Grazie, Presidente. Cercherò, in pochi minuti, di dare le motivazioni per le quali il gruppo del Partito Democratico voterà a favore di queste mozioni. La prima ragione è anche nel titolo di tutte le mozioni, ovvero di istituire degli IRCCS sulle patologie ambientali. Per questo primo punto noi siamo d'accordo su tutti e due gli aspetti, il primo, quello di istituire degli IRCCS - ma poi dirò qualcosa in merito -, il secondo, sul fatto di dare attuazione a un lavoro fatto negli ultimi anni nel nostro Paese sul diritto alla salute da parte dei cittadini, anche in fatto di patologie ambientali, cosa che fino a poco tempo fa veniva totalmente sottaciuta e messa da parte. Io mi trovo d'accordo con le parole dette prima dal presidente Cappellacci: quella che dobbiamo discutere oggi non è soltanto una mozione, ma è un'idea di come continuare a mettere in campo, progettare e costruire la sanità del futuro.
E certamente gli istituti di ricerca e cura devono essere una parte importante dello sviluppo della sanità sul nostro territorio, insieme, poi, alla parte successiva, ossia alla ricaduta territoriale e a tutto ciò che comporta nella costruzione della nuova sanità.
Naturalmente, tutto questo è inserito in quella che è la parte più importante, che dovremo sviluppare nei prossimi mesi, che è il PNRR. Proprio da questo punto di vista, siccome in queste settimane, da parte del Governo, c'è l'intenzione di rivedere la realizzazione o, comunque, di modificare il PNRR, io credo che sia possibile - ed è il caso di farlo - di rivedere alcune questioni, per esempio poter fare più istituti di ricerca e cura e metterli, come noi diciamo nella nostra mozione, a disposizione di quei territori e di quelle regioni dove questi non ci sono, per consentire lo sviluppo di una sanità di qualità su tutto il territorio nazionale e non soltanto concentrata in alcune parti del territorio e che ciò, come è scritto anche in altre mozioni, oltre che nella nostra, sia fatto seguendo la logica della sanità pubblica.
Su queste cose io penso che oggi, approvando queste mozioni, e domani, continuando a lavorare su un'idea di sanità territoriale e su un'idea di sanità pubblica, dobbiamo dare tutti il nostro contributo, proprio pensando a quello che c'è stato in questi anni. Nessuno deve dimenticare, infatti, che quando si parla di sanità siamo correlati alla vita delle persone, ma anche ai rischi quotidiani. Abbiamo constatato quello che è successo con la pandemia e, quindi, dovremmo, in questo caso, avere la capacità di guardare tutti insieme all'interesse del Paese e non agli interessi particolari o alla forza di un territorio piuttosto che di un altro o ancora a gruppi di potere piuttosto che ad altri.
Io non voglio dilungarmi, Presidente. Voglio soltanto dire che il nostro voto favorevole su queste mozioni è legato all'idea di una sanità che abbia la forza di legare il Paese e non di dividerlo, di unire la forza, per dare una risposta costituzionale, che è il diritto alla salute, e di fare questo nel modo più largo possibile. Queste sono le ragioni che ci convincono a votare tutte le mozioni, chiedendo, però, al Governo effettivamente, data la volontà che c'è, di aumentare i fondi soprattutto per la sanità, rivedendo il PNRR, perché di tutto ciò il Paese ha assolutamente bisogno.