• 15/02/2018

"Le adozioni internazionali, se amministrate con la giusta attenzione e competenza, sono un bene per tutti e soprattutto possono contribuire a una cultura di comunità, fratellanza e civismo. Dunque vale la pena pensarle e organizzarle come un bene pubblico collettivo". Così Anna Rossomando, deputata del PD in commissione Giustizia alla Camera e oggi candidata al Senato, che aggiunge: "Comprendo le preoccupazioni delle famiglie adottive per il calo delle adozioni internazionali registrato in questi anni. Con questa consapevolezza, abbiamo dedicato particolare attenzione al problema e con la legge di stabilità 2018 il fondo per le adozioni internazionali è salito da 15 a 25 milioni di euro. Naturalmente, quello economico - sottolinea Rossomando - è solo uno dei nodi ed è da registrare positivamente il nuovo impulso impresso per la riorganizzazione della Cai, che dovrà necessariamente rimodularsi in base alle nuove esigenze e ai nuovi scenari sul piano delle relazioni internazionali. Proprio le questioni sollevate da più parti, e in particolare le attese, i costi alti e i percorsi spesso troppo tortuosi tra i vari settori dell'amministrazione pubblica, ci dicono che c'è bisogno di un'agenzia pubblica nazionale che possa gestire, anche affiancando gli enti privati autorizzati in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, tutto il percorso dell'adozione, in modo da fornire assistenza giuridica, sociale e psicologica prima e dopo l'adozione alle coppie che vogliano adottare un bambino proveniente dall'estero, sostenendole dunque in tutto il percorso che le porterà a diventare genitori. Per questo - continua la deputata piemontese - avevo presentato, e mi impegno a ripresentare nella prossima legislatura, il disegno di legge che ha l'obiettivo di istituire un'agenzia pubblica per le adozioni internazionali, sul modello di quanto fatto in Piemonte dall'Arai (Agenzia regionale per le adozioni internazionali), un'esperienza all'avanguardia che funziona talmente bene da essere convenzionata con le Regioni Liguria, Valle d'Aosta, Lazio e Calabria. L'obiettivo - conclude Rossomando - può essere a portata di mano tenendo conto anche del lavoro di approfondimento svolto in questa legislatura in commissione Giustizia alla Camera, che ha condotto un ciclo di audizioni in materia di adozioni e affido, e continuando la collaborazione con le tante associazioni che operano nel settore e degli Enti Autorizzati all'adozione internazionale che proprio oggi al Senato hanno organizzato un confronto sul tema".