Grazie, Presidente. Oggi, stiamo discutendo sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2023. Vorrei far notare al Governo e ai colleghi che siamo a fine gennaio 2024. Basterebbe semplicemente questo per capire il fallimento di un anno di Governo rispetto alle politiche e agli impegni assunti da questo Esecutivo in Europa. Un Governo che non ritiene decisivo confrontarsi col Parlamento su quello che è lo strumento più importante di interlocuzione, per confrontarsi con la Camera e con il Senato sugli orientamenti e le priorità strategiche da assumere a livello europeo. Questo Governo dovrebbe innanzitutto chiedere scusa al Parlamento, perché quello che è accaduto con questa Relazione programmatica è offensivo del ruolo e del lavoro che facciamo tutti quanti noi e del contributo che dovremmo dare all'Esecutivo per l'impegno a livello europeo!
È sintomatico, peraltro, dell'apporto, dell'impegno e dell'atteggiamento che il Governo ha rispetto all'Europa, che è considerata un peso e non un'opportunità. Questa è la realtà dei fatti e, d'altro canto, l'assenza oggi del Ministro Fitto è per noi ingiustificabile. Avrebbe dovuto essere qui e assumersi la responsabilità di quest'atto nel confronto con la Camera e, invece, ancora una volta, è assente, scompare, mentre, invece, doveva essere qui a confrontarsi con noi e credo che sarebbe stato un gesto doveroso e dovuto per il Ministro per gli Affari europei.
Per cui, ci rivolgiamo al Governo e alla Sottosegretaria Siracusano, che ringraziamo per la disponibilità, però rappresentando un po' la nostra posizione. La verità è che voi siete divisi e avete all'interno del vostro stesso Governo tensioni enormi e questo emerge, perché il ritardo col quale vi presentate alle Camere per discutere degli orientamenti che avreste dovuto seguire lo scorso anno testimonia la forte contraddizione che vivete anche al vostro interno tra le varie forze che formano e compongono la maggioranza. Rischiamo, però, con questo vostro atteggiamento, di essere sempre più irrilevanti e diventare quasi una barzelletta in Europa. Mi spiegate con quale serietà possono seguire e ascoltare il nostro Governo, se, mentre la Presidente del Consiglio è con la von der Leyen a Lampedusa per discutere di come mettere in campo politiche di solidarietà nelle politiche migratorie, il Vice Premier Salvini è, invece, con la Le Pen, che vuole distruggere e tornare indietro rispetto agli impegni europei sulle politiche migratorie? Con quale credibilità vi presentate in Europa, se siete così divisi e in contraddizione perenne al vostro interno? E i risultati si vedono, perché siete sempre più isolati e siete diventati sempre più irrilevanti e tutte la demagogia e le promesse che avevate fatto quando eravate all'opposizione si stanno sgretolando contro il muro della realtà e della vostra incapacità di operare sui tavoli europei.
Noi abbiamo ottenuto nella scorsa legislatura risultati straordinari, partendo anche da condizioni difficilissime. Ricordo a tutti la pandemia, alla quale abbiamo contribuito per reagire con misure straordinarie e inedite. L'Europa poteva disintegrarsi, scomparire e, invece, l'abbiamo rilanciata e rafforzata. Pensiamo alla sospensione del Patto di stabilità e crescita, pensiamo al programma SURE di sostegno alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali per difendere il lavoro in Europa durante la pandemia e pensiamo soprattutto a quel Piano che dovrebbe essere per voi un punto di riferimento e di esempio, il Next Generation EU, che abbiamo costruito anche con il contributo di uno straordinario democratico come l'ex Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che ricordiamo in quest'Aula, il cui contributo è stato decisivo! Dobbiamo seguire le indicazioni, gli insegnamenti e gli indirizzi messi in campo nella scorsa legislatura, che ci hanno portato a mettere in campo azioni volte a costruire un'Europa diversa, un'Europa più forte, un'Europa più solidale, un'Europa più competitiva, un'Europa che risolve anche le criticità che esistono riguardo alla propria struttura istituzionale.
Ma, allora, su questo tema, ricordando e rilanciando l'appello del collega Candiani, se volete davvero aiutare il nostro Paese e se volete davvero aiutare l'Europa ad andare avanti - ed è questo quello che avreste dovuto scrivere e fare da qui ai prossimi mesi e ai prossimi anni -, impegnatevi a superare il diritto di veto nelle decisioni europee, perché è quel diritto di veto che sta portando Orbán, il vostro alleato, a bloccare aiuti ulteriori all'Ucraina, cosa che noi riteniamo assolutamente inaccettabile! Questo è l'impegno che dovreste mettere in campo a livello europeo e istituzionale per le modifiche volte a rendere più forte il nostro continente e ad aiutare a sostenere di più i nostri cittadini.
I fallimenti di questi primi mesi del vostro Governo sono evidenti, sono sotto gli occhi di tutti. Il primo è legato proprio al PNRR e mi dispiace che non sia qui presente il Ministro Fitto.
