Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 20 Marzo, 2025
Nome: 
Debora Serracchiani

Grazie, Presidente. Nel ringraziare, anch'io, l'onorevole Giachetti per aver voluto coinvolgere tutto il Parlamento e coinvolgere, in particolare, le opposizioni in questa seduta straordinaria e non posso esimermi dallo stigmatizzare il comportamento del ministro Nordio e del Ministero della Giustizia, tutto. L'assenza di chi ha le deleghe all'amministrazione penitenziaria è un'assenza molto pesante. Non me ne voglia il Vice Ministro Sisto che vedo seduto, stancamente, tra i posti del Governo, ma è evidente che non è, tra virgolette, la sua materia.

Mi permetta Presidente di ringraziare anche la delegazione dei Garanti dei detenuti che vedo seduta lì in alto, che hanno seguito i lavori questa mattina: Ciambriello, Anastasia, Mellano e Calderone. Li ringrazio per essere venuti qui oggi.

Certo io mi sarei aspettata oggi, ad esempio, anche la presenza del Garante nazionale dei detenuti - figurarsi se mi aspettavo la presenza del Ministro Nordio – ma, francamente, trovo che sia stato ancora una volta fatta un'azione in spregio a quella che è la nostra attività di legislatori.

Sul tema del carcere avremmo dovuto, tutti, interessarci.

Certo alcune presenze non le avremmo, forse, gradite. Del resto che vuole, quando abbiamo un Sottosegretario al Ministero della Giustizia, che ha una delega al Dipartimento penitenziario, che si permette di dire che prova un'intima gioia a pensare che i detenuti non respirino nelle macchine blindate. O quando fuma all'interno di un carcere, sotto il cartello del divieto di fumare. Che dice che lui va a visitare la Polizia penitenziaria ma non i detenuti, perché non si inchina alla Mecca dei detenuti. Colui che è condannato, per una rivelazione di segreto relativamente ad informazioni che attengono al 41 bis.

Beh, certo quella figura seduta lì, oggi, non l'avremmo vista bene, e, insistiamo, non vogliamo vederla presso i banchi del Governo perché è assolutamente inadeguato a svolgere quel ruolo che gli è stato affidato. Assolutamente inadeguato. E quindi questa forse è l'unica cosa giusta a cui abbiamo assistito oggi, cioè l'assenza del Sottosegretario Delmastro.

Ma per fortuna c'è la Corte costituzionale, mi verrebbe da dire, c'è ancora la Corte costituzionale, che ci ricorda, ad esempio, che è necessario garantire gli spazi di affettività. Che ci ricorda, ad esempio, che è illegittima la limitazione della permanenza all'aperto, per una durata non superiore a due sole ore al giorno, dei detenuti al 41 bis.

E lo voglio dire da subito, da questi banchi non vi stiamo, certo, dicendo che vogliamo cambiare il 41 bis, ma vi stiamo dicendo che quell'attenzione che state mettendo rispetto al 41 bis non può, comunque, ledere i diritti delle persone che vengono, si private della libertà quando entrano in carcere, ma che, per fortuna, hanno ancora diritti che gli vengono salvaguardati dalla Corte costituzionale e dalla Corte europea dei diritti umani, quella che appunto ha sancito che non possono esserci trattamenti inumani e degradanti.

Certo, da una parte, ci sono le dichiarazioni del Sottosegretario Delmastro, dall'altra ci sono la Corte costituzionale e la Corte europea dei diritti dell'uomo. C'è poi anche il Ministro Nordio.

Alcuni di noi avevano apprezzato, inizialmente, la postura - mi verrebbe da dire così - che il Ministro Nordio aveva tenuto quando si è insediato ed è venuto in Parlamento a fare la sua relazione. Ci era sembrato che, magari in qualche modo, ricordasse alcuni di quei libri che aveva scritto. Bene, in questi due anni e mezzo si è smentito ampiamente - e me lo faccia dire, lo dico, suo tramite, anche al Vice Ministro Sisto - c'è un certo sentore di dileggio del Parlamento da parte del Ministro Nordio.

Io ricordo che quando eravamo qui per approvare il decreto carceri che doveva essere la svolta sul carcere - quello rispetto al quale venivano accolte tutte le istanze che noi, da anni, vi dicevamo, certo, ma che, in qualche modo, anche voi dicevate di sottolineare - bene, quel decreto mentre noi lo stavamo approvando, ricordo che il ministro Nordio era convocato alla Presidenza del Consiglio dalla Presidente del Consiglio e poi si affannava uscendo a dire: parlerò con Mattarella perché vorrei che fosse il Presidente della Repubblica a dirmi cosa devo fare. Beh, noi vorremmo sommessamente dire al Ministro Nordio che ha tutti gli strumenti per intervenire, gli manca forse la volontà politica - come abbiamo dimostrato e come dimostra più volte il Ministro Nordio quando si tratta di prendere una decisione -.

