Grazie, Presidente. Anche noi ci associamo alla richiesta di informativa del Ministro Tajani perché da questa notte gli abitanti di Gaza sono di nuovo sotto le bombe. Gli attacchi di Israele e di Netanyahu hanno prodotto oltre 400 morti, oltre 400 uccisioni e più di 500 feriti. Molti di questi sono di nuovo bambini, sono di nuovo donne. Quindi, Netanyahu ha infranto deliberatamente la tregua e ha abbandonato gli ostaggi a Gaza al proprio destino. Peraltro, il blocco di cibo e di medicinali è giunto al sedicesimo giorno di blocco totale.
Ma sappiamo bene che in questi mesi, di fatto, il blocco c'è sempre stato. Lo diceva la collega, lo abbiamo visto con i nostri occhi un anno fa quando le centinaia di camion pieni di viveri, di medicinali, di chemioterapici e di tutti i sussidi sanitari che servivano per tenere in vita le persone venivano bloccati. Dopo un anno e dopo oltre 70.000 morti, il territorio di Gaza è in gran parte distrutto, con una tregua siglata che dovrebbe tutelare la vita delle persone: ma invece non è stato così nei giorni precedenti e, soprattutto, non è così da oggi. Le donne, gli uomini e i bambini di Gaza sono sempre lasciati soli, alla fame, alla carestia, alle malattie, in una crisi gravissima.
E a questo si aggiunge la gravissima situazione della Cisgiordania, dove proseguono attacchi, sfollamenti, demolizioni e uccisioni. Quindi, davvero, occorre un cambio di passo da parte della comunità internazionale e da parte del nostro Governo. Tantissimi bambini sono stati uccisi. Che colpa hanno questi bambini di quello che sta accadendo? Netanyahu continua a sterminare bambini nel silenzio della comunità internazionale, a parte generiche parole di circostanza anche nel nostro Paese.
Questo Governo continua a sterminare civili, blocca gli aiuti, taglia l'elettricità: di fatto, fa sì che la popolazione muoia. L'Unione europea deve uscire dai balbettii di circostanza su questo tema, deve trovare l'autorevolezza delle azioni necessarie a fermare questo massacro. Tajani venga in Aula a riferire e a dire cosa l'Italia sta facendo e intende fare per contrastare lo sterminio della popolazione civile palestinese.