“Per il ministro Franceschini destinare risorse all'Art Bonus, ossia il credito d'imposta del 65% per le erogazioni liberali da parte delle imprese, deve diventare elemento insostituibile per la valutazione dell'impatto sociale del loro bilancio.
In occasione del question time odierno apprendiamo dal Ministro che ad oggi sono stati erogati oltre 390 milioni di euro da 12.860 donatori privati. Una misura innovativa per l'Italia, introdotta nel 2014, destinata ai beni culturali, alle fondazioni lirico sinfoniche e ai teatri di tradizione ed estesa poi, nel 2017, attraverso la legge sullo spettacolo, di cui sono stata relatrice, a tutti i teatri, alle orchestre e ai festival.
Condivido - aggiunge la deputata - la soddisfazione del ministro per i risultati, ma ritengo che sia necessaria una nuova campagna di comunicazione che pubblicizzi il credito d'imposta per attrarre investimenti nel settore. Interessante anche l'idea espressa dal ministro di estenderlo anche agli Istituti italiani di cultura all'estero.
I risultati, oltre a confermare l'efficacia di una misura certo considerevole dal punto di vista economico, rappresentano anche un passaggio culturale interessante per il nostro Paese, non sufficientemente orientato alle donazioni per la valorizzazione del proprio immenso patrimonio culturale. Questa misura è attualmente, in Europa, una delle più vantaggiose misure fiscali per incoraggiare il mecenatismo. Dobbiamo ancora fare di più e cercare di colmare il divario fra Nord e Sud Italia; infatti i dati relativi al Sud sono minimi. Poco più di un milione per la Campania, meno di 200.000 euro per la Sicilia, 5000 euro per la Calabria e nulla per la Basilicata. Dati preoccupanti per i quali è necessaria una rapida inversione di tendenza”. Lo ha detto in Aula la deputata Pd, Rosa Maria Di Giorgi.