Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 14 Luglio, 2020
Nome: 
Umberto Del Basso De Caro

Doc. III, n. 1

Presidente, colleghi, il gruppo del Partito Democratico sosterrà, invece, la relazione dell'onorevole Stumpo, che apprezziamo, e, quindi, voterà favorevolmente alla convalida dell'onorevole Cubeddu. Le motivazioni più convincenti per quanto mi riguarda, ancorché monche, derivano proprio dalle ragioni esposte dal collega Maschio pochi secondi fa, quando in premessa ha detto che il caso è particolarmente controverso. Badate, non sono in discussione i 17 voti, poi diventati più 114, è in discussione un altro principio: la Giunta all'unanimità, dopo avere esaminato le nulle, le bianche e le contestate, ha deciso, all'unanimità, di cominciare a guardare le schede valide. Mi pare evidente, quando si discuta di 17 o di 114, in un uninominale di mezzo milione di elettori, credo che sia il minimo. E la Giunta aderisce a questa impostazione di analizzare le schede su campione, un campione del 10 per cento, quindi un campione ridotto, per vedere quale poteva essere la lettura, la tendenza. Bene, questo non ci è stato consentito, e non è colpa di nessuno, anche questo è stato ricordato, perché il presidente del tribunale di Tivoli, con una nota ufficiale redatta su carta intestata dell'autorità giudiziaria, ha confessato candidamente che le schede erano andate distrutte perché riposte in un bagno che si era allagato, e quindi non erano leggibili. Badate, sembra da ridere, ma è così purtroppo. E la Giunta non è rimasta inerte, perché, prendendo atto di questa attestazione del tribunale di Tivoli, ha rimesso gli atti alla Presidenza della Camera, segnalando il fatto e invitando la Presidenza ad adottare tutte le iniziative a tutela naturalmente dell'Aula, ma anche a tutela del voto dei cittadini. Se le schede vengono riposte in quel modo, in un bagno, e il bagno si allaga e il presidente dichiara che non sono più utilizzabili e scrive testualmente le parole “sono ridotte in poltiglia”, è la locuzione adoperata dal presidente del tribunale di Tivoli, scusate, come facciamo ad andare avanti con l'istruttoria che avevamo già deliberato all'unanimità?

Questo è il tema. Ci siamo dovuti fermare, dopo un'istruttoria molto forte, molto, devo dire, unitaria; un'istruttoria che a un certo punto si è dovuta arrestare dinanzi a questi eventi imprevisti e imprevedibili. Abbiamo richiesto agli uffici se vi fossero precedenti e i precedenti sono stati rinvenuti. Nel 2001 un'elezione era stata contestata e anche lì la Giunta aveva deciso di acquisire le schede; ci fu risposto per iscritto che vi era stato un incidente al tribunale di Crotone e le schede erano andate distrutte. Quindi ci siamo regolati esattamente come nei precedenti della Giunta e dell'Aula. Mi pare che l'elezione, allo stato, non possa che essere convalidata.

Devo dire anche che, poiché il Parlamento è alla vigilia di una nuova legge elettorale, le cose cui abbiamo assistito in Giunta delle elezioni, non solo con riferimento a questo caso, che è controverso sul piano giuridico prima ancora che fattuale, ma ciò a cui abbiamo assistito nell'esame delle circoscrizioni estere, che è qualche cosa di osceno, da film dell'orrore. Penso che nell'Argentina dei generali si votava più liberamente: non si trovano i verbali, non le schede; le schede strappate, i verbali che non arrivano. Insomma, ci sono contestazioni, ci sono parlamentari che sono fuori dal Parlamento per due o trecento voti; legittimamente hanno esercitato questo diritto e noi stiamo lavorando sui campioni del 10 o del 20 per cento perché i verbali non ci sono e non si rinvengono.

Con riferimento al Parlamento - noi lo abbiamo scritto nella relazione per la Giunta come relatori delle circoscrizioni estere, mi riferisco a un caso più generale - abbiamo auspicato che in sede di nuova legge elettorale si tenga ben conto di questi rilievi per poter organizzare delle elezioni libere e controllate; libere nella partecipazione, controllate nell'esame degli scrutini, perché sennò veramente daremo i numeri. Questo caso mi pare che non possa che avere questa soluzione, proprio perché è un caso controverso, divisivo. Comprendo lo stato d'animo di chi è fuori per 17 voti o di chi è dentro per 114, ma noi abbiamo fatto un'istruttoria completa e unanimemente abbiamo deciso di iniziare l'esame delle schede con un campione molto modesto del 10 per cento, quindi senza alcun intento defatigatorio. Ci è stato impedito perché, come tutti hanno ricordato, vi è questa nota del presidente del tribunale di Tivoli che la Giunta per le autorizzazioni e il suo presidente hanno segnalato puntualmente alla Presidenza della Camera. Concludo quindi ribadendo il nostro convinto voto a favore della convalida dell'elezione del deputato Cubeddu.