? È colpa degli infermieri? Ma è questo il ragionamento che vuole fare il Ministero della Giustizia di fronte alla gravità dei problemi? Noi giudichiamo incredibili questi vostri atteggiamenti.

Abbiamo proposto interventi e investimenti sulle case di reinserimento sociale e avete detto no. È stata trasformata la proposta Giachetti nell'indulto. Ma quale indulto? È un istituto ordinario del nostro ordinamento; è la riduzione di pena, lo sconto di pena per buona condotta, sta dentro il principio di rieducazione della pena, oggi ammissibile per 45 giorni che possono diventare 60. Si poteva aprire una riflessione su questo, valorizzando il trattamento e il recupero del detenuto.

Noi viviamo in un ordinamento che ormai ci ha provato e dimostrato che se il detenuto è coinvolto in percorsi di recupero, lavorativi e formativi, dopo non ricade nella recidiva. Vuol dire che non stiamo soltanto aiutando - lo dico a voi che, su questo tema, spesso usate molti slogan - le persone a essere reinserite in società - ed è un obbligo costituzionale -, ma aiutiamo anche la società ad essere più sicura, ad avere meno criminalità. Neanche questi dati vogliamo prendere in considerazione? Vi abbiamo proposto investimenti sulle misure alternative, come la detenzione domiciliare. Abbiamo visto che le misure alternative - lo sapete anche voi – funzionano: il tasso di recidiva è minore. Ma perché allora non sperimentarle e non investirci? Per un motivo ideologico? E che beneficio produce? Il collasso nelle carceri e l'insicurezza nelle nostre città!

Allora noi pensiamo che questo provvedimento sia un'occasione persa, una volta, l'unica volta, forse, nella quale davvero vi era il requisito dell'urgenza, l'occasione viene sprecata, i contributi dell'opposizione respinti e inascoltati, la situazione non migliorerà, ma peggiorerà.

Mi permetta, Presidente, anche un ultimo accenno, invece, ad altre parti che non sono coerenti con quel provvedimento, come l'introduzione del reato di peculato per distrazione. Qui abbiamo assistito a una fuga, francamente, poco nobile - per non dire ignobile - del Ministro Nordio. Nelle ore in cui alla Camera si discuteva l'approvazione dell'abrogazione dell'abuso d'ufficio, poche ore prima il Ministro provvedeva, scappando nel Consiglio dei ministri, con un decreto d'urgenza, a creare un nuovo reato. E perché lo faceva? Lo ha chiamato “peculato per distrazione”, avrebbe dovuto chiamarlo “abuso d'ufficio bis”, forse si vergognava a farlo, perché erano vere le contestazioni che gli avevamo mosso noi dell'opposizione per un anno, l'Autorità nazionale anticorruzione, tanti giuristi che avevano detto al Governo: “Non potete abrogare l'abuso d'ufficio, perché lasciate un vuoto che è incompatibile con il diritto sovranazionale, quello internazionale e quello dell'Unione”. E il Ministro è corso, da ultimo, al riparo di fronte a queste critiche che aveva sempre giudicato infondate, peraltro fatte anche da esponenti della maggioranza - qui è rimasta in Aula solo la Lega - e la Lega sa che la l'onorevole Bongiorno, senatrice Bongiorno ha sempre espresso questa criticità verso l'abrogatio dell'abuso d'ufficio.

Quindi, correte e introducete, in un testo che riguarda il carcere e la gestione del sovraffollamento, un nuovo reato previsto con il carcere, perché altrimenti l'abrogazione dell'abuso d'ufficio sarebbe incompatibile con gli obblighi internazionali ed europei e questo non è nemmeno sufficiente, siete costretti a correre in sede di conversione con un nuovo emendamento per introdurre anche il peculato per distrazione e per danno finanziario all'Unione europea; altro tassello rispetto al quale vi era stato detto per tempo che vi era una violazione delle direttive dell'Unione e che voi avevate smentito.

E se ripensiamo al fatto che avevate detto che avreste abrogato l'abuso d'ufficio per cancellare la paura delle firme dei sindaci, beh devo dire che il capolavoro è perfetto, perché reintroducendo il peculato per distrazione avete previsto, di fatto, l'abuso d'ufficio bis per i sindaci, che gestiscono i bilanci e quindi le risorse, che potranno essere sotto procedimento qualora gli verrà contestato che quelle risorse sono state spese per una finalità diversa da quella della legge. Quindi, avete tolto sì l'abuso d'ufficio, ma per alcune categorie di pubblici funzionari e non per altri.

Noi pensiamo che sia un errore grave aver abolito l'abuso d'ufficio perché siamo l'unico ordinamento europeo, l'unico - voi forse pensate che siamo i più geniali, vi invito a riflettere sul fatto che, forse, lo siamo assai poco -, siamo l'unico ordinamento dell'Unione che ha cancellato dal codice penale l'abuso di potere del pubblico funzionario che volontariamente viola una norma di legge per discriminare, per punire un cittadino. Ditemi voi se questa è una soluzione coerente con uno Stato democratico, con uno Stato che ha una grande storia di civiltà giuridica come il nostro. Evidentemente tutto bene non andava, altrimenti non sareste corsi a mettere alcune toppe che verranno scaricate, ovviamente, sui sindaci ai quali avevate fatto credere che l'intervento era loro destinato.

Quindi, anche per queste parti totalmente inconferenti col provvedimento sulle carceri, noi esprimiamo molte perplessità. Sarebbe stato più onesto, in sede di approvazione della proposta del Ministro Nordio sull'abrogazione dell'abuso d'ufficio, procedere a non cancellare l'abuso d'ufficio, eventualmente anche riscriverlo, perché anche su quello avevamo dato all'inizio una disponibilità a confrontarsi nel merito; ma i contributi dell'opposizione non interessano, questa maggioranza pensa di avere molta forza politica, a mio giudizio ha solo forza numerica, per ora, quella politica l'ha già persa. Noi continueremo sulla strada che abbiamo intrapreso stando sul pezzo su ogni singolo provvedimento che tocca la vita dei cittadini, come questo. Si tratta di andare anche controvento su un tema difficile, perché il carcere è impenetrabile per i cittadini italiani e forse un giorno dovremo superare anche questa stortura, ma continueremo a farlo perché quello che abbiamo visto con i nostri occhi non è degno di un Paese civile.