Data: 
Giovedì, 1 Agosto, 2024
Nome: 
Valentina Ghio

Grazie, Presidente. Siamo a chiedere un'informativa urgente della Ministra Roccella per un fatto grave, emerso in questi giorni. A tutt'oggi, a quasi otto mesi di distanza dall'approvazione della legge di bilancio, che ha previsto 10 milioni di euro per sostenere economicamente le donne vittime di violenza, non è stato ancora adottato il decreto di assegnazione delle risorse all'INPS, destinate al reddito di libertà. Ieri questa denuncia è stata fatta anche pubblicamente, nell'ambito dell'Osservatorio sulla violenza contro le donne dalla vicepresidente dell'ANCI.

I dati dell'INPS parlano chiaro, mostrano come, su quasi 6.500 domande presentate, solo 2.700 richieste sono state evase, addirittura 3.026 donne non hanno ricevuto alcuna risposta. Cosa ne è di quelle donne obbligate a rimanere in situazione di violenza familiare, perché private di un loro diritto di autonomia economica? Che cosa vuol dire questo? Vuol dire che, ad oggi, quando sono già oltre 25 le donne uccise, vittime di femminicidio da inizio anno, le donne che subiscono violenza e che provano ad uscirne, che provano a salvarsi, sono state lasciate sole. Sono passati solo pochi mesi da quando tutte le opposizioni unite hanno proposto al Parlamento, durante l'ultima finanziaria, di utilizzare i 40 milioni a disposizione interamente su un unico obiettivo, il contrasto alla violenza di genere, proprio nella convinzione che questo rappresenti una priorità assoluta: 3 milioni per la formazione, 5 per i centri antiviolenza, 4 milioni per decontribuzioni e 4 milioni per rafforzare il reddito di libertà. Sono passate invece solo poche ore dall'approvazione unanime, nella Commissione bicamerale femminicidio, dalla ricognizione delle norme di contrasto alla violenza di genere, fra cui si trovano anche queste misure che ancora non hanno attuazione. La stessa Commissione femminicidio che ha deciso, in modo concorde, di mettere al primo punto di lavoro il tema della violenza economica. Ma di cosa parliamo, signor Presidente, se poi il Governo non riesce a dare attuazione alle misure che, in diversi casi, in molti casi, possono fare la differenza tra la vita e la morte delle donne vittime di violenza? Se non arrivano quei soldi alle donne maltrattate, la violenza economica privata, la violenza economica familiare si amplifica e diventa violenza economica di Stato. Ma ci rendiamo conto che, da una parte, si illudono le donne invitandole a uscire dalla situazione di violenza e, poi, non si attuano le condizioni per evitare di farle tornare a casa dal compagno violento, perché non hanno i soldi per mantenersi?

Fare contrasto alla violenza contro le donne - e qui chiudo - significa anche vigilare e assumersi le proprie responsabilità, ciascuno secondo le proprie competenze istituzionali e questo Governo, oggi, non lo sta facendo. Quindi, signor Presidente, chiediamo che il Governo dia rapida attuazione all'adozione del decreto di assegnazione fondi che manca, e che la Ministra Roccella venga in Aula a riferire su questa grave situazione e sullo stato di attuazione dell'impiego dei 40 milioni, che il Parlamento ha deciso di destinare al contrasto della violenza maschile contro le donne.