Roma, 9 settembre 2024 - “E’ l’ennesima forzatura inaccettabile quella che porta avanti il centrodestra in Sicilia sulla rappresentanza delle donne siciliane nelle giunte. Perchè rispetto alla normativa nazionale, In Sicilia utilizzando strumentalmente la prerogativa dello Statuto, che prevede l’autonomia per l’ordinamento degli Enti locali, il Centrodestra vuole abbattere del 50% la rappresentanza di genere. Di fatto vogliono dimezzare ancora la presenza delle donne in giunta, dal 40 per cento (come nel resto d’Italia) al 20. Il PD ha proposto diversi emendamenti per recepire la quota nazionale e spero che all’Ars nessuno chieda il voto segreto ma che su un argomento del genere si proceda con voto palese. In ogni caso, il testo arriverà in aula il 15 di ottobre e per quella data il PD Sicilia ha organizzato una grande mobilitazione nelle piazze e nelle aule parlamentare denunciando questa grave situazione”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Anthony Barbagallo, intervenendo oggi in conferenza stampa alla Camera, convocata per accendere i riflettori nazionali sul caso della discriminazione delle donne in politica in Sicilia. I numeri d’altronde parlano chiaro.
Eccone alcuni:
- 6 sindaci donne nei primi 50 comuni della Sicilia;
- 8 donne sindaco elette su 128 comuni al voto all’ultima tornata elettorale;
- 19 sindaci donne su 391 comuni siciliani;
- Nessuna donna sindaco nei comuni delle 3 province di Enna, Caltanissetta e Siracusa
Barbagallo nel corso delle sue 3 legislature all’Ars è stato primo firmatario del testo sul ddl sulla doppia preferenza di genere da applicare in Sicilia, testo tuttavia mai calendarizzato per la discussione a Sala d’Ercole.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Roberta Mori, portavoce della conferenza nazionale delle Democratica, la capogruppo del PD alla Camera, Chiara Braga, le deputate Giovanna Iacono e Stefania Marino, la senatrice Annamaria Furlan.
“In questo momento in Sicilia la situazione è - prosegue- ulteriormente grave per altri due aspetti: la mancanza della doppia preferenza di genere per le elezioni dell’assemblea regionale siciliana per cui abbiamo, già chiesto fin dalla scorsa legislatura il commissariamento dell’Ars e della Regione. Stessa cosa, ed è il colmo, avverrà il 15 dicembre per le elezioni provinciali dopo 10 anni di commissariamento: anche in questo caso non è prevista la doppia preferenza regionale per i consigli provinciali e metropolitani. Queste sono forzature inaccettabili in palese violazione delle norme costituzionali”.
Rete ferroviaria stressata, Salvini non perda altro tempo
“Con profondo dolore esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari dell’operaio tragicamente deceduto questa mattina sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia. Si tratta dell'ennesima vita spezzata sui binari, un fatto che ci deve far riflettere e porre seri interrogativi sulle condizioni di sicurezza della rete ferroviaria italiana, che è stressata e sovraccarica. La sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri deve essere una priorità assoluta, non solo nelle parole. Rivolgiamo quindi un appello al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché concentri le sue attenzioni su queste gravi problematiche e la smetta di usare il proprio incarico istituzionale per rincorrere facili consensi. Non perda altro tempo” così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo.
“Il Governo Meloni ha scelto di aumentare ulteriormente il prezzo del trasporto privato, incrementando le accise sui carburanti, mentre continua a disinvestire sul trasporto pubblico locale. Una decisione folle che penalizza milioni di cittadini e rappresenta un vero e proprio tradimento nei confronti degli elettori. Durante la campagna elettorale, infatti, la Presidente del Consiglio aveva promesso l'abolizione delle accise sui carburanti, una promessa che ora viene completamente disattesa. Con questa mossa, Meloni dimostra di non avere a cuore le esigenze quotidiane degli italiani, già gravati dal costo della vita in aumento, e di non voler investire in un sistema di trasporto pubblico efficiente, accessibile e sostenibile. Ancora una volta, sono i cittadini a pagare il prezzo di scelte politiche incoerenti e dannose: il governo Meloni lascia a piedi gli italiani”. Così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
“Dopo l'estate calda arriva un autunno ancora peggiore per i trasporti italiani. Il guasto ferroviario a Roma ha messo in tilt l'intero trasporto su rotaia in Italia: un blocco totale aggravato dalla completa disinformazione per i viaggiatori. Salvini fa tutto tranne che il ministro dei Trasporti dove si conferma inadeguato e incapace a risolvere i problemi, tranne i suoi personali. Siamo davanti ad un'emergenza nazionale ed è gravissimo che venga affidata al peggior ministro dei Trasporti di sempre”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, Capogruppo Pd in Commissione Trasporti.
"Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili". È questo uno degli insegnamenti che ci ha lasciato Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla “stidda” agrigentina il 21 settembre 1990. Aveva solo 38 anni e, anche per questo, fu definito “il giudice ragazzino”. Ma Livatino toccò con mano e direttamente - da solo - l’influenza e la pervasività della mafia nella pubblica amministrazione, constató la corruzione diffusa. E grazie anche alle sue indagini che nella nostra Isola si scoperchiò la “tangentopoli siciliana”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia e segretario della commissione nazionale Antimafia ricorda il Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, oggi Beato, nel 34° anniversario dell’omicidio.
“Era un uomo retto e un magistrato integerrimo – prosegue Barbagallo - che fu, anche lui, lasciato troppo solo. Un esempio e un monito soprattutto oggi , in un’epoca in cui si tende a delegittimare sempre di più il ruolo della magistratura a cui invece non bisogna mai far mancare sostegno incondizionato”.
“La siccità sta peggiorando in modo inesorabile la crisi idrica in Sicilia. Le piogge degli ultimi giorni non hanno avuto alcun effetto reale sui bacini dell’Isola anche a causa delle elevate temperature. In tutto il Centro Sud il deficit pluviometrico è di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. E in gran parte tutto questo è addebitabile, non solo al cambiamento climatico, ma soprattutto alla fatiscenza delle infrastrutture idriche e al modello di governance non in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo del Paese. Ci sarebbero pure i fondi UE - secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano - ma l’Italia non ha attivato alcuna procedura per quanto riguarda la Sicilia al fine di attingere al Fondo di solidarietà europeo per i paesi in difficoltà”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, che sull’argomento ha depositato una interrogazione urgente al ministro dell’Agricoltura per conoscere lo stato dell’arte e per sapere le ragioni per le quali non si è proceduto tempestivamente in tal senso.
“E’ grave quanto si legge – sostiene Barbagallo nell’atto ispettivo – perché a fronte di fondi disponibili la commissaria europea ha risposto che, non solo l’Italia non ha attivato alcuna richiesta per la Sicilia ma che lo dovrebbe fare entro 12 settimane dal primo danno. Il governatore della Sicilia, Renato Schifani ha proclamato lo stato di emergenza a causa della siccità il 12 maggio scorso e per la durata di 12 mesi. Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano al 6 agosto alla Commissione UE non risulta alcuna istanza per la Sicilia né dalla Regione né dalla Protezione civile. Per questo – conclude l’interrogazione - chiediamo che il ministro intervenga personalmente per spiegare e accelerare la procedura”.
“Parliamo oggi della peggiore estate di sempre, quella dei trasporti, trasporti aerei, treni e i collegamenti marittimi. Non abbiamo sentito dal ministro Salvini né la convocazione di un tavolo, né un momento di confronto con le compagnie aeree, né un momento di confronto con le società di gestione aeroportuale per tutti i disastri che si stanno susseguendo dall'inizio dell'estate: voli cancellati e ritardi consistenti di ore e ore, passeggeri che non vengono riprotetti in violazione della Carta e in violazione anche dei diritti dei passeggeri. Crediamo che serva un'azione vera di coordinamento e di controllo da parte del ministero e Salvini piuttosto che occuparsi continuamente di passeggiate in spiaggia si occupi concretamente di risolvere i problemi dei trasporti italiani”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, dal palco della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia durante il dibattito ‘Trasporti: un’ estate da dimenticare’
La vicenda Ita-Lufthansa ha tenuto col fiato sospeso per mesi i lavoratori e anche la politica per un affare che fino all'ultimo non si sapeva se si sarebbe chiuso, come e a quale importo e se con il via libera dell'Unione europea. Alla fine l'accordo è andato in porto e quando ancora non sono stati formalizzati gli atti, abbiamo appreso che il consiglio di amministrazione ha spinto per la sponsorizzazione della Juventus per l'importo di più di 40 milioni. Il cda piuttosto che avventarsi in
sponsorizzazioni francamente sproporzionate rispetto alla crisi che sta attraversando la compagnia aerea si occupi, invece, della qualita' dei servizi ai viaggiatori e della puntualita' scesa aime' ai minimi storici.
