“Duecento tra ragazze e ragazzi, con le loro famiglie e alcuni professori. Tra loro, le 81 studentesse afgane ammesse al corso di laurea Global Humanities della Sapienza, a Roma. Erano pronti a partire per l’Italia sabato scorso. Poi, l’attentato che a Kabul ha ucciso 200 persone ha fermato tutto, e adesso sono tutti nascosti vicino all’aeroporto, in attesa di trovare un modo per uscire dall’incubo che è diventato il loro Paese. È necessario attivarsi immediatamente per queste persone, riuscendo a farli imbarcare attraverso dei corridoi umanitari, perché ogni minuto che passa mette a rischio tutti loro”.
Lo scrive su Facebook Beatrice Lorenzin, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Grazie al prorettore della Sapienza - aggiunge la deputata dem - che ha lanciato l’allarme sulla sorte delle studentesse e dei loro familiari, e che insieme all’Università si sta attivando in ogni modo affinché questa vicenda abbia un esito positivo. La Sapienza, una delle Università più antiche del mondo, sta dimostrando ancora una volta la sua grande capacità di essere un modello di accoglienza. Perché è attraverso la cultura che si possono costruire ponti di pace, e queste ragazze, con il loro sogno di venire a Roma per studiare, rappresentano una speranza non solo per il futuro dell’Afghanistan, ma per tutti noi. Per questo - conclude Beatrice Lorenzin - le aspettiamo, presto, in Italia e a Roma”.