A.C. 875-B
Grazie Presidente. Dopo le modifiche apportate dal Senato, come illustrava il relatore, questo provvedimento torna alla Camera per l'ultima lettura. Come è noto, questa legge si è resa necessaria dopo la sentenza della Corte costituzionale, che ha sancito l'incostituzionalità dell'articolo del codice militare sull'impossibilità di costituzione e adesione ad organizzazioni sindacali da parte delle Forze armate. Questa sentenza ha rappresentato un'importante novità, dal punto di vista dei principi e dell'idea che anche i militari sono a tutti gli effetti dei lavoratori e, quindi, portatori di istanze e di diritti. La cornice normativa di riferimento risale al 1978, con la legge per l'istituzione degli organismi di rappresentanza del personale militare, prima e principale esperienza di tutela del personale delle Forze armate. Un altro momento significativo è legato alla riforma del 1981 della Polizia di Stato, la cui smilitarizzazione permise l'apertura ad un'articolazione sindacale di grande importanza e significato. Con i loro 350 mila operatori, Forze armate, Carabinieri e Guardia di Finanza rappresentano un ramo significativo della pubblica amministrazione. Si avvertiva, quindi, la necessità di un aggiornamento normativo sulla rappresentanza militare.
Ricordo che, nelle precedenti due legislature, il Partito Democratico - e non solo il Partito Democratico - aveva avanzato delle proposte di legge per affrontare la questione. Tuttavia, la gestazione del provvedimento non è stata delle più semplici: prima, un dibattito ricco articolato da parte della Camera, poi, un cospicuo intervento da parte dei colleghi del Senato. Non sfugge a nessuno, come ha sottolineato anche la sentenza della Corte, che la libertà sindacale dei militari deve esercitarsi in un quadro di compatibilità con la specialità della loro funzione. Le Forze armate sono un bene pubblico del Paese. A loro affidiamo la sicurezza dei cittadini, la rappresentanza italiana nelle missioni internazionali, la tutela della legalità e altre importanti funzioni di protezione civile. Come è già stato ricordato, senza le Forze armate non avremmo avuto l'attuazione del piano vaccinale, per non dire del sostegno alle amministrazioni comunali nella fase più acuta di decessi, con quell'immagine di Bergamo che porteremo per sempre nei nostri cuori. Da qui la necessità di stabilire un perimetro nel delicato equilibrio tra autonomia dell'esercizio sindacale, tutela della rappresentanza e quei compiti che la Costituzione affida alle Forze armate e che richiedono coesione e disciplina. In quest'ottica va intesa la scelta del giudice amministrativo, in merito alla competenza giurisdizionale per le condotte antisindacali, in ragione della maggiore conoscenza dei tribunali amministrativi sui rapporti di impiego del personale militare. Sempre nell'ottica della tutela della coesione e della disciplina, sono scaturite altre decisioni, come il controllo triennale del Ministro della Difesa sugli statuti delle associazioni sindacali o sul divieto, per queste, di avere rapporti organizzativi con soggetti sindacali diversi da quelli militari.
Per quel che riguarda le modifiche del Senato, sono importanti soprattutto quelle legate alla disciplina transitoria, come ha detto la senatrice Roberta Pinotti. Si correva il rischio di sovrapporre rappresentanze e nuove associazioni a carattere sindacale o di avere un vuoto di rappresentanza. Credo che alla fine si sia giunti a un risultato accettabile. Il testo è un buon punto di partenza rispetto alla normativa regolamentare e ai decreti attuativi che saranno essenziali per garantirne il corretto funzionamento. Per concludere, Presidente, questo provvedimento giunge a pochi giorni dall'approvazione dell'ordine del giorno per aumentare le risorse per le spese per l'adeguamento tecnologico-militare e nel percorso per la comune difesa europea, che è uno dei pilastri più importanti nel processo d'integrazione. Penso che l'impegno per la modernizzazione della Difesa, per la sua piena collocazione nel contesto delle nostre alleanze, passi anche da un provvedimento come questo, che assume un particolare significato nella fase che attraversiamo.