• 24/05/2023

“Giovedì 25 maggio, alle ore 14:00, nella Sala stampa della Camera dei Deputati, alla presenza dei massimi rappresentati istituzionali, verrà illustrato il progetto nato da un’idea di Diego Guerriero, patrocinato da Comune di Avellino, Provincia, Regione Campania e Anci.

“Gli Stati generali - annuncia Ricciardi - sono stati organizzati con l'obiettivo di promuovere una riflessione sulle sfide che le aree interne devono affrontare, nonché sulle opportunità che possono derivare dalla valorizzazione delle risorse locali. È necessario, dichiara il deputato dem e componente della comitato scientifico, mettere in circolo idee di cultura e di socialità nell’osso del Paese per riposizionare i margini al centro del dibattito sulle Aree interne che stanno soffrendo come mai prima d’ora da Nord a Sud”.

“Molte aree del Paese rischiano desertificazione e spopolamento. È urgente costruire politiche che, a partire dalla risorse europee, determino un’inversione di tendenza a un processo che potrebbe diventare irreversibile”.

Interverranno il deputato irpino del Partito democratico, Toni Ricciardi, il presidente della Provincia di Avellino, Rino Rizieri Buonopane, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il consigliere comunale Diego Guerriero e, per il Comitato scientifico degli Stati generali delle Aree interne, la professoressa Angela Cresta,  Antonio Limone, direttore generale II.ZZ.SS. del Mezzogiorno e coordinatore degli II.ZZ.SS. Italiani e da Marco Trulli, responsabile nazionale cultura ARCI.

Il programma dell'evento che si terrà successivamente ad Avellino -una delle aree interne con maggiore sofferenza del Paese- dal 15 al 17 giugno prossimo presso l’ex Cinema Eliseo del capoluogo irpino, è stato immaginato per coinvolgere i partecipanti in un'esperienza di confronto e di costruzione di soluzioni concrete per il futuro di tutte le Aree interne del Paese.

Saranno presenti esperti, rappresentanti delle istituzioni e degli enti territoriali, operatori del settore e cittadini, tutti chiamati a dare il loro contributo e a confrontarsi sulle migliori strategie per lo sviluppo di quei territori dell’Appennino campano, troppo spesso relegati ai margini dell’Agenda politica italiana.