Discussione generale
Data: 
Martedì, 29 Novembre, 2022
Nome: 
Arturo Scotto

Vai alla scheda della mozione

Grazie, signor Presidente. Colleghi della maggioranza, sottosegretario Durigon, dovete dire la verità a chi sta ascoltando questo dibattito: l'argomento non vi interessa, perché in questo momento le vostre priorità sono altre, cioè esenzione del POS a 60 euro e alzare il tetto del contante a 5 mila euro. State pagando le vostre cambiali elettorali. Strizzate l'occhiolino a chi non paga le tasse o le evade e vi rifiutate di parlare a chi ha pagato le tasse sempre fino all'ultimo centesimo.

Dovete rispondere a una semplice domanda: pensate sia giusto lavorare a meno di 9,50 euro l'ora, in un grande Paese democratico come l'Italia? E per farlo quali strumenti intendete mettere in campo? La mozione di maggioranza, da questo punto di vista, ha l'encefalogramma piatto. Encefalogramma piatto: non c'è il salario minimo e si sposta l'attenzione su altro, mentre invece la principale emergenza di questo Paese si chiama diseguaglianza salariale, congelamento del potere d'acquisto e impoverimento del lavoro. È l'indice di uno spaventoso balzo all'indietro della società italiana.

Bankitalia, in un rapporto recente preparato sulle trasformazioni del mercato del lavoro dal 1997 a oggi, parla chiaramente di vincitori e di vinti. La domanda è: da che parte state? Dalla parte di chi ha vinto o di chi ha perso? Perché chi ha perso è sicuramente il mondo del lavoro, che ha visto un indebolimento della contrattazione sindacale, ha visto un aumento dei profitti delle imprese e una diminuzione dei salari, soprattutto nei contratti a termine. Da che parte state? Ascoltando l'onorevole Malagola mi pare che la parte sia molto chiara e penso che forse i dati di Bankitalia siano un po' più autorevoli di qualche pacca sulla spalla e - aggiungo - di qualche minaccia al sindacato, quando si parla di sottomettersi a un articolo della Costituzione.

Chi ha difeso la Costituzione in questi anni sono state le forze che si sono mobilitate per difendere il lavoro. ma anche un'altra cosa, ricordate? Il Presidente Meloni ieri ha dichiarato alla Confindustria che non bisogna disturbare chi produce. Giusto, tra chi produce, tra i produttori c'è innanzitutto chi vive del proprio lavoro e bassi salari e precarietà abbassano il livello di produttività, c'è scritto in tutti i manuali di economia e di diritto del lavoro. Solamente questa maggioranza non se ne è accorta. Voi, invece, l'unica proposta che siete in grado di mettere in campo si chiama: voucher, che sono poco più che un palliativo e, come ha detto oggi il segretario generale della CGIL, una forma di sfruttamento che pensavamo risalisse all'Ottocento e che invece viene riprodotta nuovamente all'interno della legge di bilancio, come unica proposta sul mercato del lavoro.

Noi proponiamo alcune cose semplici, chiare, saranno risolutive? Non lo so, ma sicuramente sono un tentativo: un salario minimo, come c'è in tutta Europa, a 9,50 euro, e finalmente una legge sulla rappresentanza, perché quello che voi non riuscite a spiegare a nessuno più è come sia possibile che in questo Paese, lo diceva prima il collega Laus, ci siano oltre 900 contratti di lavoro che alla fine riguardano una minoranza di lavoratori e che molto spesso sono contratti pirata. Allora, proviamo a dare una risposta seria, netta e radicale alla più grande emergenza del nostro tempo che si chiama lavoro povero.