Grazie, signor Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori per chiedere un'informativa al Ministro dell'Interno sugli episodi che si sono verificati nei giorni passati in relazione alle celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della Liberazione. Ma prima lasciatemi esprimere, anche da quest'Aula, la nostra vicinanza alla senatrice Segre, che è stata oggetto di insulti vergognosi nei giorni passati, e la nostra riconoscenza per il suo impegno contro l'odio, l'indifferenza, il razzismo e l'antisemitismo.
Tornando alla richiesta di informativa, Presidente, chiedo che ci siano un'attenzione e una risposta da parte del Governo. Nei giorni scorsi abbiamo registrato degli eventi incredibili: il divieto di svolgimento delle celebrazioni del 25 aprile, il caso del comune di Orbetello, situazioni in cui sono stati identificati dei cittadini che partecipavano alle celebrazioni del 25 aprile, come nel caso di Gravina, in Puglia, oppure della fornaia ad Ascoli Piceno, oggetto di interesse da parte delle Forze di Polizia solo per avere esposto uno striscione che richiamava il valore della festa della Liberazione e della Resistenza.
Abbiamo assistito a questi fatti e abbiamo assistito - io personalmente, nella giornata di ieri - alla vergogna che si è ripetuta anche quest'anno a Dongo, dove alcune decine di nostalgici fascisti hanno oltraggiato quel luogo della Resistenza e della memoria, facendo il saluto romano, facendo il “presente” e adottando dei chiari comportamenti nostalgici, che richiamano il regime fascista e l'apologia di fascismo.
Su tutte queste questioni noi presenteremo delle interrogazioni al Governo. Lo dico qui, perché mi è capitato lo scorso anno - mi scuserà la Sottosegretaria se la cito - di ricevere una risposta a una mia interpellanza su questi fatti proprio da lei, Sottosegretaria, che si occupa di made in Italy, come ben sappiamo. Ecco, noi vorremmo che di queste questioni rendesse conto il Ministro dell'Interno, perché sono questioni che danneggiano le regole e le basi della nostra democrazia e sulle quali chiediamo che si faccia chiarezza e, soprattutto, si eviti che si ripetano in futuro degli episodi vergognosi come quelli a cui abbiamo assistito in queste giornate di festa.