Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 12 Marzo, 2025
Nome: 
Ilenia Malavasi

Doc. III, n. 1

Grazie, Presidente. Cari colleghi e care colleghe, oggi siamo chiamati a discutere e a votare la relazione della maggioranza della Giunta delle elezioni che propone la decadenza di una collega, eletta in un seggio uninominale e la convalida di una nuova elezione.

Non sfugge alla sottoscritta, ma sono certa che non sfugga a nessuno in quest'Aula, la delicatezza di questo momento, la tensione emotiva, la preoccupazione, la rilevanza della decisione che siamo chiamati a prendere. Quando si parla di colleghi e di seggi parlamentari credo che sia importante sottolineare la stima e l'apprezzamento per il lavoro serio, appassionato e competente fatto dalle colleghe coinvolte : la collega Orrico e la collega Scutellà. Con le quali, in questi due anni, abbiamo lavorato e collaborato; anni durante i quali hanno interpretato, con disciplina ed onore, il loro mandato parlamentare, come chiede la nostra Costituzione.

Al netto della decisione che oggi sarà presa, nella libertà di coscienza di ognuno di noi, credo che non debba comunque mai venir meno la stima e il rispetto reciproco che devono comunque permanere tra i banchi di questo Parlamento. Il Parlamento, infatti, è il luogo in cui abbiamo l'onore di sedere, la possibilità di discutere con persone che la pensano anche in modo diverso, ma di cui siamo tutti parte. Orgogliosi e fieri di essere parlamentari della Repubblica Italiana.

Questa storia complessa inizia con l'apertura di un'istruttoria per la verifica dei poteri nella circoscrizione Calabria, nel mese di novembre del 2023, a cui è seguito, sempre nello stesso mese, la costituzione del Comitato per la verifica per il ricorso, pendente nel collegio 2 Cosenza, promosso da Andrea Gentile contro le elezioni del collegio uninominale della collega Orrico (che si trascina, di conseguenza, anche il coinvolgimento della collega Scutellà).

Il ricorso e l'apertura dell'istruttoria è stata motivata dall'elevato numero di schede bianche e nulle, a fronte di un differenziale di 482 voti a favore della collega Orrico che avrebbero potuto, nel loro complesso, modificare l'esito del voto. Per una prima valutazione è stato aperto un 5 per cento delle schede bianche e nulle (e, lo voglio ricordare, non essendoci nessuna scheda contestata). Utilizzando la stessa percentuale di campioni, pari al 5 per cento, utilizzato anche per gli altri tre ricorsi dei collegi uninominali Emilia Romagna 07, Lombardia 08 e il collegio in questione, oltre all'Emilia Romagna 08. Analizzandoli in ordine decrescente, partendo dal ricorso fondato sullo scarto maggiore di voti tra l'eletto il ricorrente.

Vale la pena ricordare che, nella seduta del 28 giugno 2023, quindi in un momento antecedente alla costituzione dei Comitati e all'apertura di qualsiasi scheda, la Giunta ha votato a maggioranza i criteri di validità e di nullità degli stessi. Criteri che sono stati applicati con uniformità in tutti e quattro i comitati costituiti per i ricorsi nei seggi dei collegi uninominali.

Spiace devo dire, in questa sede, lo ricordo volentieri, l'ha fatto anche il Presidente Conte, come non ci sia stata la volontà all'interno della Giunta, in particolare dalla parte della maggioranza, di addivenire all'audizione, soprattutto in fase di discussione dei criteri, di alcuni esperti in materia costituzionale ed elettorale, proprio per approfondire i dubbi, le perplessità, le proposte e le valutazioni, prendendoci dunque qualche ora di tempo in più per un confronto che, dal nostro punto di vista, sarebbe stato utile, legittimo e necessario, e sul quale avevamo accolto la proposta dei colleghi del MoVimento 5 Stelle.

In questa sede, mi pare giusto ricordare come il Comitato, di cui anche io ho fatto parte, presieduto dalla collega Morgante, si sia successivamente attenuto, in modo scrupoloso, ai criteri deliberati dalla Giunta; in un lavoro certamente attento, durato sei mesi, in cui abbiamo, in modo collegiale, aperto tutti i plichi elettorali; guardando le schede ad una ad una, cercando di fare un lavoro serio ed onesto; andando, dunque a guardare il 100 per cento delle schede bianche e delle schede nulle, pari a un totale di 10.759 schede totali.

Lo dico anche per ricordare il tempo che abbiamo dedicato, l'impegno, il modo scrupoloso e attento col quale ci siamo confrontati all'interno del Comitato. Ogni scheda, infatti, è stata analizzata con attenzione, perseguendo un unico obiettivo: quello di ragionare insieme per salvaguardare il voto espresso ogni qualvolta sia stato posto possibile desumere la volontà dell'elettore, fatto salvo il caso in cui sia stata manifesta l'intenzione di annullare la scheda o di rendere riconoscibile il voto.

