Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 3 Marzo, 2022
Nome: 
Paolo Siani

Presidente, signor sottosegretario, colleghi, con questa mozione, che è un atto importante, tutto il Parlamento intende accendere un faro, una luce su un tema difficile e complesso, che non ha soluzioni facili, con la speranza che questa luce non si spenga fra un quarto d'ora, quando finisce la mozione, ma che continui, sottosegretario, con tutti i nostri atti, altrimenti sarebbe una sconfitta per il Parlamento e per noi stessi, perché ci guardano oggi tante famiglie che si rivolgono a noi nella speranza che quello che noi oggi qui diciamo - negli impegni che le chiediamo e che lei dice di assumere - venga poi rispettato.

Allora, in questo momento abbiamo un ruolo molto importante, perché il Parlamento, insieme, senza divisioni, chiede un impegno preciso. Non è una malattia, questo lo hanno detto i miei colleghi, ma diciamolo bene: è una condizione di neuro diversità che comporta, sì, limiti funzionali, ma anche delle enormi opportunità adattative. E, quindi, non c'è una terapia, non c'è un farmaco, ma c'è un complesso di azioni sociali e sanitarie. È una patologia complessa e noi non conosciamo le cause. Sappiamo con certezza che non c'entrano i vaccini, sappiamo con certezza che non c'entrano gli alimenti, sappiamo che giocano un ruolo importante fattori genetici e ambientali, ma non sappiamo perché in questi ultimi anni la prevalenza è così aumentata: avete sentito, 1 su 80 bambini, tantissime famiglie. Sappiamo che è una condizione che non termina con l'età pediatrica, ma che dura per tutta la vita, e questo è un dato che deve farci preoccupare, perché prendiamo in carico un bambino da piccolo, fino a che non diventa grande. Sappiamo che si manifesta presto, già a 12 mesi qualche segno si può verificare, a 2 anni si verifica e si vede. Capite, anche per questo, perché è importante l'asilo nido, perché è la maestra che si accorge per prima che quel bambino ha qualche difficoltà, ha qualche differenza. Per cui, sottosegretario, l'impegno che, oggi, qua le chiediamo è di aiutare le regioni, che non hanno partecipato al bando adesso per il PNRR, a partecipare e a mettere gli asili nido lì dove mancano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), perché l'asilo nido serve anche a questo, a fare diagnosi precoce, perché la diagnosi attualmente viene fatta tardi, dopo 2 anni, ma anche dopo 3 anni. E non è un fatto temporale, perché sappiamo che prima si fa la diagnosi, prima si interviene, e migliori sono le performance, anche successivamente.

L'Italia ha ottime linee guida, fatte molto bene, e scientificamente riconosciute in tutta Europa ma, come ha detto prima il mio collega Fornaro, sono poco applicate in alcune regioni. E la differenza fra regioni e regioni, purtroppo, è ancora alta ed è insopportabile. Fatemi dire che anche la regione Campania ha un ottimo PDTA, un percorso diagnostico di trattamento, fatto dai miei colleghi nel marzo 2021, in corso di pandemia, che ha messo ordine in una materia difficile. È uno dei PDTA più avanzati che c'è in Italia, grazie al lavoro straordinario fatto dai miei colleghi, in carenza di personale. Chi sostiene il carico, però, di questo bambino e di questa patologia è la famiglia, che rimane l'unica forma ancora vera di welfare, su cui grava il maggior peso materiale e psicologico. Tenete conto che i genitori che hanno un bambino autistico hanno bisogno di sostegno per affrontare un così grosso problema, che dura - e lo sanno bene - per tutta la vita.

Oggi, non vorrei parlarvi di cose tecniche, come hanno fatto già i miei colleghi. Vorrei prestare la mia voce, invece, alle famiglie, a quelle famiglie che pochi mesi fa sono state qui fuori, in piazza Montecitorio, per chiederci cose semplici e hanno chiesto quattro cose specifiche, che oggi io vi ripeto qui in Aula. Primo: terapie personalizzate. Non c'è un'unica terapia che vada bene per tutti i bambini; ogni bambino ha bisogno di quella terapia specifica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Secondo: la definizione di un percorso chiaro di transizione dall'età pediatrica all'età adulta. Questo non vuol dire un passaggio di cartella clinica, questo non vuol dire una telefonata fra due colleghi medici, questo vuol dire un percorso che dura anni, che va affrontato con la famiglia e con gli ammalati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Terzo: un'inclusione lavorativa del soggetto autistico adulto, che è possibile perché loro possono adattarsi ad alcuni lavori, attraverso la promozione di percorsi di abilitazione e di occupazione, anche in accordo con la scuola. Quarto: un progetto di vita personalizzato, per l'integrazione tra interventi sanitari, sociali, educativi, relazionali e occupazionali.

Sono quattro richieste semplici, chiare e precise, che aspettano da noi una risposta.

In conclusione, le persone con autismo non sono persone malate e, quindi, non c'è un farmaco, ma c'è un insieme di interventi che vanno fatti, personalizzati. Hanno un modo diverso di percepire il mondo che durerà tutta la vita.

Il lavoro da fare, dunque, è un lavoro di adattabilità reciproca fra la persona autistica e la sua comunità, tutta la sua comunità, non più terapie per normalizzare un soggetto con queste caratteristiche, che non si normalizzerà mai, lui sarà sempre in quel modo. Servono équipe multidisciplinari per fornire gli strumenti più adatti ad ogni bambino a relazionarsi con gli altri, chiedendo aiuto alla comunità.

Voglio chiudere dicendo che, quindi, serve: diagnosi precoce, presa in carica, transizione. Per fare questo servono risorse economiche, servono risorse umane. Nel nuovo Piano sanitario, che il Ministro Speranza ha illustrato in Commissione pochi giorni fa, tutto questo è previsto: è previsto nell'organizzazione territoriale importante; è previsto un impulso e una valorizzazione della neuropsichiatria infantile; è previsto che si organizzino équipe multidisciplinari; è previsto, è scritto, ci sono i soldi, ora tocca a noi realizzare questo davvero. Se in quest'ultimo anno di legislatura riusciremo a fare questo sforzo e a realizzare questi interventi, questa mozione avrà un valore importante. Se non ci riusciremo, avremo perso tempo.

Gli impegni sono straordinari e sono impegni importanti, per questi motivi esprimo il voto favorevole del Partito Democratico, chiedendo un impegno che non termini fra un quarto d'ora, quando finisce questa mozione (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle).