La bonifica delle discariche abusive ci porta a parlare anche della promozione di modelli di economia circolare che incentivino il riciclo e il riuso dei materiali e della progressiva riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti anche in funzione di contrasto ai fenomeni criminali. Le bonifiche e il riciclo determinano risparmi ingenti per lo Stato soprattutto per quel che riguarda la salute dei cittadini”. Così la presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, intervenendo alla conferenza stampa sulla “Relazione semestrale” sulle attività della Missione commissariale sulla bonifica dei siti di discarica abusivi.
“Alcuni recenti fatti di cronaca hanno confermato il tema delle bonifiche come centrale per la vita dei cittadini – ha aggiunto Rotta - Tutti abbiamo ancora negli occhi le trascrizioni di quelle intercettazioni sui fanghi tossici usati come fertilizzante, dove gli interlocutori si chiedevano: ‘Chissà il bambino che mangia questo mais’”.
“Ad oggi – ha spiegato Rotta citando i dati della Relazione - su 81 discariche consegnate il 24 marzo 2017 nelle mani del Commissario per la bonifica dei siti inquinati, più della metà, esattamente 51, sono state portate fuori dalla procedura di infrazione, permettendo all’Italia di risparmiare 20 milioni e 400 mila euro ogni anno. Il costo della bonifica è di 21 euro al metro quadro – ha ricordato Rotta - mentre il costo delle sanzioni è di 523 euro al metro quadro. Quindi le bonifiche non sono un costo, ma un guadagno per lo Stato”.
“Come ha ricordato don Luigi Ciotti, questa Relazione è un ‘rapporto sulla vita’, perché ci parla di fiducia e speranza. Ma bisogna fare molto di più – ha aggiunto Rotta – ed evitare ad ogni costo che la volontà di cambiamento sia barattata con la comodità di adattamento. Siamo tutti chiamati a dare risposte nuove e valide, ognuno di noi con le proprie responsabilità, mettendo al primo posto il benessere dei cittadini, ovvero un ambiente sano in cui vivere. Quindi, il nostro lavoro deve mirare a interrompere il gioco perverso non solo degli interessi della criminalità, ma anche dei quotidiani insulti all’ambiente legati alle cattive abitudini comuni. Solo così potremo fare in modo che queste discariche abusive bonificate, questi luoghi ‘ritrovati’, siano davvero i luoghi della vita e che continuino ad aggiungersene altre da dover poi bonificare”.