Discussione sulle linee generali - Relatrice
Data: 
Martedì, 6 Dicembre, 2016
Nome: 
Lia Quartapelle Procopio

 A.C. 3947

 Signora Presidente, Onorevoli colleghi, rappresentante del Governo. L'ultimo Accordo che quest'Aula si trova ad esaminare riguarda la Multinational Land Force (MLF), una formazione militare a livello di Brigata, costituita dalla Brigata alpina Julia, con contributi di reparti sloveni e ungheresi. Istituita originariamente nel 1998, la Forza riceve disposizioni da un Comitato politico-militare trinazionale e può essere impiegata in ambito NATO, ONU, UE e OSCE. 
Dall'inizio della sua attività, la MLF è stata impiegata, fra l'altro, in Kosovo e in Afghanistan, nell'ambito della missione ISAF. 
L'Accordo in esame è finalizzato ad aggiornare la precedente intesa, risalente al 1998 istitutiva della forza militare, rafforzando la cooperazione militare dei tre Paesi nel quadro della comune appartenenza all'Unione europea e alla Nato, contribuendo all'incremento dei livelli di capacità di reazione nelle situazioni di crisi e al consolidamento delle relazioni militari. 
L'Accordo, che consta di un preambolo, di 13 articoli e di un annesso, precisa che l'obiettivo della Forza multinazionale è contribuire alla sicurezza internazionale con attività addestrative congiunte in tempo di pace e lo schieramento, a fini dissuasivi, di una forza militare in caso di crisi.  Il testo disciplina altresì le modalità d'impiego della Forza, che può essere schierata solo previa decisione unanime delle Parti e utilizzata dietro mandato ONU o di altra organizzazione internazionale. Viene poi definita la struttura del gruppo direttivo politico-militare della MLF e la struttura gerarchica, con l'attribuzione all'Italia del ruolo di capofila. 
I successivi articoli definiscono le modalità di attivazione della Forza per addestramento e funzioni operative, rinviando ad un apposito memorandum la definizione degli aspetti tecnici e logistici. I costi per l'operatività del Quartier generale sono a carico di un bilancio multinazionale, mentre lo status del personale ricalca il modello della NATO. L'Accordo è aperto all'adesione di altri Paesi. 
Evidenziata l'esiguità degli oneri economici per l'Italia, quantificati complessivamente in poco più di 17.000 euro annui a decorrere dall'anno 2016, esprimo soddisfazione per l'imminente conclusione dell'iter del provvedimento, già licenziato dal Senato, in questo ramo del Parlamento, in quanto si riferisce ad un accordo, fortemente voluto dall'Italia, finalizzato a promuovere un progetto di cooperazione militare tra i Paesi partecipanti al fine di stabilizzare la pace e la sicurezza, anzitutto nella regione dell'Europa sudorientale, attraverso la comune partecipazione ad operazioni internazionali e ad attività formative e addestrative. 
La MLF potrà inoltre operare come gruppo di combattimento (battlegroup) dell'UE e pertanto s'inserisce pienamente nella prospettiva di un rafforzamento della capacità d'intervento rapido e d'interoperabilità delle forze armate degli Stati dell'UE delineato nella nuova Strategia europea per l'azione esterna e di sicurezza di fronte alle sfide del XXI secolo, presentata dall'Alta Rappresentante Mogherini nel giugno scorso. 
Si tratta inoltre di un tassello che muove nella direzione di una più compiuta realizzazione del progetto di difesa europea, cui il nostro Paese tiene in modo particolare, come conferma il progetto di una «Schengen della difesa» promosso dal Ministro Gentiloni e dalla Ministra Pinotti e che appare assumere concretezza nuova soprattutto dopo il voto dei cittadini britannici sulla partecipazione del Regno Unito all'Unione europea.