È notizia di oggi di tensioni enormi col Ministro Giorgetti sul reperimento di risorse che sono state tagliate nell'ultima revisione del Piano. È venuto allo scoperto il fatto che quando noi denunciavamo il definanziamento - e il Ministro Fitto diceva che non era vero - quel definanziamento era realtà, purtroppo, e il Ministro Fitto e il Governo si devono assumere la responsabilità di tagli enormi fatti ai comuni, con 10 miliardi di euro di risorse tolte oggi ai comuni. Non finanziate 100.000 posti in asili nido che erano finanziati e che sono stati cancellati da voi, nonché 500 progetti di case e ospedali di comunità, che voi avete cancellato. Questo è il vostro Governo e questi sono i risultati di un anno di Governo disastroso sul PNRR, di cui dovreste rendere conto ai cittadini italiani. Su questo vi chiediamo risposte: dove troverete - se troverete mai - queste risorse e perché, vi chiediamo, le tensioni tra il Ministro Fitto e il Ministro Giorgetti? Non è tollerabile immaginare di cancellare progetti decisivi che noi avevamo già finanziato e che colpiscono le nostre comunità, in particolar modo il Mezzogiorno. Queste sono le risposte e gli impegni che vi chiediamo di assumere nei prossimi mesi e nel 2024, con una Relazione, la vostra, che in realtà guarda, purtroppo, al passato.
Lo stesso dicasi sulla governance economica. Il Ministro Fitto non ha detto una parola. Voi avete accettato un accordo al ribasso del Patto di stabilità e crescita. La proposta che aveva fatto la Commissione e, in particolare, il Commissario europeo Gentiloni, che voi dovreste ringraziare invece di attaccare come avete fatto nei mesi passati, era una proposta che consentiva di avanzare per ottenere maggiore flessibilità anche su spese e investimenti in settori strategici, come quello della transizione green e degli investimenti digitali, nonché scorporando il debito per le spese sanitarie. Invece nulla di tutto questo è stato inserito nell'accordo finale che il Ministro Giorgetti ha accettato, con un accordo al ribasso che penalizzerà profondamente il nostro Paese. Ma Fitto non si è interessato di tutto questo e Giorgetti è stato lasciato solo, è stato lasciato solo, peraltro, perché vi siete immortalati con una decisione strategica che francamente rischia di segnare davvero un punto di non ritorno, quella sulla ratifica della riforma del MES. Avete messo in campo la più grande opera di mistificazione mai accaduta nella storia del nostro Paese sul MES e ci siamo ritrovati ancora una volta soli e isolati e quel ricatto politico che pensavate di mettere in campo per la riforma del Patto di stabilità purtroppo non si è concretizzato e avete portato l'Italia ad accettare un accordo al ribasso, che rischia di penalizzarci nei prossimi anni. Questo è quanto sul tema della governance economica.
Sul tema delle migrazioni, vi ricordate i proclami della lotta agli scafisti in tutto il globo terracqueo, le battaglie navali, i muri, i confini e i ponti? Alla fine, che cosa avete realizzato? Che gli sbarchi sono aumentati del 50 per cento rispetto all'anno precedente, quando voi non eravate al Governo, e pensate, come arma di distrazione di massa, di portarci un accordo con l'Albania, che costerà molto di più di quanto non costa investire nell'integrazione e nella gestione dell'immigrazione nel nostro Paese e di provare a lavorare con i vostri partner europei per soluzioni europee. Dovreste lavorare per cambiare il regolamento di Dublino, lì con Orban e con i vostri amici sovranisti, invece di bloccare queste riforme a Bruxelles. È lì che bisognerebbe lavorare, altro che con accordi bluff che non risolvono nulla.
L'ultimo punto sul quale credo sia decisivo puntare l'attenzione è quello relativo al tema delle infrazioni, che è stato ricordato dai nostri amici. Vi abbiamo invitato a ridurre le infrazioni e, invece, anche lì la propaganda vi sta scoppiando in mano. Sulla Bolkestein avete lasciato, abbandonati a se stessi, gli amministratori del nostro Paese e gli operatori del comparto demaniale e del comparto balneare. Non avete dato nessuna risposta e oggi tutti vivono in un'incertezza drammatica che penalizza un comparto decisivo e strategico per il nostro Paese.
L'ultima vicenda, quella di queste ore, segna il passo drammatico della vostra incapacità di agire a livello europeo. Le immagini di Ilaria Salis sono immagini indegne. Quello che abbiamo visto nelle televisioni dell'Ungheria è indegno. Quello che è accaduto in quell'aula di tribunale, con una nostra connazionale tradotta in catene, con lucchetti dinanzi a un'aula di tribunale e dinanzi a un giudice, è inaccettabile e i vostri silenzi e i vostri no comment sono per noi inqualificabili. Non vorremmo che questa timidezza sia derivata dalla volontà di difendere politicamente un vostro amico più di quanto non abbiate a cuore la difesa dei diritti di una nostra concittadina. Non è tollerabile questo vostro atteggiamento. Allora, lavorate perché vengano rispettate e fatte applicare le norme europee, che richiedono dignità e civiltà per le persone in stato di detenzione. Ci sono norme europee che prevedono standard minimi che vanno rispettate in tutta Europa e fin quando l'Ungheria rimarrà in Europa voi avete il dovere, come Stato italiano, di pretendere il rispetto di questi diritti e avete il dovere di attivare tutte le procedure perché possa rientrare in Italia questa nostra connazionale ed eseguire le misure cautelari, semmai con una detenzione domiciliare, qui, in Italia. Dovete agire subito perché l'Italia e l'Europa sono terra e Patria di diritto, questo è il senso dell'Europa. L'Europa è integrazione economica, è integrazione sociale, è integrazione culturale, ma è anche e soprattutto patria e terra di difesa di diritti, valori e libertà fondamentali, e questo non dovete mai perderlo di vista.