Grazie, Presidente. Noi iniziamo questa discussione stamani, sulla mozione sul caro bollette, con una serie di dichiarazioni, in parte urlate, in parte descritte come salvatori - diciamo - di una situazione complessa, come può essere quella che viviamo oggi, sull'aumento dell'energia.
E qual è la risposta che sento? Soprattutto dall'onorevole Gusmeroli. Che bisogna dire agli italiani che c'è il sistema di risparmio se vanno sul sito.
Ora - io dico tutto - ma se dopo due anni e mezzo in cui c'è stato un percorso complicato e difficile, già precedentemente il Governo Meloni, cosa avete fatto?
Arrivate a questa discussione dicendo: eh, ma c'è il modo di risparmiare, bisogna andare sul sito. Questa cosa non è credibile, scusate ma questa cosa non è più credibile. Voi state dicendo agli italiani che c'è il modo di risparmiare solamente perché va comunicato? Anzi, ci invitate tutti ad andare sul sito per un risparmio? Allora scusate, ma forse mi sono perso qualcosa. Lo dico tramite lei, Presidente, anche alla Vice Ministra che ha una sensibilità spiccata anche sull'ambito - e la ringrazio - di alcune forme anche di energie rinnovabile che potrebbero, veramente, cambiare le sorti di questo Paese. Ma qual è la risposta? Andate sul sito. Scusate, ma questa è veramente ridicola come proposta.
Allora io dico che se noi adottiamo una discussione seria, senza urlare, in maniera anche responsabile come Paese e come Parlamento, questa discussione vada fatta in maniera completa, e provo a sintetizzarla, perché guardate, dopo la scelta del Governo Draghi nel momento in cui ci fu la possibilità di fare la legge di bilancio del 2022, si disse chiaramente che quello era l'ultimo modo di poter dare soldi in un pozzo senza fine, era l'ultima scelta, era l'ultima decisione, da lì in poi sarebbe cambiato il mondo. Alcune scelte strutturali il Governo Draghi le aveva date nei suoi decreti. Faccio un esempio: quello dell'NGS Release, che era uno strumento in cui tutte le aziende potevano in questo caso farne pratica e comunque utilizzarlo; c'erano tutta una serie di azioni che dovevano essere fatte nel rapporto con l'Europa, e questa roba non è stata fatta, niente. Voi siete rimasti fermi ad una discussione che riguardava da una parte il nucleare, che ad oggi è solamente una vostra idea che non porterà a niente, mentre dall'altra avete messo in campo delle azioni in serio ritardo nell'ambito delle energie rinnovabili (il decreto Aree idonee, la parte legata delle CER, delle comunità energetiche, tutte in ritardo) e non avete messo in campo un'azione strutturale che avrebbe cambiato le sorti del percorso che state facendo.
Ecco perché io credo che la discussione, se volete, deve essere seria, e se volete farla veramente in maniera anche, come dire, aggiornando la situazione e cercando anche di affrontarla nelle sedi competenti, voi dovete iniziare a fare questo. Noi l'abbiamo fatta una proposta, abbiamo fatto delle proposte serie in cui sono state, anche in parte, riprese dal vostro decreto, però ve lo dico sinceramente: la prossima volta, se dovete copiare una proposta del Partito Democratico, copiate bene. Avete fatto una proposta sull'acquirente unico, che è uno strumento che può dare, in questo momento, veramente una risposta seria ai vulnerabili, alle famiglie in difficoltà, ma forse dovevate aggiornarla tenendo conto anche di tutta la parte contrattuale che si rivolgeva alle fonti rinnovabili. Ecco perché io vi chiedo di concentrarvi fortemente sui risultati e sugli obiettivi che noi dobbiamo conseguire. Primo, riuscire ad andare in Europa cercando di riuscire a definire una strategia complessiva, perché oggi il nostro Paese - ve lo ricordo - pianifica a livello regionale l'energia, quando noi dobbiamo avere una dimensione nazionale ma soprattutto europea di quella che può essere, soprattutto, anche la parte del costo dell'energia. Il disaccoppiamento è uno strumento, e questo lo dobbiamo chiedere fortemente in Europa. Il Governo Meloni deve riuscire a confermarlo, attraverso una proposta europea, dicendo che il price cap, che oggi mette in difficoltà, può essere recuperato nell'ambito del costo del gas. Credo che debba essere assolutamente confermato e debba essere assolutamente definito con la Comunità europea.
