"Le preoccupazioni per la ricostruzione post alluvione trovano la conferma nella commissione Ambiente dove oggi c'è stata l'audizione del generale Figliuolo, nominato commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna.
A Figliuolo abbiamo ribadito il nostro apprezzamento per la sua figura e le sue capacità professionali, che già abbiamo avuto modo di apprezzare durante la pandemia. Al generale, sulla ricostruzione perché essa sia reale ed efficace, abbiamo ribadito che bisogna essere molto franchi nel dirsi le cose come stanno. Al netto della sua figura, le cose ad oggi anche dall'audizione non paiono cambiare su punti sostanziali. Il primo è che per quanto riguarda gli indennizzi al 100per cento per famiglie e imprese non ci sono le risorse. Abbiamo proposto per il 2023 che si passi da 120 milioni a 700 milioni, se ciò non avverrà ci saranno disagi sociali enormi che riguarderanno tutti. Il secondo: dopo oltre due mesi e mezzo, visto che comuni enti locali e regioni hanno lavorato bene, o si smentisce la cifra dei 9 miliardi di danni che gli stessi hanno posto, oppure si mettano a disposizione del commissario e degli enti locali gli oltre 6 miliardi che mancano.
Terzo punto: bisogna capire bene come si concretizza nelle procedure, nei fatti e negli atti amministrativi, la collaborazione tra commissario, presidenti di regioni e reti territoriali. Da questo ultimo punto si misurerà la velocità degli interventi. Inutile aggiungere che ai cittadini colpiti ora molto di quello che ascoltino non interessa se non si cambia davvero su cose concrete”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi, a margine dell'audizione del commissario per la ricostruzione in Emilia Romagna in commissione Ambiente di Montecitorio.