Grazie, Presidente. Come lei ha appena annunciato, questa mattina è deceduto, all'età di 94 anni, Furio Colombo, che è stato per due legislature parlamentare di quest'Aula, nonché, per una terza legislatura, membro del Senato della Repubblica. Fra pochi giorni celebreremo la Giornata della Memoria e voglio ricordare che fu Furio Colombo, quale primo firmatario, a proporre la legge che riconosce questa importante scadenza civica e politica, che fu approvata dall'Aula intera. È stato uno dei più prestigiosi giornalisti del nostro Paese, corrispondente della Rai dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L'Unità, direttore de Il Fatto Quotidiano, impegnato sul fronte culturale come direttore per tre anni dell'Istituto Italiano di Cultura di New York, nonché titolare di una cattedra alla Columbia University, nonché collaboratore di importanti registi italiani, da Francesco Rosi a Ettore Scola nella definizione di sceneggiatura e regia di importanti film che hanno fatto la storia della cinematografia italiana.
Chi ha avuto la ventura di conoscere Furio ne avrà apprezzato prima di tutto la profonda qualità umana, la capacità di ascolto e di interlocuzione sempre nei confronti di qualsiasi interlocutore con cui avesse a ragionare. Per chi ha avuto la fortuna, come me e altri, di una consuetudine di lungo periodo con Furio, rimane la memoria della lucidità del suo pensiero, delle sue analisi, la competenza professionale con cui si approcciava sempre a qualsiasi tema di cui dovesse occuparsi e la curiosità intellettuale, con cui guardava ogni dinamica e ogni fenomeno che si manifestasse nel mondo. È stato per anni membro della Commissione Esteri di questa Camera nonché del Senato, fondatore e il primo presidente dell'associazione Sinistra per Israele, avendo dedicato grande impegno sempre al rapporto tra la politica, le istituzioni del nostro Paese e Israele e il mondo ebraico. Parlare di lui è certamente - come dire - difficile, ricordare una vita così piena di impegno politico, di passione civica, di raffinatezza intellettuale, credo che, per questa ragione, signor Presidente, al di là di questo ricordo che, nelle immediate ore, abbiamo ritenuto di dover fare, sia opportuno che la Camera dei deputati prossimamente dedichi a Furio Colombo un momento di commemorazione adeguato, che consenta a tutti di esprimere gratitudine e riconoscenza per la sua attività.