Data: 
Mercoledì, 17 Luglio, 2024
Nome: 
Claudio Mancini

Grazie, Presidente. È improvvisa la notizia della morte di Publio Fiori. Dopo il ricordo che ne ha fatto il collega Antoniozzi, a nome del Partito Democratico voglio unirmi al cordoglio per la famiglia e anche svolgere una breve riflessione sul fatto che amici della sua esperienza politica, della Democrazia Cristiana, sentano il bisogno, anche diversamente collocati oggi, di fare un ricordo. Per me, che sono di una generazione successiva della politica romana e di un'altra provenienza politica, però è l'occasione anche per ricordare a quest'Aula e a tutti noi, in un momento di cordoglio, il fatto che una politica aspra, di scontro, come è stata quella che ha visto contrapposte anche le grandi forze politiche della Prima Repubblica, non ha mai mancato di unirsi nei momenti più difficili.

È stato così nella lotta al terrorismo, quando, di fronte al terrorismo, che colpiva le classi dirigenti, la politica, ma anche le persone comuni, i servitori dello Stato, gli operai, le grandi forze democratiche hanno saputo unirsi per difendere la democrazia e, anche nello scontro politico; il collega Antoniozzi ha ricordato quella stagione. Io - giovane ragazzo che attaccava i manifesti contro la giunta di Roma di cui lui era assessore - ricordo benissimo quelle campagne elettorali, le mense scolastiche, quegli anni a cavallo del 1989; Fiori fu un esponente del dibattito politico nazionale e romano, perché poi Roma è la capitale del Paese e il confronto politico si può spostare dall'Aula Giulio Cesare a quella di Montecitorio ma rimane un dibattito che intreccia sempre le questioni nazionali.

Fu certamente un esponente di quella Democrazia Cristiana e fu anche coerentemente quella parte che poi scelse diversamente, rispetto ad altri amici che militano nel Partito Democratico, una collocazione a destra, nel centrodestra. Questo non cancella una storia di costruzione delle istituzioni repubblicane, di costruzione di un rapporto tra la capitale del Paese e la sua dimensione nazionale, il fatto di aver partecipato a leggi fondamentali come quella per Roma Capitale. Ci uniamo, quindi, nel cordoglio per la famiglia, ma anche in un ricordo politico a difesa delle nostre istituzioni.