A.C. 4304
Grazie, Presidente, gentili colleghe e gentili colleghi, mi soffermerò soltanto su alcuni dei punti e delle proroghe di questo decreto, ovviamente, secondo noi più importanti e che hanno una valenza per la vita anche delle persone.
Prima di tutto, vorrei ricordare che, grazie a un intervento fatto, in particolare, al Senato e all'introduzione di un nuovo comma, si è venuti incontro a una richiesta dei precari dell'Istat, risolvendo quella che era una situazione che ormai non era più gestibile, anche rispetto a un lavoro che viene effettivamente svolto da molte donne e uomini per l'Istituto di statistica.
Allo stesso modo si è risolta anche, riguardando sempre il personale, una situazione che c'era dentro l'Antitrust, sostanzialmente, di competenze che si andavano accumulando, ma di personale a tempo determinato, che poi doveva essere rimpiazzato, e quindi facendo perdere anche una sedimentazione di competenza in un settore come quello, sappiamo, dello studio della concorrenza, del mercato e della concorrenza, dove le competenze, invece, servono.
Ecco, già due provvedimenti volti, in particolare, tra l'altro, a giovani, perché i soggetti destinatari sono in particolar modo giovani che hanno fatto dei percorsi di studio e percorsi dentro istituzioni come queste, e che, anche in un'ottica di rinnovamento del personale della pubblica amministrazione, vanno tenuti in forte considerazione.
Allo stesso modo, sono molto contento che sia rinnovata la proroga della convenzione con Radio Radicale. Noi, purtroppo, ne parliamo soltanto in occasione del milleproroghe o delle leggi di bilancio, come è capitato qualche volta: penso che sia molto importante il servizio che viene svolto da Radio Radicale. Lungi da me quello che è il palinsesto di Radio Radicale, ma svolgono una funzione effettivamente pubblica, che si è sedimentata nel tempo. Effettivamente, chi vuole ascoltare le vicende della politica italiana, chi vuole seguire iniziative e convegni, utilizza anche questo strumento di conoscenza, che ha anche un suo archivio, ha anche sedimentato un archivio rispetto alle varie iniziative.
Ecco, su questo, probabilmente, mi auguro che, più che un milleproroghe, poi si stabilizzi anche un rapporto più di sostanza. Nel milleproroghe è stata introdotta una misura che sta facendo discutere molto anche in questo momento il Paese, sta creando dei disagi ai consumatori. Faccio riferimento, naturalmente, alle norme che riguardano la disciplina del trasporto pubblico locale in riferimento al noleggio con conducente e al servizio taxi. Da questo punto di vista, oggi c’è una riunione presso il Ministero dei trasporti con il Ministro Delrio, e probabilmente noi dobbiamo anche avviare, però, senza più alcun alibi di sorta, da parte di tutti i soggetti coinvolti, di tutti gli stakeholder, comprendendo anche, a questo punto, non soltanto e ovviamente gli enti locali, le città metropolitane e le regioni, ma anche, penso, i consumatori, una revisione complessiva della disciplina concernente il servizio taxi e il servizio di noleggio con conducente.
Bisogna trovare, però, un equilibrio, ovviamente, il cui obiettivo è contrastare le pratiche abusive, tutelare gli utenti e i consumatori, gli operatori che hanno, ovviamente, anche un loro interesse rispetto a un mercato di licenze che si è costruito al di fuori, non contro, ma al di fuori di quella che è la legge, però ovviamente c’è, e quindi non si può far finta di ciò.
Penso che bisogna trovare una soluzione a questo problema, tenendo in conto, in debito conto, anche il fatto che la tecnologia oggi consente di fare delle cose che, quando le norme sul trasporto pubblico locale sono state emanate, non esistevano.
Questo equilibrio servirebbe anche, penso, a quelle forze politiche che, invece di soffiare sul fuoco delle proteste, dovrebbero dire – e parlo, in particolare, del sindaco, ovviamente, di una città come Roma – che cosa hanno fatto praticamente contro l'abusivismo del trasporto pubblico locale, che in questa città è molto presente, prima, naturalmente, di andare ad appoggiare una protesta che sta, di fatto, ormai soltanto ledendo i diritti dei consumatori e dei cittadini di spostarsi. Prima di appoggiare direttamente, vorrei sapere, però, che cosa è stato fatto concretamente in questa città per risolvere un problema che è quello dell'abusivismo, che crea un problema, ovviamente, agli operatori legali, ma crea un problema anche ai consumatori, perché, quando c’è un operatore abusivo, si falsa la concorrenza, e quindi il danno lo hanno sia l'operatore, il tassista, appunto, con la licenza, ma ce l'ha anche il consumatore.
Prima di appoggiare le proteste, sarebbe utile vedere gli atti per contrastare il fenomeno dell'abusivismo; e, da questo punto di vista, vi assicuro che a Roma non è stato fatto nulla ad oggi.
È stata inserita anche una norma nel milleproroghe che, secondo me, è stata anche il frutto di una svista, lasciatemelo dire così; forse un tentativo maldestro di andare a regolare un settore che pure forse ha bisogno di un'attenzione, che è quello, invece, del trasporto automobilistico di lunga percorrenza; si è fatto, però, secondo me, con un metodo sbagliato. Non era il milleproroghe il luogo dove sistemare questa cosa, si è inserita una norma che, sostanzialmente, va a incidere su quello che è anche un principio dell'ordinamento che è quello di come si organizza il trasporto.
