Data: 
Martedì, 7 Febbraio, 2017
Nome: 
Gian Mario Fragomeli

Signora Presidente, onorevoli colleghi, intervengo questa sera per ricordare e onorare Francesco Pischedda, un giovane di soli 28 anni, agente scelto dalla Polizia stradale di Bellano, città del territorio lecchese. 
L'agente Pischedda è tragicamente caduto la settimana scorsa, nell'adempimento del proprio dovere, un uomo dalla riconosciuta generosità, già insignito in passato di un attestato di lode per il proprio operato, a testimonianza di un'eccezionale dedizione al proprio lavoro di poliziotto. 
La sera di giovedì 2 febbraio la pattuglia, su cui insieme ad altri due colleghi stava operando l'agente Pischedda, individua e insegue un autoveicolo rubato, con tre uomini a bordo. Dopo una corsa di alcuni chilometri, i tre malviventi abbandonano la vettura, dividendosi e dandosi alla fuga. Come non ha mancato di sottolineare Franco Gabrielli, capo della Polizia di Stato, in occasione delle esequie del giovane poliziotto, l'agente Pischedda non esita un istante e si lancia immediatamente all'inseguimento di uno dei fuggitivi, anche se, come stabilito dal regolamento, avrebbe potuto rimanere in auto. I due precipitano nel vuoto per circa 7 metri, dopo avere scavalcato il parapetto al bordo della superstrada 36. Ha prevalso in lui la convinzione che un malvivente, il quale voglia oggi sottrarsi anche solo ad un semplice controllo di polizia, possa in futuro rappresentare una minaccia ben più grave. Così si è rivelato essere l'inseguito, risultato un latitante internazionale, su mandato di cattura spiccato dalle autorità austriache per una serie di furti e rapine. 
Questo era Francesco Pischedda. La sua morte è una ferita aperta, che spetta anche a noi sanare, impegnandoci nei confronti di chi tutti i giorni si sacrifica per la nostra sicurezza, lavorando a provvedimenti opportuni quanto necessari per le forze dell'ordine. Da parte del gruppo del Partito Democratico, desidero esprimere tutta la vicinanza e il nostro più sincero cordoglio alla giovane compagna Anna, alla famiglia e a tutti gli agenti dalla Polizia di Stato in forza alla sottostazione di Bellano, i quali, oltre a un collega, hanno perso un amico. Come padre il mio pensiero va poi alla figlia di pochi mesi, che non conoscerà mai il papà, che non potrà ricevere tutto l'amore, la tenerezza e la protezione che le avrebbe saputo donare. Alla cerimonia funebre è stato straziante vedere, una accanto all'altra, sia la madre che la bambina dell'agente caduto. Tocca anche a noi, ora, mostrare alla madre quanto siamo riconoscenti .e far capire alla figlia quanto dovrà essere orgogliosa di suo padre, l'agente scelto Francesco Pischedda.