Esame di questioni pregiudiziali
Data: 
Martedì, 21 Febbraio, 2017
Nome: 
Maino Marchi

A.C. 4304

Allora, Presidente, abbiamo esaminato i problemi che sono stati evidenziati nel corso della discussione in Commissione, anche se con tempi molto ristretti, che sono dipesi dal lavoro molto approfondito fatto al Senato su questo provvedimento.
  Come su altri provvedimenti in altre occasioni è avvenuto che, prendendo avvio il lavoro dalla Camera, i tempi abbiano portato poi di fatto il Senato a dover approvare quanto era stato elaborato in questo ramo del Parlamento.
  Sono i problemi che conosciamo del bicameralismo paritario. Credo che dovranno essere affrontati anche alla luce del risultato del referendum, per vedere come valutare le modalità e i tempi di discussione, in modo particolare dei decreti-legge, per trovarci il meno possibile in condizioni come queste.
  Però, di fatto siamo di fronte alla necessità di arrivare alla conclusione del provvedimento in esame, perché il rischio non è che in esso finisca una norma o un'altra, ma che si perda tutto il lavoro, a nostro avviso fatto in modo egregio da parte del Senato migliorando il testo del provvedimento del Governo.
  Su questi due aspetti che sono stati sottolineati, ritengo che vada innanzitutto detto che non è che il Governo, da questo punto di vista, sia stato sordo alle richieste di confronto da parte delle categorie interessate.
  Gli incontri in corso e un'interlocuzione in corso, anche oggi, su entrambe le questioni dovranno certamente e auspichiamo che portino ad intese e ad accordi su come procedere.
  Voglio sottolineare che su entrambe le questioni vi sono state modifiche introdotte al Senato, su un testo presentato dal Governo. Ci troveremo di fronte, anche nel lavoro che viene richiesto, a cose diverse, ma per quanto riguarda gli ambulanti, ad esempio, noi eravamo di fronte ad una situazione per la quale, sul testo iniziale del Governo, vi erano posizioni, all'interno delle regioni e anche all'interno delle stesse categorie, differenziate in base a come era proseguito il lavoro di attuazione della normativa vigente nelle diverse realtà. Da qui è venuta la richiesta di modifiche che hanno portato a quella modifica al Senato, che per certi versi probabilmente dovrà essere oggetto di ulteriori revisioni. Ritengo che gli incontri che sono in corso tendano ad andare in quella direzione: da una parte verso una proroga vera, dall'altra tenendo conto della necessità anche di non vanificare il lavoro che è stato fatto dalle regioni e dagli enti locali che nel frattempo hanno proceduto, nell'intesa con le categorie interessate.
  Per quanto riguarda l'altra questione, quella dei taxi, io credo che non la risolviamo semplicemente con una modifica del testo che è arrivato dal Senato. Credo che il punto di riferimento possa essere l'indicazione, l'osservazione che è venuta dalla Commissione trasporti, ma che richiede un lavoro ulteriore d'interlocuzione tra il Governo e le categorie interessate.
  La Commissione trasporti – leggo solo alcune righe – «propone che si adottino le opportune iniziative per pervenire, sulla base di un approfondito confronto con le regioni, le città metropolitane e gli altri enti locali a una revisione complessiva della disciplina concernente il servizio taxi e il servizio di noleggio con conducente, perseguendo in modo equilibrato gli obiettivi di contrastare le pratiche abusive e di garantire condizioni adeguate per un efficiente svolgimento dei servizi, a vantaggio sia degli operatori sia degli utenti, affrontando le problematiche connesse alle conseguenze che determina il ricorso alle tecnologie informatiche sull'assetto del mercato di questi stessi servizi».
  Non credo sia una questione affrontabile semplicemente in mezz'ora da parte delle due Commissioni riunite, quindi, credo che si debba andare avanti senza sospensione.
  E anch'io voglio sottolineare l'aspetto relativo alla violenza. È pienamente legittima qualunque manifestazione e anche gli scioperi e quant'altro. Non credo, come è stato sottolineato da tutti, siano accettabili atti di violenza. Da questo punto di vista, credo che le riflessioni dell'onorevole Capezzone debbano essere riflessioni da valutare molto attentamente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).