“La revisione del reato di abuso d’ufficio sia l’occasione per una riforma organica sulle responsabilità dei Sindaci”. Lo chiede il deputato del gruppo parlamentare del Pd, Andrea Gnassi che aggiunge: “da ex sindaco per 10 anni e ora da parlamentare credo che ci sia la necessità improrogabile per il Pd di una riflessione seria e di proposte concrete conseguenti sul senso, il ruolo, la fatica, il lavoro, la responsabilità (di ogni tipo per altro) degli amministratori dei livelli più esposti di tutta l’architettura istituzionale del paese: che sono i Comuni, i Sindaci. Il nostro da molti anni è un paese esposto a crisi economiche e problemi sociali, un paese dove le riforme e la riorganizzazione delle attribuzioni e delle responsabilità dei livelli amministrativi decentrati sono e sono state contorte e complesse. Ma mentre i bisogni esplodono (la casa, la sanità i servizi le infrastrutture) il portone a cui bussano i cittadini per chiedere in prima istanza risposte è sempre quello dei Comuni che per molti degli atti che devono fare non trovano persino e a volte riferimenti normativi certi a fronte di responsabilità penali economiche e amministrative che hanno in relazione al ruolo che hanno. Persino sul Pnrr i Sindaci da un lato devono utilizzare le risorse in tempi brevi dall'altro per la mancanza di riferimenti normativi certi sono esposti a possibili reati se vogliono utilizzare le risorse per rispondere ai bisogni dei cittadini. I territori, i sindaci sono fondamentali per ogni forza politica. Per il Pd devono essere un perno. Anche per la costruzione di proposte.
C'è un tema politico che chiede di investire su una cultura politica che abbia coraggio e chiarezza di proposte non subalterne e persino paurose di un certo giustizialismo demagogico. E ciò a maggiore ragione di fronte ad una destra che sull’abuso d’ufficio si muove alla cieca e in generale sottende, come per molti atti e provvedimenti fatti, una cultura incline a minare principi e valori di legalità dall'altro”.