“Serve un piano di investimenti serio e tempestivo da parte di Acea per ridurre, in modo davvero consistente, le perdite come reso necessaria dalla siccità ampiamente prevista e dovuta ai cambiamenti climatici, più che al Padreterno chiamato in causa dal presidente Lanzalone all'inizio dell'audizione”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico, per commentare l’audizione del presidente di Acea Luca Lanzalone davanti alla Commissione Ambiente della Camera.
“Acea – continua - nonostante gli allarmi lanciati da novembre scorso, si è mossa solo ad emergenza conclamata. In questo modo, ha esposto Roma al rischio di razionamento e provocato uno stress supplementare al lago di Bracciano, fortemente provato dalla siccità. Non è accettabile che Acea si limiti a distribuire dividendi all'azionista di maggioranza, che è il Comune di Roma e agli altri azionisti, e che ci sia la più totale indifferenza e incapacità della sindaca Raggi di intervenire a fronte di danni all'ambiente e della possibile mancanza di acqua corrente nella città di Roma”.
“È urgente una programmazione seria e ripetuta nel tempo da parte di Acea di investimenti consistenti nell'ordine almeno dei 100 milioni all'anno sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti, per ridurre drasticamente le perdite stimate al 44%. Lo richiede il rispetto che dobbiamo a una risorsa scarsa come l'acqua e la necessità di fornire ai cittadini il servizio di qualità che meritano, senza pregiudicare gli ecosistemi naturali”, conclude.