Frattanto, ricordiamo al governo che la societa continua ad essere senza amministratore delegato, e la nomina alla luce dei risultati di questa estate appare indifferibile. Il governo batta un colpo per provare a raddrizzare un'estate che per i trasporti e' iniziata male e sta finendo peggio.
Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione trasporti della Camera.
“Matteo Salvini, il fu ministro dei Trasporti perennemente in vacanza, è in pieno delirio da Papeete. Di fronte al caos in ogni ambito – dalle aerostazioni assediate da migliaia di turisti in vacanza in Italia, bloccati da ritardi e cancellazioni, ai frequenti blocchi ai collegamenti ferroviari e a navi traghetto degne solo del trasporto merci – Salvini, assente ingiustificabile al dicastero di piazzale Porta Pia – oggi pensa bene di prendersela proprio con i turisti. Cioè con coloro che scelgono di trascorrere le vacanze nel nostro Paese, contribuendo in maniera sostanziale al Pil dell’Italia in cui gli alloggi di ogni tipo sono “full”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“Da mesi – prosegue Barbagallo – evidenziamo il caos negli aeroporti italiani sollecitando un intervento del ministro, in particolare per i notevoli ritardi e le cancellazioni dei voli ma anche per i continui disservizi a terra. Ma proprio non ci aspettavamo questa uscita di Salvini contro i turisti. Chiediamo che sia la premier Giorgia Meloni che – conclude – si faccia carico di intervenire sul problema e soprattutto richiamando il titolare al ramo affinché parli meno a vanvera e prenda provvedimenti concreti”.
“L’incredibile vicenda dell’ospedale di Patti è la perfetta cartina tornasole del disastro in cui versa la sanità siciliana. In cui a fronte dell’abnegazione, della professionalità e dell’innegabile arte dell’arrangiarsi di medici ed operatori sanitari, emerge plasticamente l’assoluta inadeguatezza organizzativa e manageriale dei dirigenti sanitari e di conseguenza di chi li ha voluti e nominati. Che ora il presidente della Regione si stupisca e nomini un’ispezione non è sufficente né può bastare”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo che un a un giovane, giunto al pronto soccorso dell’ospedale Barone Romeo a Patti (Messina) con una frattura al perone, è stato immobilizzato l’arto con alcuni cartoni per la mancanza di stecche per l’ingessatura.
“Questa è, come denunciamo da tempo, la sanità voluta dal centrodestra – prosegue Barbagallo – con il depotenziamento delle strutture pubbliche a favore del sistema privato, mentre alla Regione si pensa alla gestione del potere e delle poltrone, anche e soprattutto nella sanità. Schifani cambi rotta da subito e oltre a disporre una ispezione a Patti rimuova immediatamente i responsabili, a partire ovviamente dall’assessore alla Salute, Giovanna Volo”.
“E’ una buona notizia la proroga del contratto di programma tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e per Poste Italiane. Siamo invece fortemente preoccupati perché registriamo un totale silenzio, da parte dell’Esecutivo, a proposito dei progetti di privatizzazione che riguardano proprio Poste e su cui il Partito Democratico è assolutamente contrario”. Lo afferma il capogruppo PD in commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Anthony Barbagallo. “Da mesi chiediamo notizie in merito – aggiunge – c'è un'evidente distonia in alcune dichiarazioni del governo che alimentano incertezze. Poste è un'azienda in crescita che va tutelata rispetto a disegni scellerati di privatizzazione. Riteniamo che il governo su questo argomento debba fare chiarezza immediata a tutela di Poste stessa e – conclude – dei lavoratori”.
“Prosegue il caos trasporti in Italia. Dopo i ritardi sulla tratta ferroviaria Roma-Firenze, questa volta è stato il turno della nave Aries che non è salpata per Napoli ma è rimasta bloccata tutta la notte, insieme ai passeggeri, nel porto di Palermo a causa di un guasto elettrico. E a farne le spese sono sempre gli incolpevoli passeggeri siano essi turisti o pendolari. In tutto ciò il ministro dei Trasporti Salvini dov’è? Le ultime notizie lo davano in giro nel suo tour ‘propaganda’ intento a raccontare un’Italia dei trasporti e delle infrastrutture che esiste solo nelle sue più rosee fantasie. Spero che nel frattempo, prima della fine dell’Estate il ministro voglia venire in Aula a riferire al Parlamento cosa sta accadendo ai trasporti del nostro Paese, se abbia intenzione di convocare un tavolo tecnico, se intenda incontrare i rappresentanti degli armatori. Queste sono degli spunti che offriamo spontaneamente a Salvini, visto che sono giorni che su questa emergenza non dice una parola, sebbene il suo ministero abbia delle responsabilità evidenti”. Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.
