La ringrazio, signor Presidente. Intervengo per chiedere un'informativa urgente alla Ministra dell'Università Anna Maria Bernini, perché riteniamo che avranno visto anche molti dei colleghi qui presenti cosa è avvenuto nei giorni scorsi alla prima delle prove che è stata prevista a conclusione di questo bimestre - mi verrebbe da dire -, non semestre filtro, perché si è trattato in realtà di due mesi di lezioni molto spesso fatte in modalità telematica e neanche in presenza. Voi avrete seguito dalle cronache il caos che si è generato dopo lo svolgimento del primo appello conclusivo del semestre filtro necessario, poi, per l'accesso definitivo ai corsi di medicina.
Ci sono state prove in molti casi che sono state diffuse prima ancora dello svolgimento degli esami, accessi, in alcune sedi, agli strumenti informatici che avrebbero dovuto essere ritirati appositamente, supporti anche telefonici in questo caso. C'è da più parti una situazione di grave confusione che richiederebbe, appunto, da parte della Ministra l'intervento in quest'Aula per dire che cosa accadrà. Penso che molti di voi, tra l'altro, avranno ricevuto telefonate preoccupate di studenti che hanno sostenuto la prova, di famiglie anche di studenti che hanno sostenuto queste prove che chiedono semplicemente di sapere cosa avverrà ora, dopo che sono stati annunciati, tra l'altro, da più parti, di fronte al caos che si è prodotto, anche dei ricorsi collettivi.
Vorrei dire ai colleghi che, poi, non ce se la si può prendere con la magistratura se è chiamata ad intervenire di fronte, appunto, a situazioni caotiche che si sono prodotte. Voglio aggiungere anche una cosa: riteniamo che non sia possibile, in questo caso, cavarsela, come fa la Ministra, con un appello quasi serafico alla punizione dei cosiddetti furbetti. Perché vorrei davvero sapere come potranno essere identificati a posteriori i furbetti e quale sarà il destino di coloro che, con serietà e impegno, hanno svolto quella prova che va a concorrere all'interno di una graduatoria nazionale, quindi, i cui esiti sono molto importanti.
Spiace dire “ve lo avevamo detto”, però a me tocca l'ingrato compito di ricordarvi quello che, da più parti, con i colleghi dell'opposizione avevamo ricordato in quest'Aula nel momento in cui era stata approvata la sciagurata riforma, finta riforma, che riguardava, appunto, la presunta abolizione del numero chiuso. Il numero chiuso non è stato abolito. Quella era una riforma bluff, che si sta rivelando ulteriormente un altro bluff, un flop addirittura, proprio perché il numero chiuso non è stato eliminato.
Le università sono state lasciate al loro destino - mi verrebbe da dire - per la predisposizione di lezioni che, in gran parte, anche per l'alto numero di coloro che si sono iscritti a questa prima fase, ovviamente, dei corsi di Medicina, hanno dovuto ricorrere a lezioni in modalità a distanza, in modalità online, non potendo garantire la presenza per tutti. Ed è per questo che noi ribadiamo, abbiamo anche depositato un'interrogazione nei giorni scorsi, con i colleghi tanto della Camera quanto del Senato, per chiedere e pretendere soprattutto da parte della Ministra delle certezze, in tempi rapidi tra l'altro.
Perché i risultati delle prove saranno noti a breve, perché a breve si svolgerà il secondo appello relativo, appunto, al bimestre filtro, perché le famiglie e i ragazzi non possono veder disattese quelle che sono le loro legittime aspettative di costruire il proprio futuro, di seguire la propria inclinazione e le proprie passioni. Questo non sta avvenendo con grave ingiustizia e soprattutto con una disparità di trattamento che non è in alcun modo giustificabile. Quindi, noi chiediamo al Governo di venire in Aula a riferire e soprattutto di uscire finalmente dalla propaganda. Perché, come si può vedere, a distanza di pochi mesi dall'approvazione di quella riforma, la propaganda ha prodotto solo il caos, appunto, come temevamo che accadesse.