Altro aspetto fondamentale è riuscire ad aumentare velocemente il ritmo dell'installazione delle energie rinnovabili. Voi dovete definire una strategia, anche perché oggi c'è un contenzioso in atto fra il decreto n. 199 e quello che riguarda la parte delle aree idonee sul decreto Aree idonee che oggi le regioni devono, in questo caso, svolgere, e che voi non avete voluto risolvere. Avete detto, in una nostra interrogazione, che ci penserà la sentenza del Consiglio di Stato.
Ecco, secondo voi noi dobbiamo aspettare la sentenza del Consiglio di Stato o dobbiamo attivare velocemente le misure che riguardano le energie rinnovabili e l'installazione di energie rinnovabili?
Terzo aspetto. Riuscire a definire, attraverso non un annuncio in Parlamento - per suo tramite, all'onorevole Gusmeroli - ma deve, in questo caso, attivare una campagna di informazione che doveva partire non ora, ma doveva partire nel 2024, quando è partita la liberalizzazione dell'energia. Ecco perché credo che lì doveva esserci una seria e vera comunicazione, prendendo in mano i cittadini cercando di dare risposte concrete oggi alle famiglie italiane. Guardi, l'onorevole Gusmeroli ha fatto un esempio, Presidente, del comune in cui ha insegnato su come poter fare per poter risparmiare. Sa qual è la risposta che dò all'onorevole Gusmeroli? È che oggi esistono Paesi - come può essere anche uno della mia terra, Santa Fiora - in cui esistono aziende che hanno deciso di costruire lì il proprio profitto perché risparmiano, perché il costo dell'energia costa meno della bolletta dell'acqua, perché quella è energia geotermica, è energia rinnovabile. È quella la soluzione, è quella la soluzione, non è quella di insegnare al sindaco ad agire, in questo caso, in maniera anche locale nelle singole cose.
Ultimo punto, Presidente: la questione dell'efficientamento energetico. Noi abbiamo visto una storia infinita attraverso un atteggiamento iconoclasta sul superbonus, dove ne avete dette di tutti i colori quando poi, alla fine, l'avete votato tutti. Ma a parte questo, oggi in base anche alle direttive europee, voi dovete fare una proposta per quanto riguarda l'efficientamento energetico, perché quello è un elemento portante affinché i cittadini possono risparmiare. Guardi Presidente, oggi una delle cose più importanti non è quanto una famiglia incassa a fine mese, ma quanti soldi gli rimangono nel portafoglio a fine mese, ecco perché è importante anche l'efficientamento energetico, sicché in queste proposte in cui doveva, in questo caso il Governo, definire una strategia, un percorso lungo, un percorso che doveva dare sicuramente anche una speranza, che doveva essere accompagnata, legata anche ai processi e anche alle azioni che riguardavano i redditi delle persone, tutto questo non è avvenuto.
Voi oggi fate un provvedimento, il DDL bollette, su cui ora ci saranno le audizioni, ci sarà una discussione su questo. Ecco, con una goccia nel mare e niente di strutturale. Ecco, io credo che questo sia grave, Presidente, io credo che, forse, sia arrivato il momento, se volete veramente lavorare insieme a noi e ascoltare le nostre proposte. Noi siamo assolutamente d'accordo e ci metteremo al lavoro anche in Commissione X e VIII, ma lo possiamo fare se c'è la volontà. Oggi ho visto, dagli interventi dell'onorevole Squeri e dell'onorevole Gusmaroli, solamente sostanza quasi zero.
Ecco, dico l'ultima cosa proprio perché credo che il momento sia molto complicato non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa, viste le situazioni geopolitiche e, soprattutto, anche le situazioni che riguardano i prezzi e i costi che saranno sicuramente maggiori nei prossimi mesi e nelle prossime settimane. Oggi serve un'azione responsabile, serve l'unità nazionale sul costo dell'energia, serve la capacità di mettersi lì e capire le difficoltà che oggi vivono i cittadini, ma se voi volete fare da soli state facendo un errore, perché non solo se ne accorgeranno gli italiani, ma se ne accorgeranno soprattutto i vostri voti che, sicuramente, diminuiranno nei prossimi anni.
Noi voteremo contro la mozione di maggioranza, convintamente.