Dichiarazione di voto finale
Data: 
Martedì, 29 Settembre, 2020
Nome: 
Piero Fassino

A.C. 2229

Vorrei richiamare l'attenzione dell'Aula sul fatto che oggi noi facciamo una cosa un po' inedita, e cioè approviamo 17 ratifiche internazionali, alcune delle quali sottoscritte molto tempo fa. Questa di cui discutiamo è stata sottoscritta nel 2007. Sappiamo tutti che, nel decorso dell'attività parlamentare, spesso le ratifiche sono considerate un adempimento marginale e vengono affrontate e portate all'Aula soltanto in qualche occasione e questo determina un decorrere del tempo molto lontano dal momento in cui gli accordi vengano sottoscritti, con la doppia conseguenza di non consentire l'efficacia degli accordi sottoscritti e anche di metterci in una posizione di un qualche imbarazzo nei confronti dei Paesi con cui abbiamo sottoscritto gli accordi. Per questa ragione, nei giorni scorsi io ho chiesto al Presidente Fico di avere una seduta nella quale smaltire intanto tutte le ratifiche che potevano essere definitivamente approvate.

Ringrazio il Presidente Fico di aver accolto questa mia richiesta e la seduta di oggi è una seduta carica di ratifiche perché, appunto, smaltiamo tutte le ratifiche che si erano accumulate nel tempo e credo che periodicamente dovremmo adottare questo metodo proprio per accelerare l'esaurimento procedurale di queste ratifiche.

Detto questo, sull'Accordo che stiamo per votare con il Mozambico io faccio mie le considerazioni fatte dai colleghi e, in particolare, dall'onorevole Nobili e, cioè, il fatto che si tratta di un Accordo impegnativo di cooperazione culturale a tutto campo con un Paese con cui l'Italia ha consolidate e lunghe relazioni politiche, culturali, economiche e, quindi, è un contributo vero che con questo Accordo noi vogliamo dare allo sviluppo e alla promozione delle relazioni con il Mozambico e - aggiungo e finisco - nel contesto di una rinnovata attenzione all'Africa, perché sempre di più il tema dell'Africa sarà un tema che entrerà nella vita dei nostri Paesi. Cito solo un dato, perché sia chiaro a tutti: oggi in Africa vivono un miliardo 300 milioni di persone; saranno 2 miliardi 500 milioni nel 2050, cioè domani mattina, e saranno 4 miliardi alla fine di questo secolo. La Nigeria diventerà, alla fine di questo secolo, il terzo Paese più popoloso al mondo, davanti agli Stati Uniti. Allora, quello che succederà in quel continente, il destino di quei 4 miliardi di persone su 11 miliardi della popolazione globale del pianeta, determinerà, nel corso di questo secolo, il destino dell'intero pianeta. E, allora, occuparsi dell'Africa, avere una strategia per l'Africa, avere un rapporto con l'Africa che non sia affidato soltanto alle correnti migratorie, è una scelta strategica per il destino di quel continente, per il destino nostro e per il destino del mondo intero e questo Accordo si colloca dentro questa visione.