Dichiarazione di voto finale
Data: 
Mercoledì, 4 Marzo, 2015
Nome: 
Eleonora Cimbro

A.C. 2625-A

Grazie Presidente, onorevoli colleghi, membri del Governo, il disegno di legge in oggetto autorizza la ratifica e l'esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kazakhstan, fatto ad Astana l'8 novembre 2013. I rapporti di cooperazione giudiziaria tra l'Italia e il Kazakhstan sono divenuti, negli ultimi anni, sempre più frequenti stante l'estensione delle relazioni commerciali, sentendosi allora la necessità di specifici accordi per regolarli. Con il presente Trattato sarà consentito ai cittadini italiani reclusi in Kazakhstan di scontare la propria condanna in Italia e ai cittadini kazaki di scontare nel proprio Paese le sentenze di condanna pronunziate nei loro confronti dalle autorità giudiziarie italiane. Si è inteso in tal modo ovviare al problema della impossibilità di consentire ai cittadini italiani condannati in Kazakhstan di scontare in Italia la sentenza di condanna al fine di sottrarli al regime carcerario del Kazakhstan e di permettere loro il reinserimento nello Stato di cittadinanza. Nel contempo la circostanza che il cittadino del Kazakhstan condannato in Italia possa essere, con il suo consenso, trasferito nel proprio Paese di origine per scontarvi la sentenza di condanna pronunziata dalle autorità giudiziarie italiane tende, se pur parzialmente, ad alleviare la tensione carceraria degli istituti di detenzione italiani. 
La scelta di sottoscrivere una convenzione bilaterale tra l'Italia e il Kazakhstan è stata determinata dall'assenza di accordi in materia con il Kazakhstan, che non ha peraltro aderito alla Convenzione promossa dal Consiglio d'Europa su tale oggetto, sottoscritta a Strasburgo il 21 marzo 1983 e aperta alla sottoscrizione e all'adesione anche di Stati che non fanno parte del Consiglio. Tale Convenzione costituisce infatti lo strumento giuridico maggiormente applicato in materia di trasferimenti internazionali di detenuti al fine di eseguire condanne definitive. Il Trattato in esame consente che i cittadini di ciascuno dei due Paesi contraenti, condannati e detenuti nell'altro Stato, siano trasferiti nel Paese di origine per scontarvi la pena residua. La finalità dell'atto internazionale è essenzialmente quella di favorire il reinserimento sociale della persona condannata, facendole scontare la pena nel luogo in cui ha saldi legami sociali e familiari. In questo modo, i cittadini italiani reclusi in carceri del Kazakhstan potranno tornare in Italia, evitando di essere verosimilmente sottoposti a condizioni detentive particolarmente dure. Tale strumento negoziale bilaterale appare in linea con il programma di Governo di rafforzamento della cooperazione internazionale anche in materia di trasferimento di detenuti al fine di eseguire condanne definitive. I soggetti responsabili dell'attuazione del Trattato sono le rispettive amministrazioni giudiziarie dei due Stati. Tuttavia anche il Ministero dell'interno è coinvolto in quanto curerà, attraverso l'Interpol, il coordinamento con il Ministero della giustizia per il trasferimento da e verso l'estero della persona condannata. Il Ministero degli affari esteri è, inoltre, chiamato a dare e ricevere le opportune informative tramite la propria rete diplomatico-consolare. 
Per concludere, dunque, gli obiettivi a breve termine del presente intervento normativo consistono nel reinserimento sociale delle persone condannate nello Stato di cittadinanza; nel rimpatrio dei cittadini italiani per l'espiazione della pena in Italia; nella redistribuzione della popolazione carceraria secondo criteri omogenei e nella maggiore facilità nel trattamento carcerario di persone che hanno la cittadinanza dello Stato di esecuzione. Nel medio e lungo periodo la ratifica del Trattato consentirà una maggiore cooperazione giudiziaria fra i due Paesi e, di conseguenza, rafforzerà la fiducia reciproca nei rispettivi sistemi di giustizia, presupposto indefettibile e necessario per il reciproco riconoscimento delle sentenze e per una collaborazione nel settore penale di valenza transnazionale. 
Per le ragioni sopra descritte, dunque, annuncio il voto favorevole del PD.