“È necessario evitare, rispetto al rinnovo della Politica Agricola Comune per il periodo 2021-2027, che l’impatto di Brexit e una rimodulazione delle spese in ambito europeo, ricada sulle risorse destinate al sostegno al reddito degli agricoltori e agli adempimenti che essi dovranno affrontare". Lo ha detto Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, intervenendo alla Conferenza interparlamentare sul “Ruolo del Parlamento nella formazione del futuro del cibo e dell’agricoltura” in corso presso il Parlamento croato alla presenza del commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan.
"Solo così - continua - si potrà rispondere alla sfida della competizione internazionale, dei cambiamenti climatici, dell’accesso al cibo e della sicurezza alimentare, del ricambio generazionale e dell’innovazione. Il sistema agricolo e produttivo italiano è caratterizzato da una grande varietà e tipicità di produzioni. È necessario evitare che la paventata riduzione dei finanziamenti europei rallenti e frammenti quel processo di identificazione della qualità dei prodotti agricoli europei, che è un elemento sempre più riconosciuto dal mercato e dai consumatori. Le priorità su cui concentrarsi sono, dunque, lavorare per garantire le risorse finanziarie per la Pac e per la semplificazione del relativo piano strategico. Ritengo fondamentale che si trovi spazio finanziario anche per il riconoscimento di un corrispettivo aggiuntivo sui servizi ecosistemici che il comparto primario è in grado di assicurare, perché questo consentirebbe di raggiungere in modo più efficace gli obiettivi ambientali e sociali contenuti nella nuova Pac".
"In particolare, nel piano strategico che ogni stato membro dovrà predisporre, si dovranno trovare soluzioni per maggiore coinvolgimento delle Regioni nell’ambito dell’implementazione del piano”, conclude.