Presidente, oggi ricorre il primo anno dalla scomparsa del maestro Abbado. Nei primi giorni immediatamente successivi alla morte del maestro, anche in quest'Aula sono stati molti gli attestati di stima e tanti i propositi affinché il suo messaggio morale e artistico potesse spingere ad un impegno a favore dell'arte e della bellezza, anche in quest'Aula e anche in questo Governo.
Da qui molti parlamentari hanno dato vita all'intergruppo per la musica che si sta prodigando proprio a sostegno della produzione, della fruizione e della formazione musicale proprio nel solco degli indirizzi dei Ministeri della cultura e dell'istruzione. Di qui anche la proposta di legge che è stata depositata in Senato qualche mese fa dalla senatrice Elena Ferrara e che, a breve, io stessa, insieme ad altri colleghi, depositerò in questo ramo del Parlamento, proprio per spingere in questa direzione, verso l'educazione musicale diffusa il più possibile in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
E l'attenzione alla musica è anche quella che questo Governo sta manifestando all'interno della buona scuola con il potenziamento dell'educazione musicale almeno per le classi IV e V della scuola primaria. Proprio perché l'ideale sarebbe quello di arrivare ad una educazione musicale vista come un diritto per tutti i bambini e per tutte le bambine.
Il maestro Abbado era solito dire che la cultura è un bene comune come l'acqua e diceva questo: i teatri, le biblioteche, i musei, i cinema sono davvero tanti acquedotti che fanno solo bene. Ecco noi aggiungiamo che sono acquedotti ed è un diritto di tutti poter accedere a questa fonte. La cultura è un diritto, la cultura musicale è un diritto sopra tanti altri ed è quindi nostro preciso dovere per chi vuole difendere la cultura, per chi vuole difendere l'istruzione, fare in modo che ciascuno davvero possa fruirne; per questo dobbiamo e vogliamo intensificarla nella scuola, cercando di valorizzare il più possibile il talento dei nostri ragazzi.
Data:
Martedì, 20 Gennaio, 2015
Nome:
Simona Flavia Malpezzi