Data: 
Mercoledì, 19 Novembre, 2025
Nome: 
Alberto Pandolfo

Grazie, Presidente. A nome del gruppo del Partito Democratico, chiedo che il Ministro Urso venga a riferire con urgenza in quest'Aula rispetto alla vicenda dell'ex Ilva. Vedete questo foglio bianco? Ecco, con questo foglio ieri il Governo ha presentato a lavoratori e lavoratrici il destino delle ex acciaierie di Taranto, di Genova, di Novi Ligure. Non ci sono acquirenti, non c'è un piano di decarbonizzazione, non ci sono soldi per continuare a sostenere la produzione. Insomma, non c'è un progetto che guardi al futuro di uno dei perni della siderurgia. Un foglio bianco che oggi pesa come un macigno sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e delle comunità che stanno attorno a loro in tutta Italia, che vivono nell'incertezza, nella preoccupazione più totale.

Nelle scorse ore c'è stato un incontro a Palazzo Chigi sulla vicenda dell'ex Ilva, in cui sono stati annunciati più cassa integrazione, il fermo degli impianti del Nord e la produzione di rotoli a Taranto, che saranno venduti direttamente, senza una lavorazione verticale, ossia il cosiddetto ciclo corto, che prevede che il rotolo d'acciaio nero venga prodotto, ma venduto a chi, poi, lo lavorerà.

Questo mette a repentaglio davvero migliaia di lavoratori che, già stamattina, si sono riuniti in assemblea a Genova e sono scesi in piazza. L'obiettivo che appare dietro a questo foglio bianco è quello di fermare l'attività in Liguria e in Piemonte e di mettere tutti i lavoratori, circa 6.000 lavoratori, in cassa integrazione fino a fine febbraio, senza dargli una previsione di lavoro dal 1° marzo prossimo, se non con un ben poco chiaro e identificato sistema di corsi di formazione, senza sapere qual è il destino dei lavoratori dell'azienda, già dai prossimi giorni, ma, ancor meno, dal 1° marzo.

Presidente, è inaccettabile questa improvvisazione con la quale il Governo si presenta ai lavoratori e al Paese. Per questo, chiediamo che il Ministro Urso venga a riferire in quest'Aula. Lo faccia su una vicenda che è fondamentale per la strategia industriale del nostro Paese, per dare una risposta a chi chiede certezze e che, invece, si trova di fronte all'ennesimo disastro annunciato di questo Governo, all'ennesima dimostrazione di improvvisazione e, soprattutto, all'ennesimo vuoto.

È un segnale politico di disinteresse, ma è anche la conferma che non esiste un percorso rispetto alle politiche industriali che, invece, vorremmo venissero rappresentate, certamente, dal Ministro Urso e, complessivamente, da tutto il Governo, proprio a partire dall'ex Ilva. Chiediamo che venga fatto in quest'Aula più rapidamente possibile.