Allora, glielo ricordiamo: ha nominato un commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria di cui si sono letteralmente perse le tracce, salvo sapere - ma questo solo da notizie di stampa - che sta pensando di acquistare dei moduli container da mettere all'interno degli istituti penitenziari già esistenti, magari, andando ad occupare quegli unici spazi che hanno i detenuti per i trattamenti, la rieducazione, il reinserimento sociale e l'attività diversa da quella semplicemente di detenzione. Ha messo in piedi una commissione di affettività fatta da illustri esperti - voglio ricordarlo anche al collega Magi -, io ho ricevuto una risposta del Ministro Nordio il 29 novembre del 2024 in cui mi diceva che la Commissione era insediata, che la Commissione stava lavorando, che la Commissione stava facendo la mappatura dei luoghi nei quali era possibile fare l'affettività. Ad oggi, abbiamo perso le tracce della Commissione, abbiamo perso le tracce del Ministro Nordio, ma soprattutto abbiamo perso le tracce dell'applicazione di una sentenza della Corte costituzionale che va - lo ricordo - applicata. Abbiamo perso le tracce anche della nomina del capo del DAP. Mi verrebbe da dire: per fortuna che abbiamo perso le tracce della nomina del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria perché era stato fatto tutto in casa, era stato fatto tutto dal Sottosegretario Delmastro - abbiamo appreso dalle notizie di stampa - dimenticandosi che la proposta viene fatta dal Ministro della Giustizia, deliberata dal Consiglio dei ministri e - udite, udite - approvata con un decreto del Presidente della Repubblica, il quale - leggiamo da notizie di stampa - nulla sapeva su questa nomina.

Quindi, ancora una volta non soltanto il dileggio del Parlamento ma anche del Presidente della Repubblica. Io credo che su questo forse una riflessione anche la Presidente del Consiglio dovrebbe farla. Del resto, guardate, ci ha sorpreso anche la contrarietà alle nostre mozioni, perché chiediamo assunzioni di Polizia penitenziaria, chiediamo assunzioni di funzionari giuridico-pedagogici, chiediamo che ci sia una sanità penitenziaria diversa, abbiamo chiesto maggiori risorse. Bene avete detto “no” a tutto. Ebbene, in questo “no” a tutto, però c'è qualcosa che non torna, non torna perché io ho ascoltato anche il collega Morrone ricordare le grandi, grandissime cose mirabolanti che sono state fatte. Poi, però, bisogna entrare in carcere e rendersi conto che ad esempio, a Rebibbia su 700 agenti di Polizia penitenziaria ne mancano 300; voi dite che fate le assunzioni, ma vi dimenticate di dire che molti di più sono quelli che vanno in pensione, in quiescenza e che, quindi, oggi, ad esempio, quegli agenti di Polizia penitenziaria - che anche noi ringraziamo per l'attività che svolgono delicatissima, difficilissima, ma che non ci accontentiamo soltanto di ringraziarli - vorremmo che venissero pagati in modo adeguato, vorremmo che avessero i comandanti. Ecco, qui c'è una cosa che vorrei rilevare e sarà oggetto, è oggetto di una nostra interrogazione: vorremmo chiedere, ad esempio, come sta funzionando la nomina dei comandanti della Polizia penitenziaria. Prendo una regione a caso: il Piemonte. Scopriamo che sono scoperte, non hanno i comandanti la casa circondariale di Aosta, di Ivrea, quella di Verbania, quella di Fossano, quella di Asti, quella di Alessandria, quella di Torino, ma scopriamo anche incredibilmente e magicamente che non c'è scopertura a Biella. Perché Biella? Che cos'è Biella? È la città di nascita del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove, dove, peraltro, dovreste anche capire che ci sono la maggior parte di agenti di Polizia penitenziaria che ricevono una missione forfettaria - pari a 110 euro al giorno - perché sono stati spostati dal Ministero e sono a Biella. Spiegateci perché e perché vengono fatti con trasferimento nominativo, perché li scegliete come si sfoglia una margherita.

Allora, io penso che su questo noi abbiamo il diritto di avere trasparenza e di avere anche chiarezza. Ma noi abbiamo fatto delle proposte sul carcere, Presidente, le abbiamo ribadite, le trova scritte anche nella nostra mozione. Non le ripeto perché sono tante e su queste poco, molto poco si è fatto e si è riflettuto.

Però, io voglio ricordare a quest'Aula una cosa a cui teniamo, non fosse altro per quello che è successo ieri in quest'Aula: dei 556 deputati dell'Assemblea Costituente ben 130 provarono l'esperienza della privazione della libertà personale. E lo si disse espressamente in quest'Aula perché, ancora in quella sede, l'onorevole Preziosi diceva: purtroppo molti dei presenti nell'Aula ne hanno fatto esperienza. Anche lei, onorevole Presidente, ricordava il Presidente Terracini, anche lei ha visto, soffrendo per la libertà del nostro Paese, come vergognoso sia il sistema carcerario.

Il Presidente Pertini era stato detenuto a Santo Stefano, il Presidente dell'Assemblea Costituente, Umberto Terracini, era stato recluso a Santo Stefano. Sapete dov'è Santo Stefano? È di fronte a Ventotene ed è là che è nato l'articolo 27, comma terzo, della Costituzione ed è là che è nato il Manifesto di Ventotene ed è là che noi continuiamo a portarvi. Perché sulla Costituzione noi non accetteremo lo smantellamento che state facendo, che è uno smantellamento quotidiano, perché voi di quella Costituzione vi disinteressate, ma dei valori di quella Costituzione, dell'Europa e del Manifesto di Ventotene noi non solo ce ne facciamo un vanto, ma li difenderemo in tutte le sedi in quest'Aula e fuori da quest'Aula.