Grazie, signor Presidente. A nome del gruppo del Partito Democratico, delle deputate e dei deputati, voglio anch'io dare il benvenuto al piccolo Federico e salutare con affetto la collega Gilda Sportiello, che oggi con la sua presenza qui ci permette anche di discutere, in un'Aula spesso disattenta a questi temi, di una questione fondamentale, quella appunto della conciliazione della vita e del lavoro, dei tempi delle donne e delle madri nel nostro Paese. Quello che oggi si realizza qui è un segnale positivo, frutto - lo voglio ricordare - di un lavoro dell'Istituzione, della Camera e ringrazio ovviamente il Presidente, l'Ufficio di Presidenza, i Questori e anche le strutture amministrative della Camera per avere reso possibile questo risultato, a cui si è lavorato nel corso delle precedenti legislature. Oggi il riconoscimento della possibilità di portare e avere insieme a sé il bambino in Aula è resa un'occasione anche di conquista - diciamo così - non di spazi di democrazia, ma di spazi fisici dentro quest'Aula che permettono una compresenza, che in passato non era stato possibile realizzare, nonostante si trattasse un obiettivo ricercato e voluto anche da precedenti Presidenze di questa Camera, che pure avevano messo a disposizione delle deputate madri altre opportunità di servizio, probabilmente meno funzionali di quella che oggi si realizza.
Credo che sia giusto però che tutte noi e tutti noi abbiamo la consapevolezza che questo passaggio, pur nella sua simbolica importanza, non faccia venir meno l'attenzione all'importanza di lavorare perché questa conciliazione venga concretamente resa possibile e agibile per tutte le donne che stanno anche fuori dal Parlamento e dalle istituzioni che, più di noi, fanno fatica a conciliare nella quotidianità le esigenze dei tempi della vita di famiglia e di lavoro e talvolta le scelte di una maternità voluta, consapevole e pienamente realizzata. Naturalmente questo non può essere un tema di cui si interessano solo le donne e le deputate in quest'Aula e le donne e le deputate in questo Paese. È un tema che riguarda la qualità della vita di tutti i cittadini, in primis dei bambini, ma di tutti i cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Vorrei che di questo fossimo pienamente consapevoli nell'affrontare questa discussione con più attenzione e con più determinazione, anche in alcuni passaggi che abbiamo davanti a noi su cui ci scontreremo e discuteremo animatamente. Ma, quando ribadiamo con forza quanto sia importante non sprecare la grande opportunità di utilizzare le risorse europee per rafforzare la rete dei servizi all'infanzia, la dotazione degli asili nido, la presenza di servizi educativi di qualità, che consentano alle donne di compiere delle scelte veramente libere nell'organizzazione della loro vita personale, familiare e professionale, parliamo esattamente di questo.
Quando poniamo con forza la necessità di portare fino in fondo la battaglia per un congedo pienamente paritario tra le mamme e i papà, tra i genitori, nell'assetto e nell'esperienza di una famiglia, parliamo esattamente di questo. Quando ricordiamo - come faceva prima la collega - l'importanza di servizi sulla qualità della vita e sulla salute delle donne, parliamo esattamente di questo. Quindi, voglio ringraziare anche la collega Sportiello per aver contribuito con il suo lavoro nell'Ufficio di Presidenza a portare all'attenzione questi temi e per il lavoro che continuerà a fare. Faccio un appello perché questa discussione non si esaurisca qui, per la responsabilità che abbiamo nei confronti, prima di tutti, di Federico, che oggi è qui con noi, ma anche degli altri bambini che hanno la necessità e il diritto di vedersi riconosciuti dei diritti fondamentali, compreso quello di essere cresciuti in una famiglia da genitori di qualunque sesso che li amino. Noi ci ricordiamo di quanto sia importante portare avanti con coerenza le parole che oggi insieme abbiamo detto in quest'Aula.