Discussione generale
Data: 
Venerdì, 22 Dicembre, 2017
Nome: 
Laura Garavini

A.C. 4627-A

Relatrice

Grazie, Presidente. L'Accordo al nostro esame è finalizzato ad ampliare l'applicazione della Convenzione europea di estradizione del 1957 tra il nostro Paese e la Bosnia Erzegovina. L'atto disciplina il procedimento di estradizione di persone sottoposte a procedimenti penali, o che devono eseguire una pena. Non è applicabile ai reati considerati politici e ai reati militari, e ogni parte può rifiutare l'estradizione dei propri cittadini.

L'Accordo è da considerarsi aggiuntivo, rappresenta un significativo avanzamento dei rapporti bilaterali nel campo della cooperazione giudiziaria penale per effetto dell'esplicita previsione della facoltà di estradizione dei cittadini, sinora rifiutata dalla Bosnia Erzegovina. I dati statistici forniti dal Ministero della giustizia, in base ai quali negli istituti penitenziari italiani si trovano attualmente 217 detenuti con cittadinanza della Bosnia Erzegovina, mentre tre sono i cittadini italiani ristretti in penitenziari della Bosnia Erzegovina, dimostrano quanto sia opportuno che in questo stralcio di legislatura si arrivi ancora alla Ratifica dei due atti parlamentari che oggi, in questo momento, ci apprestiamo a votare.

Quanto al contenuto dell'Accordo, esso consta di una serie di articoli, che chiaramente non mi dilungo a presentare. Anticipo che anche la seconda Ratifica verte sostanzialmente su elementi comuni, congiunti, quindi la seconda Ratifica non andrò poi ad illustrarla, Presidente.

L'altra è, anche analogamente alla prima, relativa invece all'Accordo bilaterale tra la Repubblica italiana e quella di Macedonia, ed è pienamente in linea con gli obiettivi programmatici del Governo, proprio volti a rafforzare da un lato la cooperazione giudiziaria, e a favorire l'esecuzione della pena nel Paese di origine del condannato. Ecco che i numeri a cui facevo precedentemente riferimento dimostrano quanto sia utile che si votino entrambe le Ratifiche.