Dichiarazione di voto finale
Data: 
Giovedì, 18 Novembre, 2021
Nome: 
Gianmario Fragomeli

A.C. 2361-A​ e abbinate

Grazie, Presidente. I colleghi che mi hanno preceduto hanno già inquadrato bene la proposta di legge attuale Ferro-Cancelleri-Pagano, che abbiamo appunto studiato e vagliato in Commissione finanze e che oggi portiamo in approvazione in Aula. Hanno già ribadito giustamente le due facce della medaglia del provvedimento di oggi, che corrono sulla stessa strada e che sono il pagamento dei debiti della PA e la compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Poco fa, Baldelli ci ha richiamato a questo aspetto, che per noi del Partito Democratico è molto importante, e cioè al fatto che questo obiettivo sia perseguito da molti anni. La proposta del DL n. 35 del 2013 era molto importante e portò a mettere in campo ben 40 miliardi per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, cosa che sembrava colossale nel 2013. Ma la prima cosa che vorrei richiamare a tutti in Aula oggi è che noi, come Partito Democratico, siamo soddisfatti che tutte le forze politiche, anche quelle più lontane dall'Europa, oggi condividano con noi e con tutti un indirizzo europeista - perché è un indirizzo europeista quello del pagamento nei termini delle imprese - perché, lo ricordo, è una direttiva europea, la n. 7 del 2011, che individuava appunto i tempi e la velocità dei pagamenti della pubblica amministrazione, quindi ci appaga sapere che tutte le forze politiche, anche quelle più lontane - torno a dire - dall'Europa oggi condividano o abbiano presentato delle leggi che vanno nell'indirizzo di un'Europa che chiede maggior tutela delle nostre imprese. Perché l'Europa è anche questo: l'Europa non è solo vincoli, l'Europa giustamente chiede che sia riscritto un rapporto tra pubblico e privato. Quindi, noi siamo molto contenti, come Partito Democratico, di condividere questo indirizzo con tutte le forze politiche. Ma facciamo un passo indietro: il problema dei pagamenti della pubblica amministrazione era anche legato a dei bilanci pubblici che non funzionavano. Noi avevamo una certezza e un'incertezza: avevamo dei debiti certi della pubblica amministrazione, i cosiddetti residui passivi, e poi avevamo dei crediti incerti, i cosiddetti residui attivi, cioè non sapevamo se fossero veramente esistenti quei crediti della PA all'interno dei bilanci, in particolare comunali, ma non solo. Quindi, anche qui, si tratta di un percorso che è partito nel 2013, ma che è proseguito nel 2015 e nel 2016 con l'armonizzazione dei bilanci.

Noi abbiamo fatto chiarezza: abbiamo detto che i comuni appunto dovevano avere bilanci sani, dovevano riconoscere i loro crediti e dovevano avere i soldi per pagare quei crediti. Quindi, fu molto importante quel passaggio, nel 2015/2016, della riforma dei bilanci della pubblica amministrazione, con la quale andammo nell'indirizzo di un pieno riconoscimento. È stato già ricordato da altri colleghi: non siamo stati fermi in questi anni e, a fronte di un pagamento medio nel 2015 di 74 giorni per le imprese, l'anno scorso abbiamo raggiunto l'obiettivo importante di arrivare a 45 giorni - ancora non siamo ai 30 giorni che l'Europa prevede, come termine di pagamento per le imprese -, però è innegabile che siamo arrivati quasi a un dimezzamento rispetto al 2015. Lo voglio dire perché, sempre una legge europea - perché anche qui l'Europa conta, anche qui l'Europa ci richiama - ha introdotto delle penali del 10 per cento per questi ritardati pagamenti, quindi c'è una certificazione che il ritardato pagamento deve essere punito e sanzionato, anche se fatto da una pubblica amministrazione, quindi anche questo per noi è importante. Come si innesta nello stesso processo un'altra cosa che altre forze politiche in quest'Aula non riconoscevano qualche anno fa e che oggi voglio rivendicare, come Partito Democratico, rispetto alla precedente legislatura: la fatturazione elettronica. Se noi oggi parliamo di questi numeri e di questa evidenza, parliamo di una tracciabilità - e non di calcoli farraginosi per riuscire a capire quant'era la liquidità che mancava alle imprese rispetto ai pagamenti della PA - e noi oggi questo lo possiamo fare in modo veloce, perché ribadisco che la fatturazione elettronica addirittura fu anticipata nei rapporti con la pubblica amministrazione rispetto a quella che poi venne introdotta tra privati. Questo ci ha permesso, oltre al tanto richiamato recupero dell'evasione fiscale, anche di fare chiarezza e garantire certezza e tracciabilità nei rapporti tra la pubblica amministrazione e le imprese italiane. Quindi, anche questo è un altro percorso che noi facemmo e che rivendichiamo, perché oggi si parla di una proposta che ha il suo valore, la sua importanza e che il Partito Democratico riconosce, proprio a fronte delle misure introdotte in questi anni grazie ai Governi del Partito Democratico. Vado a chiudere rispetto alla proposta di legge, che era partita con misure molto più incisive, ma che, pur ricondotta ad un solo articolo, mantiene dei fattori che noi vogliamo rivendicare e condividere con tutte le forze politiche. La prima è la compensazione, l'ordinarietà nel sistema della compensazione, che viveva invece di fattori straordinari e di una continua reiterazione negli anni. Dal 2013 al 2021, noi abbiamo vissuto con la reiterazione continua nelle manovre, senza che questa avesse un carattere di ordinarietà; oggi, con questa proposta di legge, invece si arriva appunto a inserire all'interno del sistema, nella piena ordinarietà, questo strumento. Viene poi aggiornato - e non mi sembra di poco conto, anche se non l'ho sentito molto evidenziare oggi, se non dalla presentatrice del provvedimento - un altro elemento importante: noi allarghiamo e ampliamo il perimetro dei crediti compensabili, perché è chiaro che, oltre alle forniture, anche ampliare alle prestazioni professionali, quello che è scritto nella lettera a) dell'articolo 1, è un altro fattore importante, che deve essere rimarcato oggi e che noi condividiamo. Come è già stato ribadito, sono compensabili chiaramente le cartelle, con quella definizione importante per noi, perché il Partito Democratico ha sempre detto che questo è un percorso che deve tendere a raggiungere la parificazione dei rapporti tra pubblica amministrazione ed imprese, ma che deve tener conto anche di un equilibrio di sistema. Quindi anche il fatto di riconoscere le cartelle, se riferite al 31/12 del secondo anno antecedente a quello in cui viene richiesta la compensazione, afferisce a un sistema che si amplia, che dà certezze, ma che allo stesso tempo è pienamente certificato e non crea nessun tipo di problema. E' per questo, quindi - per l'equilibrio della proposta dopo gli emendamenti, per l'ulteriore grado di efficientamento che in qualche modo questa proposta di legge chiede alla pubblica amministrazione, nel senso di essere più efficiente e rispondere meglio quindi alla necessità di liquidità delle imprese -, che chiaramente il Partito Democratico non può non condividere e non esprimere un voto favorevole su questa proposta. Concludo, ringraziando il relatore Sani, che ha seguito, secondo noi, in modo puntuale la proposta di legge, e ribadisco il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).