Quali orientamenti il governo intende assumere in merito al rischio licenziamento per i lavoratori della Conad in Abruzzo e quali iniziative ritiene opportuno intraprendere nell'ambito delle proprie competenze”. Lo chiede Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, in un’interrogazione al presidente del Consiglio Conte e al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Di Maio.
“Da organi di stampa si apprende – prosegue Pezzopane – che con gli esuberi nei punti vendita Conad di Vasto e Lanciano, in provincia di Chieti, si è innescato un pericoloso meccanismo e, sebbene i lavoratori ufficialmente a rischio siano 66, potenzialmente il numero potrebbe salire, arrivando a coinvolgere centinaia di lavoratori con il gruppo ‘Iper’ pronto a cedere in affitto il ramo d'azienda alla ‘Conad Adriatico’. A lanciare l'allarme sono diverse sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl Terziario) impegnate sulla questione degli esuberi in provincia di Chieti (45 persone a Vasto e 21 a Lanciano). L'azienda ha dichiarato lo stato di crisi dal 2013, accedendo a una serie di ammortizzatori sociali, ma dei dieci ipermercati facenti riferimento a ‘Conad Adriatico’, quattro in Puglia, uno a Campobasso, tre in provincia di Chieti, uno in quella del L'Aquila e uno a Teramo, solo tre sono usciti dallo stato di crisi aziendale, ovvero Teramo, Chieti e L'Aquila; gli altri, dunque, hanno ancora aperta la procedura di licenziamento con quasi 300 posti a rischio e altrettante famiglie potrebbero essere messe in ginocchio. Dunque si prospetta un agosto di fuoco tra azienda, sindacati e lavoratori, con una serie di incontri a tutti i livelli per scongiurare il peggio. Per queste ragioni ci aspettiamo che il governo si attivi per difendere il diritto al lavoro e l’applicazione delle relative leggi e iniziative a tutela dei lavoratori.