A.C. 1752-A
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi e colleghe, componenti del Governo, è passato un mese esatto da quando, proprio in quest'Aula, siamo intervenuti per analizzare la quarta relazione sullo stato di avanzamento del PNRR e oggi ci ritroviamo, qui in Aula, a discutere del decreto-legge per migliorare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tuttavia, Presidente, possiamo dire che nulla è cambiato e nulla è migliorato, anzi, il decreto nel suo contenuto certifica ancora di più il fallimento dell'impostazione che da un anno avete pensato di dare al PNRR, cioè più burocrazia e meno risorse all'economia reale. Noi ve lo avevamo detto. Avete voluto cambiare gli obiettivi del Piano quando i progetti erano già in fase di attuazione, avete voluto modificare la governance accentrando tutto nelle mani del Ministro plenipotenziario Fitto, per brama di potere e dirigismo centralista. Per questo, i ritardi che oggi vi illudete di affrontare con questo decreto sono principalmente vostra responsabilità. Non vi siete neanche spaventati quando, nel corso dell'ultimo mese, dall'opposizione ma anche dalla Corte dei Conti e dall'Ufficio parlamentare di bilancio, vi è stato fatto notare che avevate speso appena il 50 per cento delle risorse arrivate, che sono, quindi, un quarto del totale a disposizione. Quando vi abbiamo detto che la metà della spesa reale fino a oggi è avvenuta tramite crediti di imposta e incentivi, che di per sé non sono sbagliati e che in gran parte erano già stati definiti nella precedente legislatura, ve lo abbiamo detto per ricordarvi che sono la parte più semplice da realizzare della spesa complessiva del PNRR ma che solo il 10 per cento della spesa per opere pubbliche è stata fino adesso effettivamente attuata.
In questo decreto il Governo, con il silenzio reticente della maggioranza, certifica il proprio fallimento con ben 3 commissari straordinari per altrettante missioni del PNRR. All'articolo 5 istituite un commissario straordinario per raggiungere l'obiettivo prefissato per la costruzione di alloggi universitari entro il 2026; all'articolo 6 istituite un commissario straordinario per assicurare la rapida realizzazione degli interventi di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata; all'articolo 7 istituite un commissario straordinario con la finalità di assicurare il conseguimento degli obiettivi della Missione 5, componente 2, investimento 2.2 del PNRR, relativi al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Sono obiettivi condivisibili, ma sorge spontanea una domanda: se l'impostazione che avete dato e discusso con la Commissione europea è giusta e se le misure che mettete in campo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi sono efficaci, perché dovete commissariare una fetta così consistente del Piano?
A questo aggiungiamo una seconda considerazione. Avete passato 7 mesi dello scorso anno a criticare la governance del PNRR e a denunciare le troppe unita e realtà impegnate per la sua attuazione. Siete addirittura arrivati a sopprimere un'agenzia, quella della coesione, per internalizzarla nella struttura del Ministro Fitto. Però, in questo decreto leggiamo che per questi commissari e per tutti i Ministeri coinvolti sarà necessaria una massiccia assunzione di dirigenti e personale sia per le strutture sia per i gabinetti dei Ministri, per i quali, con la scusa del PNRR, in sostanza aumentate di nuovo le strutture di diretta collaborazione politica. Ci domandiamo, Presidente, se non sarebbe stato più facile non perdere quel tempo prezioso e lavorare sulla vecchia struttura, facendo solo gli aggiustamenti necessari.
Noi vi avevamo avvertiti e non solo noi per la verità, ve lo avevano detto anche l'Ufficio parlamentare di bilancio, la Corte dei conti e tante fonti indipendenti. Persino la Conferenza delle regioni, a guida centrodestra, attraverso le parole del presidente Fedriga vi ha criticati per il taglio sulla sanità. Anche se continuate a sostenere che non vi è alcun taglio nella rimodulazione del piano da 1,2 miliardi rispetto alla Misura ospedale sicuro, davanti a un impegno formale richiesto dalle regioni avete bocciato tutti gli emendamenti che riguardavano questo argomento. Il PNRR, Presidente, sarebbe dovuto servire a rilanciare il sistema sanitario dopo la fine della pandemia, invece voi siete riusciti a indebolirlo ulteriormente, sminuendo gli obiettivi della sanità territoriale senza prospettare un'alternativa che non sia, per la sanità, la vostra solita ricetta: ticket più alti per la sanità pubblica, accreditamenti più cospicui per quella privata.
La vostra capacità di non comprendere ciò che oggi serve al Paese è ormai chiara. Proprio nelle ore in cui a Suviana assistevamo all'ennesima tragedia, avete bocciato larga parte del pacchetto di emendamenti sulla sicurezza sul lavoro e avete approvato una nuova regolamentazione sugli appalti che, nel gioco al ribasso su tabelle e punteggi riguardo alle sanzioni nei subappalti, ci prospetta un sistema totalmente inefficiente che temiamo non avrà alcun tipo di effetto positivo.
Allargando lo sguardo all'andamento dell'economia del Paese si comprende che voi proprio non credete alla leva degli investimenti pubblici come strumento per generare crescita e state scivolando inesorabilmente verso una gestione conservatrice, il cui unico obiettivo ormai è fare cassa. Siete così spaventati dalle prospettive economiche al ribasso che avete generato in questo anno e mezzo che adesso cercate di raccattare qualcosa in tutte le direzioni. Lo avete fatto con Poste Italiane e adesso cercate di inserire nell'operazione anche PagoPA, probabilmente per alzare un po'il valore delle privatizzazioni e avvicinarvi a quello scellerato obiettivo di 20 miliardi di dismissioni di patrimonio pubblico che avete previsto in legge di bilancio.
C'è però, signor Ministro, anche una buona notizia, che, purtroppo, apprendiamo dai giornali e non nel dibattito parlamentare, cioè che il Governo sembrerebbe essere favorevole alla proposta avanzata dal Ministro dell'Economia spagnolo riguardo l'emissione di eurobond a partire dal 2026. È una buona notizia, perché quando siete partiti questo piano proprio non lo sopportavate e sembrava vi desse l'orticaria. Poi, piano piano avete compreso che il PNRR è l'ancora di salvezza che evita al nostro Paese di entrare in recessione e, quindi, adesso cominciate a dire che siete favorevoli a una prosecuzione del PNRR, come lei stesso ha dichiarato, e poi cominciate a parlare di emissione di nuovo debito comune. Per noi è una buona notizia, perché è una buona notizia per l'Italia.
Noi, Presidente, non siamo un'opposizione del tanto peggio tanto meglio. Non lo siamo per cultura politica, per storia e per senso delle istituzioni, ma in questo decreto veramente non vediamo un'idea, non vediamo uno slancio per il bene comune ma solo ottusità burocratica e brama di ulteriore occupazione del potere. Noi nella precedente legislatura abbiamo contribuito a portare 209 miliardi in Italia per far ripartire l'economia dopo il Covid, investendo sulle eccellenze e nei settori più avanzati per far fare un salto strutturale al Paese. Voi, sin dall'inizio di questa esperienza di Governo, lavorate con ottusa alacrità a ridurre la quantità della spesa e ad abbassare l'asticella della qualità del Piano. Volete un'Italia che corrisponde alla vostra mediocrità ma già dalle prossime elezioni comprenderete che l'insieme delle forze di opposizione rappresenta più cittadini italiani di quanti voi pensiate.