"La vicenda che arriva da Giugliano, nel napoletano, dove un ragazzo disabile di 13 anni è stato costretto a subire violenze sessuali da parte di un gruppo di undici minori, di cui tre non ancora 14enni, certifica il totale fallimento dell'educazione: di fronte a questa nefandezza chiedersi dove abbiamo fallito, perchè il plurale è d'obbligo, è doveroso". Lo dichiara la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "In questa storia ci sono particolari raccapriccianti, che vanno anche al di là della già deprecabile violenza, a iniziare dal fatto che questo 13enne è un ragazzo disabile e quindi incapace anche di difendersi", prosegue Iori. "Dove erano i genitori di questi ragazzi? Come hanno fatto a non accorgersi del fatto che i loro figli si stavano rendendo protagonisti di fatti inqualificabili? Sono interrogativi che richiamano l'urgenza di lavorare sul fronte educativo: è un impegno che chiama tutti in causa, dalla famiglia, alla scuola, alle altre agenzie educative, alle istituzioni", aggiunge la deputata del Pd. "Il collocamento in comunità di molti dei responsabili deve configurarsi come un recupero pieno alle regole di umanità e rispetto, oltre alla consapevolezza della giusta punizione per quello che hanno commesso", conclude Iori.