Il principio, richiamato anche dal Presidente Conte, del favor voti, è stato quello che ha guidato il lavoro che abbiamo fatto. Provando ad interpretare in modo corretto la volontà dell'elettore, nell'univocità e nella non riconoscibilità del voto. La legge, infatti, è incentrata sul principio del favor voti in base al quale le ipotesi di nullità…

…del voto costituiscono l'extrema ratio con cui ricorrere ove, solamente ove, l'elettore abbia manifestato in modo inequivocabile l'intento di farsi riconoscere.

Alla fine di questa istruttoria sono stati recuperati 439 voti tra le schede bianche, pari circa al 10 per cento, un dato certamente anomalo, e 1.184 voti validi tra le schede nulle, quasi pari al 20 per cento, per un totale complessivo di 1.623 voti validi.

Questi voti hanno comportato l'attribuzione di 1.214 voti validi ai singoli partiti, espressi con un singolo unico segno, e 409 voti alle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra. Alcuni espressi con unica croce, - mi permetto di ricordare ai colleghi - criterio mai contestato all'interno del comitato, e alcuni espressi con più croci dei diversi partiti facenti parte della stessa coalizione, rendendo dell'interpretazione del Comitato in modo evidente l'intenzione di sostenere un candidato o una coalizione.

Certo è, che se siamo partiti da un ricorso che aveva come differenziale 484 voti, dopo la verifica dei verbali sezionali è emersa, alla fine dei riconteggi, una differenza di soli 240 voti a favore di Andrea Gentile. Differenza che, dal nostro punto di vista, avrebbe legittimato - e legittima tuttora - l'apertura di almeno un campione di schede valide, proprio per affrontare la decisione di oggi avendo a disposizione dati certi ed inoppugnabili per giungere ad un voto consapevole e condiviso.

Anche nel rispetto dell'economia dei lavori e dei tempi della Camera, che è un criterio che ha guidato il nostro Comitato, avrebbe comportato qualche giorno di lavoro in più, senza dunque inficiare la gestione che la Presidente ha fatto del Comitato né, probabilmente, lo stesso risultato numerico. Ma avrebbe sicuramente aiutato ad arrivare ad una scelta più consapevole e più condivisa.

Nonostante la tendenza fosse chiara e in quasi tutte le sezioni sono stati recuperati i voti per Andrea Gentile più che per la collega Orrico, già a partire dalla riapertura delle schede bianche, è tuttora evidente, e siamo tuttora convinti, che sia doveroso, anche per il rispetto che meritano le colleghe coinvolte, aprire almeno un campione di schede valide…

 Siamo tuttora convinti che sia doveroso, anche per il rispetto che meritano le colleghe coinvolte, aprire almeno un campione di schede valide, come richiesto dal MoVimento 5 Stelle con il nostro pieno appoggio.

Si crea infatti, in questo modo, un precedente pericoloso, un'arroganza che in democrazia non va bene e che rischia, comunque, di predeterminare una situazione che può, anche in futuro, cambiare le elezioni dei nostri colleghi.

Come già detto nel corso della seduta pubblica, svoltasi nel mese di gennaio, esprimeremo un voto contrario alla relazione della Presidente Morgante, perché crediamo che sia sbagliato questo approccio conclusivo con cui siamo arrivati alla relazione stessa.

In ultimo - visto che mi mancano pochi minuti - vorrei fare un grande ringraziamento ai colleghi del Comitato di verifica ma a tutti i colleghi della Giunta e anche al personale che ha supportato i nostri lavori. E il mio più grande ringraziamento, il nostro più grande ringraziamento come Partito Democratico, va al presidente Fornaro per avere sempre gestito con capacità, con imparzialità, con intelligenza, la Giunta, sempre garantendo a tutti i componenti, tempi e spazi di dialogo e di confronto. Ha fatto un lavoro onesto e a lui, davvero, va il nostro ringraziamento.

Lo dico perché in quest'Aula, come nelle nostre Commissioni, nella Giunta delle elezioni, nella Giunta delle autorizzazioni, siedono delle persone oneste. I membri del Partito Democratico sono stati onesti e corretti nel lavoro che abbiamo fatto, e svolgono con disciplina ed onore il lavoro di parlamentare. Lo dico perché non siamo abituati a dare giudizi, tanto meno politici, alle persone, ma certamente non permettiamo a nessuno di giudicarci nella nostra onestà e nella nostra correttezza per i comportamenti che il Partito Democratico ha avuto nella correttezza, nel rispetto e nella serietà della decisione che dobbiamo prendere.