In questo caso parliamo di ATI, cioè di come ci si organizza per svolgere un servizio, e io dico al Governo: attenzione perché, se passa il principio dell'effettività sulle ATI del trasporto pubblico di lunga percorrenza, questo principio può passare per qualunque tipo di ATI, e quindi la definizione per cui l'autorizzazione la do al capofila, che poi naturalmente deve controllare e verificare su tutti quelli che vengono associati, potrebbe far passare, a questo punto, questo principio, che, secondo me, lede anche i principi europei della libera concorrenza, anche per altri tipi di ATI. Ho presentato, da questo punto di vista, un ordine del giorno affinché in una prossima misura venga risolto questo problema, cancellando le norme approvate in Commissione al Senato sul milleproroghe, e sia affrontato nel luogo adatto, che è la legge annuale sulla concorrenza, che è il luogo in cui si può discutere di come affrontare quel problema.
Infatti, da questo punto di vista, voglio dirlo chiaramente: in quel settore, dove appunto le tariffe non sono regolate come invece in quello dei taxi di cui ho parlato prima, grazie alle innovazioni tecnologiche si è scardinato un sistema di tariffe, di biglietti sulla lunga percorrenza, e si è scardinato, quindi, un sistema di cartelli dei prezzi, che spesso viene agito perché ovviamente mancava la piattaforma.
La piattaforma da due anni ha realizzato questo. È stato detto che si fa per rispettare un principio europeo: negli altri Paesi europei non si sono posti il problema. Da questo punto di vista penso che si sia fatto un passo falso, e che la cosa è necessario che venga risolta, per il semplice fatto che molte nostre realtà oggi non sono collegate dai treni e che l'unico mezzo di trasporto pubblico a lunga percorrenza è l'automobile privata oppure un bus. Da questo punto di vista, quindi, io penso che sia fortemente interesse del Governo l'andare a rivedere quella norma e risolvere quello che secondo me è un vulnus, che crea anche un precedente rischioso, per tutta una serie di motivi che tra l'altro ho anche ben elencato nell'ordine del giorno su cui poi il Governo dovrà esprimere un parere.
Altro punto importante del decreto-legge «milleproroghe» riguarda la cultura: ci sono alcune misure sulla cultura. Una delle più importanti è naturalmente quella relativa alla realizzazione del Grande Progetto Pompei, che è una delle principali località di attrazione turistica del nostro Paese, e da questo punto di vista si sta lavorando molto per rafforzare i servizi al turismo e anche la fruizione di quello che è uno dei siti che più ci sono invidiati al mondo e che più oggi è oggetto di visita degli stranieri; e quindi anche qui un
lavoro di coordinamento per costruire nuove funzionalità rispetto alla fruizione e all'offerta di attività culturali nel sito.
C’è una misura che è relativa alla card cultura dei giovani, che estende il tempo affinché i giovani possano utilizzare questa misura molto utile e molto importante affinché ci siano strumenti di accesso alla cultura, con questo bonus che è stato dato con una precedente legge di bilancio. E poi, invece, altre norme che riguardano la pubblica amministrazione: voglio qui soltanto citarne una molto importante, quella della reiterazione del taglio del 10 per cento per qualunque indennità, compenso o retribuzione per i componenti di organi di indirizzo, di direzione e controllo, di consigli di amministrazione e organi collegiali dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Anche qui, si è scelto nel 2010 di operare questo taglio del 10 per cento, anno per anno ovviamente, e per quest'anno, in cui non siamo ancora usciti dalla crisi, esso è stato prorogato.
Infine ci sono delle misure molto importanti relative al terremoto. È vero che c’è un decreto-legge sul terremoto, che è già in esame anche alla Commissione ambiente della Camera; ma qui, in questo decreto-legge, abbiamo voluto ribadire alcune cose molto importanti. Innanzitutto assegnare maggiori spazi finanziari agli enti locali colpiti dal terremoto, e quindi da questo punto di vista si sono modificati alcuni criteri di priorità già stabiliti dalla legge di bilancio 2007: si dà atto, al fine di fronteggiare l'emergenza e anche la ricostruzione, a quei comuni che sono nelle aree colpite dal sisma di agosto e dell'ottobre dello scorso anno, di avere maggiori spazi finanziari.
C’è anche una misura relativa alle persone, e cioè a chi effettivamente vive e ha l'abitazione e non soltanto l'abitazione, la sua casa, ma anche lo studio o l'impresa in quei territori: la sospensione di tutti i tipi di fatture. Parlo quindi naturalmente non soltanto di telefonia, ma anche di quelle relative all'assicurazione, o anche alla radiotelevisione: anche qui, tentare di dare in questo momento maggiore capacità finanziaria a queste persone, che invece di pagare questi servizi, che spesso non possono neanche utilizzare (perché non hanno la possibilità di utilizzare l'immobile dove hanno lo studio, l'immobile dove hanno l'impresa, oppure la propria casa), sospendono tale pagamento.
E poi penso sia molto importante, come segnale di solidarietà, l'estensione fino al 31 dicembre di quel bonus, quell'erogazione che il datore di lavoro dà ai propri dipendenti, che sono o residenti appunto nella zona colpita dal terremoto, oppure hanno l'impresa in quella zona. Questa è una forma di solidarietà, perché in quel caso è una misura volta a favorire l'intervento privato di solidarietà dentro una comunità non assoggettandola all'IRPEF; da questo punto di vista io penso che avere prorogato per tutto l'anno l'esclusione dall'IRPEF sia un segnale molto importante di vicinanza, ovviamente alle persone, anche nelle relazioni private che possono avere.
Ovviamente gli altri interventi più importanti saranno poi nel disegno di legge «terremoto», che è oggetto, come ho detto, dell'esame presso le Commissioni parlamentari (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).