Discussione generale
Data: 
Mercoledì, 3 Aprile, 2024
Nome: 
Arturo Scotto

Grazie signora Presidente, io voglio dirla subito, in maniera molto chiara e molto netta: noi voteremo a favore di questa mozione di sfiducia. Voteremo a favore anche per l'atteggiamento del Governo.

Infatti trovo abbastanza incredibile che, di fronte a una vicenda così significativa, di cui il Parlamento sta discutendo da tempo e nell'opinione pubblica si è radicato un giudizio molto forte, tra i banchi del Governo - ed io voglio ringraziare la Ministra e la sottosegretaria presente - non ci sia una grande presenza, non ci sia una grande attenzione di fronte a un fatto oggettivo. Qui c'è una Ministra del Governo che in questi anni si è prodigata nel dare lezioni a tutti, soprattutto ai poveri cristi e, quando poi è toccato a lei dover fare i conti con temi e argomenti molto seri che riguardano il rapporto tra impresa e Stato, tra bene pubblico e affari privati, non si è nemmeno degnata di venire questa mattina in Parlamento.

Io faccio una domanda all'onorevole Bicchielli, che ho ascoltato con molta attenzione e di cui ho ascoltato la sincera difesa della Ministra Santanche'. Voi vi siete presentati - discorso di insediamento della Presidente del Consiglio Meloni - come quelli che dicevano: lasceremo fare, bisogna lasciar fare, bisogna lasciar fare soprattutto agli imprenditori che vogliono investire, che vogliono aiutare la crescita e l'occupazione, che vogliono consentire a questo Paese di essere migliore. Ora io rivolgo una domanda all'onorevole Bicchielli e a tutti i colleghi del centrodestra: che imprenditore è un imprenditore che, a ogni difficoltà, si rivolge allo Stato per riparare i guai che ha combinato durante la propria azione imprenditoriale? Le cito alcune cose, la mozione parla in maniera abbastanza chiara. Primo: la Ministra Santanche' prende Ki Group, un'azienda importante, ne assume la responsabilità, però, poi, dopo qualche tempo, questa impresa passa, in meno di 9 anni, da 35 milioni di fatturato a 469.000 euro. Eppure, la Ministra Santanche' - allora non era Ministra - riesce, da manager e amministratore delegato di questa impresa, ad accumulare oltre 2,5 milioni per le cariche sociali che ha svolto, che ha ricoperto. Immaginate se questa cosa l'avesse fatta qualcun altro, assumendo la guida, per esempio, di una squadra di calcio e, in meno di 9 anni, l'avesse fatta retrocedere dalla zona Champions League alla Serie D. Sarebbe stato immediatamente esonerato e, invece, qui troviamo il classico esempio di socializzazione delle perdite e di privatizzazione dei profitti. Ma andiamo avanti.

La Ministra, rispetto a questa impresa, alla fine, per evitare il fallimento e la bancarotta, si è messa d'accordo, comodamente, in 10 anni, per un piano di restituzione. Io faccio una domanda: avete istituito un Ministero, cambiando il nome, e lo avete intitolato al merito. Ci avete subissato in questi anni di una retorica sulla meritocrazia, senza mai declinare il significato, il vero significato, quello scritto nella Carta costituzionale, però, poi, questa meritocrazia la applicate solamente nei confronti dei più deboli, dei più fragili, mentre, quando si tratta dei potenti, la meritocrazia non vale mai e non vale, soprattutto, quando ci troviamo di fronte al caso che viene messo in campo, in maniera molto forte, all'interno della mozione.

Mi riferisco al caso per cui voi, voi della maggioranza - io vedo lì, signora Presidente, autorevolissimi esponenti di Fratelli d'Italia - avete votato un ordine del giorno, il 23 giugno del 2023 - quindi, appena un anno fa -, promosso dal Partito Democratico, in cui è citato il caso Visibilia come caso emblematico di episodi che, purtroppo, sono stati molto più diffusi durante la pandemia e la cui incidenza - lo dico senza timore di smentita, signora Presidente - è stata molto superiore rispetto a quella del reddito di cittadinanza, rispetto alle frodi, basta andare a vedere i dati dell'INPS. Voi avete approvato, questo Parlamento ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiedeva, a partire dal caso Visibilia che aveva coinvolto la Ministra Santanche', amministratrice delegata di Visibilia, di potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato della cassa COVID, anche attraverso sanzioni e recupero di quei crediti. Parliamo di 120.000 euro, parliamo di dipendenti che hanno detto e spiegato che, durante il periodo del COVID, tra il 2020 e il 2022, la Ministra Santanche' incassava le risorse dello Stato, ma faceva lavorare le persone con cassa integrazione a zero ore. A questa domanda che l'opposizione ha posto nel corso dei mesi precedenti la Ministra Santanche' non ha mai risposto, non ha mai detto che questa vicenda era infondata.

