Si rilanciano gli investimenti pubblici e privati, un percorso avviato nel 2015 e rafforzato con 2,5 miliardi nel 2017, 6 nel 2018 e 7,1 nel 2019.

Un miliardo di garanzie pubbliche con l’obiettivo di assicurare fino a 25 miliardi di credito le Pmi e rifinanziamento della Nuova Sabatini.

Maggiori risorse al “Pacchetto Competitività”, con circa 20 miliardi di euro tra il 2017 e il 2020, taglio dell’Ires dal 27,5 al 24% che si armonizza con l’Iri, un nuovo regime opzionale di tassazione del reddito d’impresa.

Esteso al 2017 il super-ammortamento degli investimenti al 140% e introdotto un iper-ammortamento del 250% per i beni del progetto Industria 4.0.

Interventi sul capitale di rischio, secondo la logica del programma “Finanza per la Crescita”.

Introduzione dei piani individuali di risparmio (Pir).

Attenzione ai processi di innovazione con investimenti per 3,5 miliardi in tre anni per incentivare ricerca e sviluppo fino a 20 milioni di euro per ogni azienda ampliando l’ambito di applicazione e potenziando il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo già esistente. Inoltre, si incentivano le società sponsor di imprese di nuova costituzione e si allargando i benefici per le start-up e le Pmi innovative.

Previsti 100 milioni per il Piano Made in Italy per le imprese italiane sui mercati esteri.

Proroga e potenziamento delle misure per il rientro dei cervelli.

Riduzione dei contributi previdenziali per le Partite Iva dal 27% al 25%.

1000 nuovi cancellieri per i tribunali, che si aggiungono agli altri 1000 già banditi a novembre

Per i lavoratori dei call-center 30 milioni di euro nel 2017 per le misure di sostegno al reddito, oltre all’introduzione di misure per tutelare i livelli di occupazione e regolamentare le delocalizzazioni