“L’audizione del ministro Centinaio alla Camera è stata un elenco di temi, e diversi silenzi. Sui titoli noi ci siamo e sono anche condivisibili ma è impossibile dare un giudizio alle sue parole senza esserci confrontati sulle soluzioni concrete che intende adottare e sulle risorse che si troveranno in legge di bilancio ”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a proposito dell’audizione del ministro delle Politiche agricole Marco Centinaio in Commissione Agricoltura.
“Centinaio – spiega – si è concentrato molto su marketing e Made in Italy, entrambe partite fondamentali che si giocano su diversi piani. Il punto è muoversi in sede Ue e internazionale per tutelare e promuovere aziende, lavoratori e produttori italiani. Per questo ci siamo e daremo il nostro contributo. Risulta però assai strano che non abbia fatto cenno al tema dei dazi. E’ forse per non creare disagio al governo? Non vanno tralasciati alcuni temi italiani, su cui Centinaio non è entrato nel dettaglio. Bisogna per esempio chiarire perché nel Decreto dignità non si è affrontato il tema dei voucher. Si tratta di uno strumento che è nato appunto in agricoltura ma poi è stato troppo esteso e abusato. Se si tratta di garantire strumenti rapidi, efficaci e tracciabili, noi ci siamo. Altrettanto spiace il silenzio del ministro sul caporalato. Nessuna menzione anche di consumo di suolo, ricambio generazionale, piani di digitalizzazione e sviluppo aree rurali fragili al sud così come al nord, poco anche su impatto dei cambiamenti climatici sulle nostre produzioni. Intende pensare a strumenti più flessibili in materia di assicurazioni, e gestione efficiente dei danni provocati da eventi non assicurabili?”.
“Se dunque si tratta di lavorare per risolvere le fragilità dell’agricoltura italiana, di valorizzare e difendere le sue tante eccellenze, il ministro può contare su di noi. Se invece si piegherà alle logiche sovraniste del governo, noi faremo opposizione durissima”, conclude.