A.C. 924
CSignor Presidente, Onorevoli Colleghi, la ratifica al nostro esame, concernente l'Accordo con la Repubblica di San Marino sul riconoscimento delle decisioni giudiziarie in materia di misure alternative alla detenzione, si inserisce in un quadro di cooperazione con uno Stato che è molto importante per noi in quanto completamente circondato dal territorio italiano con il quale condivide, pur nell'autonomia, molti aspetti culturali e non da ultimo la cultura giuridica.
Sono particolarmente soddisfatto per il fatto che questa ratifica sia arrivata in tempi rapidi all'esame del Parlamento visto che è stata firmata a san Marino il 31 marzo del 2022 e questa dovrebbe diventare una prassi consolidata.
La professoressa Cartabia, Guardasigilli all'epoca della firma di tale Accordo, ha dichiarato che “si tratta di un accordo molto importante, perché è ormai consolidato come la possibilità di accedere a misure alternative al carcere riduca il tasso di recidiva. Anche con la sottoscrizione di questo accordo contribuiamo a favorire il recupero di chi deve scontare una pena e contribuiamo a una società più sicura”.
Una affermazione che voglio fare anche mia richiamando la funzione rieducativa della pena come sancito nell'articolo 27 della nostra Costituzione nel quale si rileva il principio per il quale “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Signor Presidente, ci troviamo di fronte ad un Accordo che è il primo del genere, cioè sull'esecuzione delle pene non detentive, ad essere stato firmato con un Paese fuori dall'Ue e che prevede l'esecuzione delle misure non detentive nello Stato di residenza o cittadinanza del soggetto interessato a tali misure, anche attraverso un riadattamento delle stesse come stabilito all'articolo 10 dell'Accordo al nostro esame.
Si tratta di un Accordo che si inquadra nell'ambito della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla sorveglianza delle persone condannate o liberate sotto condizione, che l'Italia ha ratificato nel 1973, e nella quale si evidenzia l'importanza degli aspetti legati alla riabilitazione sociale del cittadino condannato.
Voglio sottolineare, quindi, che questo Accordo evidenzia la condivisione tra l'Italia e San Marino dei valori che animano le democrazie europee e che dobbiamo sempre tenere presenti.
Pertanto, in considerazione dell'importanza di estendere la cooperazione giudiziaria e nella prospettiva dell'affermazione dei valori della nostra cultura giuridica e della tutela dei diritti della persona, annuncio il voto favorevole del mio Gruppo parlamentare.