A.C. 1149
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, ci troviamo oggi a discutere un accordo di fondamentale importanza per la cooperazione internazionale nel campo dell'assistenza giudiziaria in materia penale fra l'Italia e il Senegal, soprattutto in questo contesto geopolitico molto instabile, che si trova oggigiorno nel mondo.
Io ritorno da Varsavia, dove c'è stato un incontro con tutte le rappresentanze dei Parlamenti membri della NATO, dove abbiamo appunto discusso anche di questa fondamentale area che è l'Africa. Esprimo, per questo motivo, il mio pieno appoggio alla ratifica di questo Trattato, che rappresenta un significativo e importante passo in avanti negli sforzi continui del nostro Paese per rafforzare la cooperazione giudiziaria internazionale e combattere efficacemente la criminalità transnazionale.
Il Senegal, vedete, cari colleghi, con una popolazione di quasi 17 milioni di abitanti, occupa una posizione strategica nell'Africa occidentale, confinando con la Mauritania, il Mali, la Guinea e l'Oceano Atlantico.
Questa posizione lo rende un partner cruciale nella lotta contro le attività criminali, che spesso attraverso i confini nazionali richiedono un approccio concertato e coordinato fra le nazioni. L'Accordo si compone di 26 articoli dettagliati, che stabiliscono una cornice giuridica chiara e robusta per l'assistenza giudiziaria.
Per esempio, l'articolo 1 definisce gli ambiti di tale assistenza, che includono la ricerca e l'identificazione di persone, la notificazione degli atti giudiziari, l'assunzione di testimonianze e la confisca di proventi illeciti. Queste misure sono essenziali per garantire che la giustizia possa essere amministrata in modo efficace e sicuro.
Di particolare rilevanza è l'articolo 2, che limita il principio della doppia incriminazione ai casi in cui la richiesta di assistenza giudiziaria coinvolga atti che incidono sui diritti fondamentali, come perquisizioni e sequestri. Questa disposizione permette una maggiore flessibilità nell'assistenza, pur mantenendo il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali.
L'articolo 3, d'altronde, disciplina le circostanze in cui l'assistenza può essere rifiutata o differita, garantendo che essa non sia utilizzata per fini contrari alla legislazione dello Stato richiesto o per motivi discriminatori. Queste salvaguardie sono cruciali per assicurare che l'assistenza giudiziaria sia fornita in conformità con i principi del diritto internazionale e i valori democratici.
Il Trattato designa i Ministeri della Giustizia dei due Paesi come autorità centrali per l'attuazione dell'Accordo, assicurando una gestione centralizzata ed efficiente delle richieste.
Gli articoli successivi dettagliano le modalità per l'esecuzione delle domande di assistenza, la protezione delle vittime e dei testimoni e le procedure per la costituzione di squadre investigative comuni, fra le altre cose. Infatti, un aspetto particolarmente innovativo del Trattato è l'articolo 18, che prevede la possibilità di costituire squadre investigative comuni. Questo strumento permetterà ai nostri Paesi, l'Italia e il Senegal, di lavorare fianco a fianco su indagini complesse, condividendo risorse, informazioni e competenze in campo reale.
Dal punto di vista economico, il disegno di legge di ratifica prevede un onere complessivo soltanto di 73.079 euro l'anno, a partire dal 2023. Questi costi, relativi a trasferimenti, traduzioni e videoconferenze, rappresentano un investimento modesto ma essenziale per garantire l'efficacia dell'implementazione dell'accordo. L'analisi dell'intervento non ha rilevato criticità di ordine costituzionale, né conflitti con le normative dell'Unione europea o con la Convenzione del Consiglio d'Europa del 1959 sull'assistenza giudiziaria. Ciò conferma la piena compatibilità del Trattato con i nostri obblighi internazionali e con il quadro normativo esistente.
In conclusione, cari colleghi, la ratifica di questo accordo importantissimo con lo stato del Senegal rappresenta, non solo un rafforzamento delle nostre capacità di contrasto alla criminalità transnazionale, ma anche un segnale chiaro del nostro impegno a favore della cooperazione internazionale e dei valori della giustizia e della legalità. Invito quindi tutti voi ad esprimere un parere favorevole.
A nome del Partito Democratico, esprimo voto favorevole alla conferma di questo Trattato.