“Il sindaco di Villa Santa Maria non solo ha ritenuto di far tornare alla luce la scritta Dux incisa su una roccia, ostinandosi a non cancellarla. Ma addirittura ha trovato giustificazioni veramente poco credibili e persino peggiori della sua scelta, asserendo che quella scritta Dux funge da attrazione turistica e che si tratta della storia passata del nostro Paese. Vorrei ricordare al sindaco che proprio accanto a quella roccia, c’è il sacrario della Brigata Maiella, dove sono scolpiti i nomi di coloro che donarono la vita per liberarci dall’occupazione nazista. Invito il sindaco di Villa Santa Maria non a cancellare quella scritta, ma a trasformarla da Dux in Pax, basta semplicemente cambiare due lettere. Potrebbe così inaugurare nell’ambito della promozione sportiva delle “scalate sulla roccia”, le “scalate della pace”. Villa Santa Maria così potrebbe guadagnare l’onore dell’attenzione nazionale, in questo caso con una scelta da vero attrattore turistico, lasciando in perenne memoria la risposta dell’Italia democratica nata dalla Liberazione, la “Pace”. Così ci sarebbe un vero turismo e non un turismo nostalgico alla Predappio. Mi auguro che il sindaco di Villa Santa Maria non sia sordo alle mie parole e apra una riflessione collettiva sulla mia proposta”.
Così il deputato Pd Camillo D’Alessandro, in una lettera al sindaco di Villa Santa Maria in provincia di Chieti, sul caso della scritta Dux apparsa su una roccia a ridosso del paese.