Data: 
Mercoledì, 11 Giugno, 2025
Nome: 
Valentina Ghio

Grazie, Presidente. Noi ci associamo alla richiesta e a quanto richiesto dall'onorevole Silvestri. A Gaza la situazione resta drammatica, disumana, disastrosa, il sistema sanitario è saltato, è saltato completamente, mancano cibo, acqua, medicinali. Sono esterrefatto e non riesco a capire il senso di tutto questo, che va oltre ogni limite comprensibile: sono le parole di poco fa, di poche ore fa, del cardinale Pizzaballa, mentre quello che continua ad accadere a Gaza, nella mancanza di un intervento incisivo, reale e sostanziale del mondo, è sempre più tragico.

Gli aiuti umanitari, che dovevano scattare pochi giorni fa, gli aiuti umanitari di Israele, si sono rivelati un bluff, un bluff crudele peraltro. Non solo perché non sono stati introdotti i quantitativi necessari di aiuti, non solo perché non sono stati affidati ad organizzazioni umanitarie indipendenti, ma direttamente a organizzazioni sostenute da Israele, ma perché, da giorni, le autorità sanitarie di Gaza riferiscono che decine di persone, oggi 25 persone, sono state uccise dal fuoco israeliano, mentre chiedevano cibo per sopravvivere.

Ora una carovana di migliaia di persone da 54 Paesi, con tanti nostri connazionali, sta andando a Rafah, attraverso Il Cairo, per portare solidarietà al popolo palestinese, per cercare di scuotere ancora il mondo, per consegnare aiuti umanitari. Quando il mondo non agisce di fronte a un massacro di queste proporzioni, se dei semplici cittadini si attivano, cittadini che vogliono portare pace e giustizia, devono essere sostenuti, devono essere facilitati, devono essere protetti, devono essere tutelati.

Così come accaduto alla nostra delegazione, la nostra delegazione di parlamentari, di ONG, di giornalisti, di accademici, che dal 16 al 19 maggio, pochi giorni fa, ha avuto il supporto delle strutture dell'ambasciata e delle ambasciate dei territori, per cercare di arrivare al valico di Rafah e portare un messaggio di pace. Questo deve accadere anche per questi cittadini che volontariamente, con i loro mezzi, si fanno carico di questa marcia per portare pace a Gaza. Quindi, chiediamo formalmente alla Farnesina che intervenga, che agisca per assicurare il successo di questo percorso, per assicurare la sicurezza e la tutela di queste persone. Vigileremo perché questo accada.