Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 3 Aprile, 2017
Nome: 
Francesca La Marca

A.C. 4254

 

Signora Presidente, colleghi deputati, signor rappresentante del Governo, l'Accordo tra l'Italia ed il Costa Rica sullo scambio di informazioni in materia fiscale è stato redatto sulla base del modello Tax Information Exchange Agreement, predisposto dall'OCSE nell'aprile 2002, che consiste in un accordo finalizzato allo scambio di informazioni tra gli Stati che, in ragione del ridotto interscambio commerciale, non ritengono necessario stipulare una convenzione contro le doppie imposizioni.

A tale proposito è importante sottolineare che, nel luglio 2015, l'OCSE ha presentato al Costarica una roadmap per una futura eventuale ammissione di questo Paese in questa organizzazione. In generale ricordo che il Costa Rica è membro delle principali organizzazioni internazionali e in molte di esse si adopera per assumere un ruolo di protagonismo che va oltre le sue ridotte dimensioni geopolitiche. Si pensi, ad esempio, al suo impegno in materia di protezione dei diritti umani, dell'ambiente, contro la pena di morte ed altri. Il Paese fa inoltre parte di diverse organizzazioni regionali, prima fra tutte la CELAC, Comunità degli Stati latino-americani e dei Caraibi, ed il Sica, Sistema de la Integración Centroamericana, e di tutti i suoi organi. Come conseguenza di una precisa scelta di politica economica, il Costa Rica ha in essere un grande numero di trattati economici con numerosi Stati e regioni del mondo.

Le relazioni bilaterali tra Italia e Costa Rica, a livello diplomatico iniziate nel 1864, sono tradizionalmente caratterizzate da una grande vicinanza e collaborazione in tutti i campi in cui esse si manifestano: economico-commerciale, culturale e politico. Ciò è stato alimentato anche dalla significativa presenza dell'emigrazione italiana, che a più ondate è giunta verso questo Paese dell'istmo centro-americano. La presenza economica italiana in Costa Rica si manifesta attraverso un grande numero di aziende locali di origine italiane e con un'elevata diffusione di prodotti e marchi italiani nei più disparati settori, dall'alimentare alla moda fino all'automotive. L'elevata diversificazione dei prodotti italiani esportati sta a significare il generale apprezzamento del made in Italy, tenendo conto dell'ulteriore fatto di spinta rappresentato dall'implementazione della componente commerciale dell'Accordo di associazione UE-America centrale, la cui ratifica è stata autorizzata dal nostro Parlamento con la recente legge 11 luglio 2016 n. 139. Per queste motivazioni, auspico una rapida approvazione del provvedimento da parte dell'Aula.