Sui processi di decarbonizzazione dei trasporti e in materia di riduzione delle sostanze inquinanti l'operato del Governo non e' in linea con gli altri grandi paesi europei . Rispetto agli obiettivi imposti dal Green Deall – che in estrema sintesi prevede un una forte riduzione dei gass serra entro il 2040 – le proposte avanzate dall’esecutivo non sono per niente soddisfacenti, soprattutto nell’ottica di garantire una riduzione delle emissioni inquinanti nelle città portuali sia nel trasporto ferroviario delle merci”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che insieme con i deputati Quidad Bakkali, Andrea Casu, Valentina Ghio e Roberto Morassut e' intervenuto nella trattazione in commissione dello schema di decreto legislativo sulla decarbonizzazione.
“Noi continueremo ad incalzare il governo – aggiunge – su una materia fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 ma che prevede alcuni obiettivi da raggiungere nel 2030 (Fit for 55) e nel 2040 (decarbonizzazione del 90%), cosi come – conclude - raccomandato dalla Commissione Europea”.
“Ancora una giornata di caos e disservizi dopo l'incendio di sterpaglie vicino a Orvieto che ha interessato la linea ferroviaria Roma-Firenze causando gravi ritardi e cancellazioni. Gli italiani e i tanti turisti stranieri in vacanza stanno vivendo giornate d'inferno non solo a causa del caldo eccezionale, il tutto mentre il ministro dei Trasporti Salvini si aggira tra scali aeroportuali e cantieri raccontando quanto sia eccellente il suo operato. Ma la realtà è un altra ed è sotto gli occhi di tutti. L'Italia è bloccata, sta vivendo un vero e proprio incubo trasporti. L'estate sta entrando nel vivo con milioni di passeggeri in viaggio e Salvini, nel suo tour ‘propaganda’, continua a ripetere, come un mantra, che va tutto bene”. Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.
Mentre Ita è addirittura da un anno senza amministratore delegato
“Con il decreto Infrastrutture pensavamo che il governo intervenisse con urgenza su due materie che tengono col fiato sospeso milioni di italiani: i trasporti e la siccità in Sicilia. Invece, in quest’estate nerissima proprio per il trasporto pubblico, nel testo non abbiamo trovato un solo rigo: nessuna stretta su compagnie aeree e società aeroportuali, nulla su taxi e Ncc, niente riguardo le società partecipate Fs e Rfi o su Ita, società che addirittura da un anno è senza amministratore delegato. Unici atti concreti quelli che hanno permesso al ministro Salvini di partire puntuale il 19 luglio durante il bug informatico e quello celeberrimo che ha consentito la fermata del treno al volo per il ministro Lollobrigida”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo al decreto Infrastrutture.
“Peggio ancora - aggiunge - sulla siccità in Sicilia, una crisi estiva prevedibile. Le immagini del lago di Pergusa a secco hanno fatto il giro del mondo. Disagi che stanno mettendo in ginocchio allevatori e agricoltori, con oltre un milione di siciliani che sopravvivono con l’acqua razionata. C’è un’evidente responsabilità della maggioranza fotografata dalla bocciatura subita nel 2021 dall'allora presidente della regione Musumeci dei 31 progetti del Pnrr su 31 per 400 milioni di euro. Se quei progetti fossero stati finanziati ogni avremmo raccontato un’altra storia. Questo decreto e solo un marchettificio che non risolve alcuna delle priorità del Paese. Un assalto alla diligenza per ottenere risorse per alcuni territori vicini alla destra. Immancabile, poi, l’ennesima forzatura procedurale sul Ponte sullo Stretto, con espropri che calpestano i diritti di fronte ad un progetto che ancora oggi non è esecutivo. E tutto questo - conclude - attraverso la sessantesima fiducia in poco più di un anno e mezzo dall'insediamento del governo che umilia il Parlamento”.