Io qui ho un'antologia di dichiarazioni rese dalla Ministra Santanche' nel pieno delle sue funzioni, da Ministra e da deputata, nel corso degli anni - ciascuno di noi ha detto cose -, in alcuni casi, però, sono state esibite anche in maniera eccessivamente estremista dal punto di vista dei termini. E, quando si eccede in dichiarazioni estremistiche, ogni tanto, può capitare che qualcuno lo ricordi. “Per i lavoratori stagionali c'è stato un incentivo gigantesco: abbiamo tolto il reddito di cittadinanza. Mi sembra il più grande incentivo che il Governo potesse fare, da oggi la situazione migliorerà”. Basta andare a vedere i dati: nel lavoro stagionale, soltanto il 10 per cento degli assunti ha un contratto stabile, il resto è precario o intermittente.

Ha fatto tanto male, ancora, la Santanche' intervenendo a proposito del reddito di cittadinanza: “Hanno dato soldi a chi era occupabile, mentre dobbiamo aiutare i fragili e chi ne ha bisogno”. Ma, signora Presidente, signori del Governo, colleghi della maggioranza, li avete visti anche voi i dati tirati fuori dall'INPS, che parlano di 5,7 milioni di persone che vivono nella povertà estrema in questo Paese - anno 2024 - e ci dobbiamo sentire le ramanzine moralistiche di questa Ministra. Per non andare, poi, nei confronti televisivi, in cui la Ministra Santanche' eccelle. Di fronte a un percettore del reddito di cittadinanza, una deputata della Repubblica, nonché Ministra, si è permessa di dire: “Lei, bello paffuto, prende soldi senza lavorare, mentre noi siamo costretti a sbarcare il lunario”. Potrei continuare, ma quella più straordinaria è stata questa: “Stop alla paghetta di Stato per i giovani, bisogna puntare al lavoro e alla dignità”. Sono d'accordo: niente paghetta, diamo il salario minimo a 4,5 milioni di lavoratori che vivono sotto i 9 euro e fermiamo la precarietà in questo Paese che, grazie alle leggi che voi avete fatto, nel corso degli ultimi mesi, è aumentata, eliminando le causali sul lavoro a termine, aumentando i voucher e togliendo qualsiasi tetto al lavoro somministrato.

Altrimenti risparmiateci i moralismi perché il garantismo per i potenti, per gli approfittatori e per gli evasori è il tratto tipico della destra, mentre invece siete moralisti con i poveri cristi, con gli sfruttati e con i precari. Ma poi c'è un di più: c'è un costume, c'è un'idea della società e della politica e ci sono episodi che trasmettono anche un po' di tenerezza, signora Presidente, e che sono anche oggetto di accertamento della magistratura. Qui si interviene su figure e personalità importanti dello Stato e ogni tanto si decide. Si ricorda, signora Presidente, quella famosa trasmissione televisiva di Mediaset? A proposito di questioni che riguardano il patrimonio (case e ville in Versilia), ogni tanto accade quello che potremmo definire una sorta di gioco delle coppie; può capitare, in questo Paese di moralisti contro i poveracci e di garantisti verso i potenti, la compravendita di una villa in Versilia, acquisita dal marito della Ministra Santanche' e dalla moglie del Presidente del Senato: viene acquisita alla cifra significativa di 2,45 milioni e rivenduta, meno di un'ora dopo, tramite un altro notaio, con un milione in più di plusvalenza. Ora la procura farà quello che deve fare: qui non siamo di fronte a due cuori e una capanna, signor Presidente, ma siamo di fronte a un dato che racconta di una disinvoltura e di una spregiudicatezza che in altre stagioni, quando si trattava di avversari politici, sono state tutt'altro che risparmiate nei toni e negli argomenti. Voglio richiamare un caso che tutti noi qui ricordiamo - e che ricorderanno sicuramente, signora Presidente, i colleghi del centrodestra e anche la Presidente Meloni perché l'ha detto la Ministra Santanche' -: “Cosa penso del caso Idem, signora Presidente”? - dice la Santanche' nell'anno 2013 – “Che ci sono sempre due pesi e due misure: se capita una cosa del genere nel centrosinistra, si fa finta di niente; se fosse capitata nel centrodestra, saremmo già stati cacciati”. Ora, io prendo in parola la Ministra Santanche'. La Ministra Josefa Idem, per un mancato pagamento dell'ICI, dopo un mese dall'incarico, si dimise sua sponte, senza bisogno di una mozione di sfiducia. Signora Presidente, di fronte ad accuse gravissime, che riguardano non soltanto la magistratura, ma un'idea dello Stato, un'idea della funzione di Governo e un'idea della funzione parlamentare, la Ministra Santanche', dopo un anno e mezzo, sta ancora incollata alla poltrona. Noi chiediamo le dimissioni e pensiamo che la destra stia perdendo la faccia di fronte a una gestione così improvvisata e così arrogante di una truffa ai danni dello Stato.