Intervengo sull'ordine dei lavori, chiedendo un attimo l'attenzione dell'Aula, oltre che la sua. Alla luce di questo voto e del dibattito che, seppure scarno, c'è stato in Aula su questo punto, chiediamo al Presidente della Camera di convocare al più presto una Conferenza dei capigruppo, perché abbiamo presentato - lo hanno detto i colleghi che sono intervenuti - questa proposta di legge un anno fa, insieme agli altri gruppi di opposizione, l'abbiamo calendarizzata in Aula, utilizzando la quota riservata alle opposizioni, e l'abbiamo portata in Aula a ottobre per la discussione. Arriviamo ora, a distanza di più di 3 mesi, senza uno straccio di proposta da parte della maggioranza e le parole della collega Lucaselli lo hanno confermato. L'avete rimandata in Commissione, mentre vi eravate impegnati - lo aveva fatto il rappresentante del Governo, il Sottosegretario Durigon - a presentare una proposta entro gennaio. Siamo a metà febbraio e non sappiamo quale sia l'idea di questo Governo per affrontare questo tema, che riguarda milioni di lavoratori. È sempre la solita strategia. Lo avete fatto sul salario minimo, lo abbiamo detto, quella proposta di legge svuotata e messa su un binario morto al Senato. La verità è che non avete un'idea su come affrontare l'emergenza dei salari nel nostro Paese. Intanto, oggi, i dati ci dicono che, per 23 mesi consecutivi, la produzione industriale è ferma e che 100.000 giovani lasciano il nostro Paese ogni anno, perché qui non trovano il lavoro. Però, la cosa più grave ancora è che non avete nemmeno il coraggio di votare contro queste proposte, di venire a metterci la faccia, di dire che questa non è la vostra soluzione, la risposta che avete in mente. L'unica vostra capacità è quella di scappare, ancora una volta. Però guardi, Presidente, e chiudo, c'è un limite a tutto e io mi appello a lei e, attraverso di lei, al Presidente della Camera: non è accettabile che tutte le proposte delle opposizioni facciano questa fine, vengano mortificate, boicottate, spedite in soffitta dalla maggioranza e venga stravolto costantemente il calendario che noi decidiamo in sede di Capigruppo! Noi chiediamo di discuterne lì, non solo per sapere quale risposta volete dare, avendo rimandato anche questa legge in Commissione, perché non potete umiliare costantemente le opposizioni e non potete scappare dalle vostre responsabilità di fronte al Parlamento e a milioni di lavoratori e lavoratrici che ogni giorno pagano la vostra arroganza e la vostra insipienza.
Data:
Mercoledì, 12 Febbraio, 2025
Nome:
Chiara Braga