Sostenere progetti innovativi e l’agricoltura biologica; sostenere la zootecnia nelle aree marginali e in montagna iper superare modelli intensivi non più sostenibili; strutturare filiere e piattaforme per l’organizzazione, la trasformazione, la vendita e la consegna delle produzioni agricole, della fornitura per le mense scolastiche delle scuole nelle aree urbane. Sono solo alcune delle proposte lanciate da Susanna Cenni, responsabile agricoltura del Pd, durante il seminario “Coltivare: cibo, ambiente, relazioni, futuro nelle Aree interne”, promosso dal Dipartimento Agricoltura del Partito democratico. All’iniziativa erano presenti ricercatori, la capogruppo in commissione agricoltura alla Camera Antonella Incerti, esponenti del mondo agricolo, di parchi, distretti rurali, istituzioni e il Ministro per la coesione e per il Sud, Giuseppe Provenzano
“Siamo in una fase di definizione delle strategie per la ripartenza del Paese. Lo si fa se si cambia qualche paradigma e si evita di utilizzare i criteri che hanno caratterizzato modelli intensivi ed industrializzati per tutta l’agricoltura. In questa stagione le aree interne offrono spazi, distanze e qualità della vita che possono rappresentare punti di forza straordinari, ma occorre che agricoltura e servizi alle persone siano al centro di politiche e priorità strategiche nei bilanci nazionali ed Europei”.
“L’agricoltura nelle aree interne del Paese, aree che riguardano ‘due terzi del Paese’, è in gran parte dedita alla coltivazione di cibo, spesso di qualità, biologico, in alcuni casi di assoluta eccellenza. È uno dei motori economici e spesso anche l’unico elemento di coesione sociale. L’agricoltura è contrasto al dissesto idrogeologico, presidio agroambientale, produzione di beni comuni, di paesaggio di pregio. Ma l’agricoltura in queste aree è ancora a scarsa redditività, difficolta nel competere sul mercato, spesso ostaggio delle dinamiche di prezzi al ribasso e della concorrenza spietata di sistemi agroindustriali che hanno il loro centro nelle aree urbane più dinamiche. Oggi, il rilancio di questa parte di Paese è fondamentale anche per il miglioramento della vita nelle aree urbane”.
“Da tempo - conclude Cenni - l’attenzione per le aree interne, le politiche per il rilancio di borghi, territori più isolati e meno vitali economicamente e socialmente, sono oggetto di attenzione. Lo sono stati con alcune norme come quelle per i piccoli Comuni e la strategia, avviata con il Ministro Barca, e oggi rilanciata e rifinanziata con attenzione ed intelligenza grazie al Ministro Provenzano. Questa è la strada da seguire, cogliendo anche la sensibilità dei consumatori, le nuove consapevolezze su salute ed ambiente, e la transizione ecologica ed energetica, verso un vero European Green Deal”.